giovedì 4 luglio 2024

UE. Pacifinti di finta sinistra a favore della guerra in Ucraina (e nel mondo)...

 

Pacifinta di finta sinistra

Il nostro presidio di Disarmisti esigenti e collaboratori dal 16 al 19 luglio 2024 davanti alla sede del Parlamento europeo rimarca un impegno preciso: non la faremo passare liscia a chi usa la retorica della pace e poi vota a presidente della Commissione UE Ursula von Sturmtruppen (come la chiama Marco Travaglio).

E nemmeno a chi non la vota solo per motivi di schieramento partitico, andando poi ad appoggiare con il voto gli aiuti militari a Zelensky.

Lo illustriamo in una conferenza stampa a Roma, il 9 luglio 2024, alle ore 11:00, presso la LIBRERIA D'AMICO, via Silvio D'Amico 1 - Roma.




Nella UE, buona parte della  pseudo "sinistra" dichiara  che è giusto che l'"aggredito" resista militarmente all'"aggressore" (senza approfondire le ragioni recondite delle posizioni assunte).  

Sappiamo quale è la prassi di molti, che si proclamano e credono pacifisti, ad esempio, molti votanti il PD, partito tra i pilastri della maggioranza che si forma per fare la guerra.  Basta loro camminare e gridare "Viva la nonviolenza!", o persino "Abbasso la NATO!", in cortei o in iniziative senza alcuna strategia, senza alcuna vertenzialità rispetto ai governi che fomentano nella pratica la violenza della guerra. Assenza assoluta e silenzio nei momenti in cui vengono prese le decisioni per la "pace giusta" attraverso la vittoria militare.

Quelle che legittimano le macchine sociali che poi portano avanti concretamente la corsa agli armamenti e ai massacri.

Lo abbiamo visto quando, in Italia, si sono approvati gli aiuti militari all'Ucraina. (Ma quello che riteniamo il vizio di esprimere sé stessi quale discorso auto rassicurativo non è purtroppo appannaggio esclusivo di chi ha votato PD).

Stiamo, allora, attenti a certe "unità contro la destra" che considerano l'opposizione alla guerra addirittura "divisiva".

Non è forse il clima bellico che si coltiva con la militarizzazione dell'intera società il più fertile incubatore dei fascismi?

Noi siamo a Strasburgo appunto per vigilare e documentare.

Un minimo di coerenza tra parole ed opere ci vuole! E, come Diogene, il filosofo cinico che cercava in Atene l'uomo giusto, andremo a cercare le/gli eurodeputati oneste/i che, in nome dei popoli che non vogliono essere massacrati, prendono seriamente l'impegno all'obiezione alle guerre: facciano da sponda istituzionale ai movimenti di base che si danno da fare con le azioni dirette, le obiezioni, la disobbedienza civile nonviolenta! 

Non sarà affatto facile, perché l'atlantismo e il pretesto della guerra contro la Russia, come si è accennato, sono il perimetro dell'arco costituzionale che, a livello europeo, andrà a formare la "maggioranza Ursula", forse in qualche modo allargata alla Meloni e ai Verdi (attualmente però queste forze politiche si lanciano veti reciproci).
Ma anche chi voterà contro la Commissione UE della nuova legislatura è probabile che approvi la sua politica di sostegno all'autodifesa armata dell'Ucraina, portata avanti nella forma della guerra ad alta intensità.
Quello che invece noi sosteniamo è che, nelle condizioni tecnologiche e sociali contemporanee, da "villaggio globale" di fatto, non si può più immaginare una "guerra giusta", come ha capito, tra i leader mondiali, Papa Francesco.

Ad esempio i morti per fame in Africa, del tutto estranei alle dispute territoriali, come conseguenza del conflitto in Ucraina, che ha ostacolato le esportazioni di grano, sono di più delle centinaia di migliaia dei soldati periti sul campo di battaglia…

Non esiste nessuna causa territoriale che oggi vale la pena di difendere con le armi. Perché esse provocano problemi sempre peggiori di quelli che si ripromettono di risolvere, comportano il rischio di escalation incontrollabili, fino alla guerra "atomica".

E perché ogni rivendicazione tribale ci distoglie dal compito principale che oggi compete a tutte e tutti ai quattro angoli del Pianeta, alla comune umanità che siamo: la pace con la Natura, una nuova civilizzazione che, ad esempio, ci eviti la catastrofe globale del collasso climatico e ponga le basi di una società non fondata sullo sfruttamento dei corpi viventi, umani, animali, degli ecosisistemi.

Disarmisti Esigenti - Alfonso Navarra

alfiononuke@gmail.com


martedì 2 luglio 2024

Qui habet aures audiendi audiat...



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Anche nell'estate 2024 si prevede la messa in atto  della tortura sonora spacciata come incentivo alla promozione locale. Con la scusa del "coraggio di esistere facendo  sentire la propria voce, o meglio le proprie urla e schiamazzi".  Riporto di seguito alcuni dati sull'inquinamento acustico. Inquinamento non solo nocivo agli umani ma anche  agli animali che non possono nemmeno protestare né rifugiarsi "altrove". Ciò vale anche per la "musica a palla" sbrodolata sulle orecchie innocenti di tutti gli abitanti delle città e paesi marchigiani, Treia compresa, durante gli intrattenimenti ludici e sociali... Faccio presente che per godere della musica è sufficiente l'ascolto acustico, dal vivo, senza megafoni elettronici, e senza ammassi di  centinaia o migliaia di persone ammucchiate. Questi eventi rumorosi non sono di aiuto alla promozione sociale ma solo allo sballo.

Non c’è dubbio che ormai l'estate è diventata la stagione dei rumori molesti,  il rumore e la musicaccia diffusa fa da sottofondo  a qualsiasi "festa", che sia un compleanno, un matrimonio o una "sagra" paesana.  Le sue caratteristiche peculiari, il contesto in cui lo sperimentiamo e il livello sonoro specifico contribuiscono diversamente alla percezione del disturbo associato.

La riduzione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di vita dovrebbe essere uno degli obiettivi della legislazione italiana e comunitaria per preservare e migliorare il livello di benessere dei cittadini, la fruibilità e la conservazione degli ambienti urbani e naturali.

Il suono (dal punto di vista della fisica del fenomeno) è definito come una perturbazione dello stato di equilibrio di un mezzo elastico che si propaga nel mezzo stesso… complicato? No, se si pensa al formarsi delle onde in uno stagno dovute, ad esempio, al lancio di un sassolino: la superficie in equilibrio dell’acqua è increspata (la perturbazione) dalle onde che si propagano allontanandosi dal punto in cui si sono inizialmente formate.

L’onda sonora, nel suo propagarsi, provoca una variazione locale della pressione atmosferica e uno spostamento di particelle che possono essere rilevate sia dall’orecchio umano che da specifici strumenti, quali i fonometri..

L’intervallo di variazione della pressione sonora è molto ampio: il suo valore è valutato rispetto a un termine di riferimento espresso in decibel (dB). ll decibel (dB) è l’unità logaritmica che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore, per cui si può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Ogni valore in dB corrisponde ad un fattore di moltiplicazione o divisione (rispettivamente in caso di aumento o diminuzione) della grandezza misurata. Nella seguente tabella vengono riassunti brevemente i vari fattori di moltiplicazione o divisione:
dB Fattore approssimato
1 1.25
2 1.6
3 2
4 2.5
5 3
6 4
7 5
8 6.3
9 8
10 10

Questo significa che l'incremento di un decibel (dB), che apparentemente sembra poco, corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell'ordine del 25%.

Qualcuno disse "Chi ha orecchie per intendere intenda!"

Paolo D'Arpini -  Rete Bioregionale Italiana 

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