Agricoltura e Sovranità Alimentare
"Sinergie Agroecologiche e Giustizia sociale. Un Nuovo Umanesimo per il Rinascimento Rurale"
Roma 16 marzo 2025 (h 10 -18)
Auditorium dell'Università SSML Scuola Superiore di Mediazione Linguistica San Domenico
Biodiversità, recupero delle tradizioni, restauro dei paesaggi e innovazioni conservative
Al fine di tutelare la salute ambientale, la fertilità umana e dei terreni, insieme al benessere animale, garantire la sovranità agroalimentare e prevenire il dissesto idrogeologico
Contrastare in primis Pesticidi e OGM, così come i cibi "sintetici" e gli insetti a tavola, che violano la dignità dei piccoli e medi agricoltori e del popolo italiano
Per difendere la dieta mediterranea nei suoi principi ed alimenti tradizionali e territoriali
Incrementare il reddito agricolo e superare la drammatica "policrisi rurale" attraverso il paradigma di "Agroecologia e Giustizia sociale"
Nel rispetto dei Diritti Costituzionali inviolabili recentemente rafforzati, per le attuali e future generazioni, in una Repubblica fondata sul Lavoro.
Attraverso un piano straordinario di riconversione agroecologica, per azzerare il debito economico, sociale ed ambientale dell'agricoltura italiana
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Dopo 80 anni di uso ed abuso della chimica in Agricoltura, immersa in un modello agro-zootecnico industriale che ha violato le sovranità alimentari nazionali e la dignità degli agricoltori, il bio-accumulo dei residui di pesticidi sintetici nelle catene alimentari e il conseguente incremento esponenziale delle patologie cronico-degenerative (in primis tra gli agricoltori stessi), la perdita continua di fertilità dei terreni, strettamente collegata a quella Umana e al crollo demografico, il dissesto idrogeologico drammatico causato dal mancato trattenimento idrico dei suoli, conseguenza della riduzione progressiva dell'Humus (spugna biologica e collante dei suoli) e distruzione della biodiversità ripariate, paesaggistica e territoriale, con perdite di vite umane ed elevatissimi danni economici, lo spreco drammatico di alimenti ed energia non rinnovabile nel settore agroalimentare e nella grande distribuzione, la riduzione del valore nutritivo e delle caratteristiche organolettiche degli alimenti, evidenziano una drammatica "policrisi" economica, ambientale e sociale dell'agricoltura, imponendo l'immediata applicazione del paradigma Agroecologico nello Sviluppo rurale regionale e nazionale. Con il bando degli OGM e degli alimenti sintetici, insetti nel piatto, chimica e biotecnologie pericolose, nel rispetto degli art. 9 e 41 della Costituzione Italiana, recentemente rafforzati, attraverso legittime clausole di salvaguardia nazionale.
Al fine di garantire la sovranità alimentare locale e la tutela del reddito degli agricoltori, attraverso una corretta applicazione della politica europea di Sviluppo rurale. in particolare nelle azioni agro-climatico-ambientali, per l'agricoltura biologica e il benessere animale, che "per legge" devono sostenere tutti i maggiori costi e mancati ricavi, agli agricoltori che ritornano all'agricoltura biologica, o applicano reali misure agro-climatico- ambientali e di benessere animale, cui si aggiunge un 30% in caso di realizzazione di bio-territori e azioni collettive. E con una politica di sostegno ai redditi, che privilegi in primis le piccole e medie aziende agricole, in particolare i giovani agricoltori e il recupero dei territori abbandonati, garantendo giuste remunerazioni per i raccolti sul campo, contro le forme di speculazione e concorrenza sleale internazionale, imponendo regole comuni di produzione, sanitarie e ambientali, con dazi per chi non le rispetti.
Per evitare l'irreversibile contaminazione ambientale ed alimentare da OGM, proteggendo in tal modo la salute umana e animale, la biodiversità naturale e le antiche varietà tradizionali locali dell'eno-gastronomia Italica e mediterranea, che rappresentano un Diritto precedente. Le contaminazioni genetiche "artificiali" trasferiscono resistenze agli antibiotici e frammenti di Dna/Rna, mRna, i cui effetti sono sconosciuti, imprevedibili e pericolosi per la salute e l'ambiente. E' necessario il Bando di ogni immissione ambientale, produzione agricola o importazione di OGM.
Per la tutela della salute ambientale, alimentare e della fertilità Umana, compromesse dal bio-accumulo di pesticidi, additivi chimici e nanoplastiche nelle catene alimentari, oltre ogni soglia di sopportazione biologica. Con conseguente perdita drammatica nell'aspettativa di vita sana nell'ultimo ventennio, causata dall'incremento esponenziale delle patologie cronico-degenerative, ormonali, epigenetiche, riproduttive e dei relativi costi sociali, pubblici e privati.
Per sostituire la plastica (eliminando i pericoli di "ecomafie" del riciclaggio) dal settore agroalimentare e della pesca, che rappresentano circa il 90% della plastica immessa nell'ambiente. Ritornando al vetro a rendere e alla coltivazione della canapa e altre fibre naturali per il confezionamento "biologico". Obbligando, in primis, la pesca attraverso reti in canapa biodegradabili, il confezionamento dei cereali alla raccolta in sacchi di yuta e la legatura del fieno con corde naturali, in modo da ri-attivare la filiera produttiva della Canapa italiana, a suo tempo secondo produttore al mondo, dopo la Russia. Incentivi agro-climatico ambientali devono essere spesi in tal senso al fine di interrompere il drammatico bio-accumulo di nanoplastiche e plastificanti (PFAS e similari), ritrovatesi ormai fin dentro le cellule riproduttive e nel loro Dna (Ecofoodfertility), come nel cervello (TG Leonardo Rai 3) e in tutti gli organi vitali, dal momento che sono in grado di superare facilmente le pareti cellulari e nucleari (Tg Leonardo Rai 3, giovedì 20 feb 2025).
Per la riconversione biologica e al pascolo degli allevamenti industriali, disumani, disanimali ed energivori, principali responsabili dell'emissione dei gas climalteranti (metano, ossidi di azoto, ammoniaca, CO2) e della produzione di liquami inquinanti, invece che di fertile letame. Con recupero di notevoli risorse alimentari dai pascoli e territori abbandonati, attraverso gli allevamenti biologici.
Per la prevenzione del dissesto idrogeologico attraverso l' incremento dell'humus fertile dei terreni e la ricostruzione del paesaggio agroforestale tradizionale ereditato dai nostri Padri, siepi campestri e ripariali, muretti a secco e terrazzamenti, affidata agli agricoltori, al Genio Civile e alle comunanze agrarie.
Per il recupero della cultura agroecologica ed agroalimentre tradizionale, basata sulle varietà tradizionali autoctone, supportata da innovazioni tecniche conservative e biodiversità "funzionale" (consociazioni ed agro-forestazioni, insetti utili, monitoraggio climatico e fitopatologico di precisione, lavorazioni conservative e diserbi meccanici, compostaggio e microbi utili, biotecnologie agroecologiche naturali libere da OGM).
Per la riconquista della Sovranità Alimentare Nazionale basata sulle comunità agroalimentari locali e il ripopolamento produttivo dei territori abbandonati, nel collegamento più diretto possibile tra produttori e "consumattori" con 2 tt. Ricostruendo le reti agroalimentari di prossimità, per una "spesa biologica in campagna", supportata da Organizzazioni dei Produttori Biologici multi-prodotti e dai Gruppi di Acquisto, a partire dalle mense scolastiche ed ospedaliere, seguendo gli esempi virtuosi pilota (Rai 3 "Indovina chi viene a cena", 22 feb. 2025).
Per lo sviluppo della formazione e dell'assistenza tecnica agroecologica e fitosanitaria indipendente e partecipativa, a partire dalle aziende pilota. Con programmi di educazione agro-eco-alimentare nelle scuo le primarie negli orti e frutteti pubblici ed urbani, giardini scolastici, aziende biologiche pilota degli istituti agrari.
Per il rispetto dei Diritti Costituzionali inviolabili ed immodificabili, recentemente rafforzati (Art. 9 e 41), alla salute, ambiente, paesaggio, fertilità (umana e dei terreni), benessere animale e biodiversità, nella garanzia di una reale libertà economica, basata sul Principio di Precauzione, fuori da ogni sfruttamento e violazione della Dignità Umana, per le attuali e future generazioni.
Un piano straordinario di riconversione agroecologica, per azzerare il debito economico, sociale ed ambientale dell'agricoltura italiana.
"La Terra, eredità dei Padri, è soprattutto un prestito dei nostri Figli"
(Proverbio Indigeno dell'Amazzonia)
Il coordinatore scientifico
Giuseppe Altieri
Programma (interventi di ca. 20 minuti)
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Ore 10
Saluto di Adriana Bisirri, Rettrice dell'Univers ità SSML Scuola Superiore di Mediazione Linguistica San Domenico
Presentazione dell'Evento a cura di Federico Fazzuoli, Autore televisivo
"Come i rami di una grande quercia"
ore 10,15 - I Sessione - Tutela del seme e rischio OGM
1. Pietro Perrino, Genetista CNR, già Direttore di Ricerca e tutore della Banca del Germoplasma di Bari (intervento da remoto)
"Nuovi e vecchi OGM, insetti a tavola e cibi sintetici: tra riduzionismo scientifico ed ecologia dei geni, la necessità di bandire tecnologie pericolose per la salute e l'ambiente"
2. Prof. Salvatore Ceccarelli, già Docente ordinario di Genetica Agraria Università di Perugia (intervento da remoto dall'India)
"Il fallimento evolutivo degli OGM e della genetica al servizio delle multinazionali. La rinascita rurale attraverso la ricerca partecipativa sulle antiche varietà dei territori"
3. Enrico Lucconi, già Direttore Asseme (Ass. Sementieri mediterranei)
"Il ricorso alla Corte Costituzionale ai fini del bando degli OGM, crimini contro l'Umanità".
h 11,30 - II Sessione - Alimentazione e salute ambientale
4. Luigi Montano, Uroandrologo ASL Salerno - Presidente Ecofoodfertility
"Fertilità umana e Bio-marcatori riproduttivi, indicatori precoci della stato di salute ambientale territoriale. L'impatto dei contaminanti e i benefici della dieta MedEubiotica biolo gica mediterranea"
5. Prof. Federico Infascelli, Docente Ordinario di Ecologia della nutrizione, Università Federico II Napoli
"Siamo ciò che "mangiano"... Alimentazione animale e qualità alimentare bio-territoriale"
6. Massimiliano Bianco, Ricercatore ISPRA
"Indicatori e bio-indicatori della salute ambientale: evoluzione dell'impatto dei pesticidi nel trentennio di politiche agroambientali europee"
7. Giovanni Bazzocchi, Coordinatore tecnico del Centro Studi Agricoltura e Biodiversità in Ambiente Urbano Università di Bologna (intervento video-registrato)
"Agroecologia Urbana, disinfestazioni ecologiche e tutela del verde pubblico"
8. Michele Monetta, Presidente UP Bio
"Educazione agroecologica ed alimentare, gruppi di acquisto e organizzazioni dei produttori biologici per una filiera diretta a partire dalle mense scolastiche"
9. Giovanna Sorbelli, Direttivo Italia Nostra Roma
"Il recupero produttivo giovanile degli antichi borghi e territori appenninici"
h 13,30 - III Sessione - Agroecologia "sinergica" applicata
10. Prof. Giovanni Burgio, Ordinario di Entomologia generale e applicata Università di Bologna
"In primis non nuocere. L'approccio agroecologico integrato per la tutela e lo sfruttamento della Biodiversità funzionale negli agroecosistemi"
11. Prof. Adamo Rombolà, Docente di Coltivazioni arboree - Università di Bologna
"Gestione del suolo e agro-forestazione per rigenerare la fertilità, i paesaggi agrari e contrastare gli eventi meteo-climatici"
12. Lorenzo Negri, Ricercatore Università di Bologna - Cell. 389 5168700
"Agroecologia per un rinnovamento sostenibile delle coltivazioni erbacee e l’adattamento agli stress ambientali"
13. Riccardo Cornale, Responsabile campi sperimentali Centro Agricoltura Ambiente "G. Nicoli"
"Assistenza tecnica, trasferimento d'innovazioni e fabbisogni di ricerca, nell'esperienza del Centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli"
14. Pino mele, Esperto di formazione e divulgazione in agricoltura biologica, Alsia Basilicata Metaponto
Formazione tecnica e filiere dei mezzi tecnici biologici. Economie circolari territoriali e autoproduzione aziendale dei bio-fertilizzanti
h 15,30 - IV Sessione - Agroecologia Forense
15. Prof. Margherita Ciervo, Docente di Geografia Economico-Politica Università di Foggia (intervento da remoto)
""Il disseccamento degli ulivi secolari e la questione Xylella in Puglia: dati e scenari"
16. Giuseppe Altieri, Agroecologo - Agernova
"Programmi di Sviluppo rurale agroecologici. Aspetti chiave in trent'anni di politiche UE, tra diritti e doveri"
17. Guido Bissanti, Coordinamento Agroecologia Sicilia
"La legge regionale Siciliana per l'Agroecologia"
h 17 - Conclusioni
18. Collegamento di saluto con Miguel A. Altieri, Agroecologo - Prof. Emerito di Agroecologia, Università di Berkeley - California
"Dalla tradizione…il futuro. Agroecologia, ultima speranza per un pianeta in policrisi"
19. Prof. Cesare Mirabelli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale
"Il Principio di Precauzione di fronte ai diversi pareri scientifici e ai Diritti Costituzionali recentemente rafforzati"
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