"La Democrazia della Terra di Vandana Shiva è un concetto che promuove un modello di governance basato sulla "Terrestrità", ovvero il riconoscimento che la Terra è un sistema vivente con diritti intrinseci, e che la sua cura e il suo sostegno reciproco sono fondamentali per la vita. Questa visione si oppone alla globalizzazione economica e alla privatizzazione delle risorse naturali, proponendo un'alternativa che valorizza la biodiversità, l'agroecologia e il protagonismo delle comunità locali per una democrazia globale più equa ed ecologicamente sostenibile". (A.I.)
La "Democrazia della Terra" (Earth Democracy) è un concetto elaborato dalla filosofa, attivista ed ecofemminista indiana Vandana Shiva come alternativa radicale alle attuali strutture di potere e sociali. Secondo Shiva, queste strutture si basano sul capitalismo neoliberale, il colonialismo e la distruzione ambientale, e hanno fallito nel proteggere la biodiversità e garantire l'equità sociale. La sua visione olistica e profondamente ecologica ridefinisce il concetto di democrazia per includere i diritti intrinseci della Terra e di tutte le sue creature. I principi fondamentali di questo suo pensiero sono esposti in dettaglio nel suo manifesto "Earth Democracy: Justice, Sustainability and Peace" (2005).
Il concetto di "terrestrità", elaborato nell'ambito dei Disarmisti Esigenti su impulso del coordinatore Alfonso Navarra, presenta evidenti consonanze con la Democrazia della Terra. Pur avendo radici ed enfasi diverse, i due concetti si integrano e si rafforzano a vicenda, condividendo principi chiave:
Critica al modello dominante: entrambe le visioni criticano la crescita senza limiti e il capitalismo neoliberale (per Navarra solo un aspetto della civiltà della potenza), e le strutture di potere centralizzate come cause della crisi ecologica e sociale.
Nonviolenza e pace: la nonviolenza è un principio fondamentale. Sia per Shiva che per Navarra, la violenza contro l'ambiente e gli esseri umani è interconnessa, e la pace è vista come una condizione necessaria per un futuro vivibile.
Dipendenza dalla Terra: condividono il principio che l'umanità non è la "padrona" della Terra, ma una sua parte integrante. La frase "l'Umanità appartiene alla Terra, e non viceversa" è un punto cardine in entrambi i pensieri.
Valorizzazione del sapere locale e sociale: esaltano la conoscenza tradizionale e locale come baluardo contro l'omologazione imposta dai poteri centralizzati e dalle multinazionali. Non ci si appiattisce acriticamente sui diktat dello scientismo tecnocratico. La complessità caratterizza ogni problema sociale rilevante, implicante scelte di vita da parte di tutte/i gli attori sociali : quindi tali problemi non sono di competenza degli specialismi tecnici e nemmeno del coordinamento degli specialismi tecnici. Richiedono, per essere affrontati e risolti, procedure di partecipazione democratica...
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