lunedì 30 settembre 2013

"Spiritualità Laica"... Come e quando è stato coniato questo neologismo


Calcata - Paolo D'Arpini in raccoglimento nella Stanzetta del Pastore 


Da un bel po’ di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (e sull’uso del termine)  del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere un esatta cronologia degli eventi vissuti.. soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall’estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l’anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Da allora la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte.

Ma avvenne circa dalla metà degli anni ‘90 che cominciai a tentare un percorso condiviso, in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia.


Calcata. Circolo Vegetariano VV.TT. - Incontro astrologico con Gioa Oddi

Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT.  che a qual tempo aveva sede a Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere",  un nome consigliato da Antonio Priolo che allora faceva parte di un gruppo di Osho. A quei primi incontri rammento anche la presenza di Alberto Mengoni, in rappresentanza dell'Unione Buddhista Italiana


         Alberto Mengoni 

In seguito durante un’altra riunione, sempre tenuta al Circolo, fu usata per la prima volta la parola "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico, giornalista dell'ADNkronos, che si intressava di etica e spiritualità.  Io stavo parlando di riscoprire la spiritualità naturale  dell'uomo, indipendente da ogni contesto religioso e lui suggerì: "Allora si tratta di una spiritualità laica...". E tutti fummo d'accordo sull'utilizzo di questo neologismo che rendeva bene l'idea.... 


 Antonello Palieri - Inventore del termine Spiritualità Laica

Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè,  un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri, spesso in corrispondenza del 4 ottobre, ricorrenza del Santo Francesco,  e del 2 ottobre, per il compleanno di Gandhi. 

Vedere i riferimenti: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=spiritualit%C3%A0%20laica%20paolo%20d'arpini#q=spiritualit%C3%A0+laica+paolo+d'arpini&rls=gm&start=0

Dal 2010, ovvero da quando abito a Treia, essendo ritirato dal lavoro ed  avendo più tempo libero da dedicare alla "memoria"  ho cercato di raggruppare i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul tema. Molti dei quali li ho inseriti nel libro "Riciclaggio della Memoria" - Edizione Tracce:  http://www.tracce.org/D'Arpini.htm


     Treia - Paolo lavora  al vecchio computer

Oggi durante una ulteriore ricerca ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la
intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L’idea, anche in questo caso, era un misto d’ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri, che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica”, e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984), talvolta anche 
 definito “Parco di tutte le Religioni”.


    Calcata.  Grotta di meditazione - Tempio della Spiritualità della Natura


Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul Monte Soratte, in una qualche struttura storica, mentre io prediligevo l’idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico. 

Ma… le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta… l’unica cosa certa è che (almeno) l’idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna.. basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in  (c’è anche un nostro gruppo su facebook: 
https://www.facebook.com/groups/195270400546639/).

Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall’ADNkronos il 2 dicembre 2006:

“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) – “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali
della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini."


         Calcata.  Nicchia e capanna  agli Orti di Cristo


“Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello
Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più
conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo”

Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i
compartecipi dell’avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria…

Cari saluti, Paolo D’Arpini



   Marche - Al fiume di San Ruffino



……………………….



Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with
the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an
individual apart from the world. He excludes and isolates himself from
the world as a separate personality because of identification with the
body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
“I AM” means my whole world.Just being and the world. Together with
the beingness the world is also felt – that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed
at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is
the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that
is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the
source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge
comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)

Auroville che si espande in tutto il mondo, ecco il rimedio per la malattia della "grande setta satanica" NWO


Auroville


In un recente articolo sul futuro dell'Italia, apparso in un giornale olandese, si vede un'illustrazione che mostra una nave passeggeri, sgangherata con bandiera italiana, che sta avvicinandosi pericolosamente ad un gigantesco gorgo. Sotto l'illustrazione è riportata un'ipotetica comunicazione tra il comandante della nave e i passeggeri: "Signori, abbiamo i motori fuori uso e abbiamo perso il timone, ma non preoccupatevi è tutto sotto controllo!!!"

Questo è quanto temono gli osservatori internazionali sul futuro del nostro Paese. Questi giornalisti non sono condizionati come noi da caste politiche, né da altre lobby, vedono le cose come sono realmente, con occhio obbiettivo.

E se la nave finirà veramente per essere inghiottita dal gorgo.... cosa possiamo fare per salvarci? E' la domanda che da qualche tempo assilla molti di noi.

Due sono le opzioni: mandare a casa tutti quei cialtroni, super pagati, che ci hanno portato a queste condizioni, oppure fuggire, finché è possibile. Molti di noi di Accademia Kronos, stanchi di lottare contro i mulini a vento o i muri di gomma, pensano di scendere dalla nave e di chiedere ospitalità ad altre imbarcazioni più solide e sicure.

Si è pensato di chiedere ad altre nazioni, con le quali abbiamo rapporti di amicizia e qualche sezione, di ospitarci in un loro territorio dove noi poter costruire finalmente "Il Mondo che Vorremmo". In pratica realizzare una seconda Auroville dove andare a viverci. Le nazioni con le quali potemmo avviare i contatti sono: Argentina, Bolivia, Costarica e Russia.


E' questa un'idea che sta sempre di più prendendo posto dentro di noi, visto come stanno andando le cose in Italia.

Abbiamo parlato di Auroville perché la conosciamo bene ed anche perché abbiamo in questa comunità alcuni amici. Già negli anni '70, a più riprese, alcuni di noi parteciparono alla realizzazione di questo esperimento di vita.


Quindi ora cercheremo d'illustrare Auroville e poi di capire quanti di voi sono disposti ad abbandonare la nave Italia per programmare insieme il futuro nostro e dei nostri figli. 

Auroville è un insieme di piccoli villaggi nati nel 1968 nel sud dell'India ed esattamente nel Tamil Nadu sotto Madras. Fu realizzata dai seguaci del saggio Sri Aurobindo nel tentativo di creare la via dell'Essere e non dell'Avere, come esempio alternativo alle società del consumismo e dell'egoismo.

Auroville è una cittadina universale dove donne e uomini di ogni nazione del pianeta vivono in pace ed armonia, al di sopra di ogni credo, politica e nazionalità. L’obiettivo di Auroville è la realizzazione dell’unità umana”. La realizzazione di questo “laboratorio di umanità” si deve alla visione di due asceti del secolo scorso: l’indiano Sri Aurobindo e l'ebrea Mirra Alfassa (La Madre). 


Auroville fu fondata nel 1968 da gruppi di giovani sognatori e delusi delle società consumistiche di allora, i quali, seguendo le direttive della Madre, si misero letteralmente a scavare le fondamenta della cittadina nel bel mezzo di un appezzamento di terra di 25 kmq, semi-desertico. Allora nessuno volle credere che alla fine sarebbe sorta una grande comunità costituita da persone provenienti da tutto il mondo.

Oggi l'esperimento Auroville, definita dagli storici “una città in divenire”, dopo quasi 50 anni dalla sua nascita è diventata una realtà. Il deserto ha lasciato il posto a una vegetazione rigogliosa piantata dagli stessi aurovilliani, e oggi questa apparentemente assurda comunità alternativa conta 2500 abitanti provenienti da oltre 50 nazioni diverse.

Sviluppata secondo una pianta “a costellazione”, Auroville è formata da una serie di “unità” sparpagliate in mezzo alla giungla. Al centro sorge il Matrimandir, una sorta di tempio a forma sferica ricoperto d’oro, luogo di pace dove gli aurovilliani possono meditare e cercare, come dice la Madre, “la risposta all’aspirazione verso la perfezione dell’uomo”. Le varie unità, dai nomi evocativi come Inspiration, Elevation, Shanti e Sincerity, ospitano zone residenziali avveniristiche, laboratori di artigianato, campi per coltivazioni biologiche, scuole, campi sportivi, atelier di artisti. Auroville dà da vivere a centinaia di famiglie indiane le quali sono impiegate in molte attività interne: dai laboratori per produrre incensi di alta qualità, a oggetti per la meditazione, a giochi in legno per bambini, ecc. fino alla gestione dei servizi primari della comunità. 


Auroville esporta i propri prodotti in tutto il mondo, ricavando i giusti proventi per mandare avanti l'apparato. Spesso accade che il governo indiano si avvalga degli ingegneri e dei tecnici di Auroville per importanti realizzazioni come costruire centrali idroelettriche, ponti, strade ferrate e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Tutto ciò rimpingua la cassa comune e consente alla comunità internazionale di vivere dignitosamente e di progettare con serenità il futuro. La vicina cittadina di Pondicherry beneficia delle scuole del futuro, molto vicine alla filosofia della green economy, dove gli intellettuali e gli esperti scientifici di Auroville fungono da docenti.


Ad Auroville non ci sono leggi, non ci sono regole scritte, non c’è polizia e, sostanzialmente, non ci sono doveri, ma regna – o almeno dovrebbe – il buon senso e il “patto morale” stipulato al momento dell’entrata nella comunità. Niente alcool, sigarette tollerate ma non incentivate, assolutamente niente droghe. Ogni aurovilliano deve lavorare e contribuire al sostentamento della comunità, non si batte la fiacca. 


All'interno di Auroville non esistono i soldi, questi vengono usati esternamente per tenere rapporti commerciali con il Mondo. Quindi non si sa cos'è lo Spread, né i petrodollari, né i tassi di interesse delle banche (usuraie), né la grande crisi finanziaria globale....


E' questo un sogno realizzato che la "Grande Setta Satanica" della finanza mondiale ha cercato più volte di distruggere perché teme che il benevolo "virus Auroville" possa espandersi in tutto il pianeta, decretando l'inizio della sua fine.
A questo punto sono aperte le adesioni al nostro progetto, chi interessato scriva a: ak@accademiakronos.it

Ennio La Malfa

domenica 29 settembre 2013

Vegani e crudisti, tra un po' sarete superati... Ecco uno che vive di sola aria!



Me lo immaginavo che prima o poi sarebbe venuto fuori! 

Infatti avendo assistito alla "corsa" verso una alimentazione sempre più "etica", cominciata dai latto-ovo-vegetariani, poi seguita dai miglioristi  della dieta vegana, e in  seguito da quelli della dieta crudista, e da quella fruttariana.. fino all'ultima prova dei digiunisti igienisti (arrivati sino a 40 giorni di astinenza dal cibo, in rimembranza di Gesù, immagino...)... Ecco che finalmente viene fuori ciò che avevo sempre saputo: è possibile vivere di sola aria! 

Semplicemente inalando prana (energia vitale) molti yogi sono vissuti bene per tutta la loro vita. Io stesso ne ho conosciuti alcuni. Ed ora la notizia è "ufficiale" anche la scienza si sta interessando al caso di un tale  Jani che non mangia da 74 anni...

Una nuova frontiera per il risparmio energetico e  per l'etica è stata aperta... (ma la accetteranno i buongustai?). La prossima sarà quella in cui si dimostrerà che si può vivere anche senza corpo fisico...  Contenti? 

Paolo D'Arpini



Paolo D'Arpini non rinuncia alla colazione quotidiana




........................

Notizia di Cronaca:

Non si vive di sola aria. Almeno così sembrava fino ad oggi. Alcuni medici indiani del Defence Institute of Physiologist and Allied Science stanno infatti studiandol’incredibile caso di Prahlad Jani, un asceta locale che da 74 anni sopravvive senza mangiare e senza bere. Secondo gli esperti, la straordinaria capacità di resistenza sarebbe dovuta a un’antica tecnica di meditazione yoga.

Prahlad Jani ha 82 anni e nel 2003 era già finito nel mirino di un’altra squadra di medici intenzionati a scoprire il segreto della sua resistenza. Allora nessuno dell’equipe riuscì a spiegare scientificamente il fenomeno e così il centro di ricerca della Difesa ha deciso di sottoporre nuovamente l’asceta a una serie di esami e accertamenti. 

Al momento, nessuno è ancora riuscito a capire con esattezza come Jani riesca ad alimentare il suo organismo. Gli esperti hanno fatto alcune ipotesi, ma sul caso clinico non vi sono certezze. Secondo i dati raccolti dal medico Sudhar Shah, sembra che il guru indù, in perfetta salute, “sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo”. 

Nato in un villaggio povero del Gujarat, il santone sostiene di aver ricevuto questi suoi poteri speciali da una divinità all’età di otto anni. La tecnica è conosciuta come “breatharianismo” e consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee.


Prahlad Jani
Prahlad Jani - (Fonte: notizieincredibili)

............................

Commento ricevuto:

Scrive Denis Gobbi: “Il tizio indiano (ce ne sono molti) è stato osservato in ospedale e monitorato. Effettivamente beve soltanto, non mangia mai. Mi pare l'abbiano seguito sempre con le telecamere per diversi mesi. Alla fine tutto è informazione, il cibo è informazione, evidentemente il loro corpo ricava queste e le trasforma in quelle di cui ha bisogno direttamente dalla luce, aria, prana/matrix divina/etere o come lo vuoi chiamare...”


.................

Articolo in sintonia: 

sabato 28 settembre 2013

Treia, 4 ottobre 2013 - “Lo Spirito è Natura” - Celebrazione in onore di Francesco d'Assisi


"Le più autentiche lezioni di spiritualità non risiedono mai nelle astrazioni, nelle teorie, nelle idee nettamente formulate, quanto negli esempi, in un comportamento, nelle scelte compiute di fronte alla realtà.." (Fra Ginepro)

Essere tenace e forte nel duro cammino della Vita, esporsi ai pericoli, resistere alle minacce, mantenersi saldo e coerente nelle giornate nere, che ci sono per tutti, l’uomo che con entusiasmo partecipa alle lotte per la Vita è sicuramente più vicino a Dio del calcolatore prudente e dello scettico preoccupato soltanto di guadagnare di più per “mangiare” di più.

La spiritualità laica che noi ricerchiamo nella Natura non è basata sul biascicamento di litanie e preghiere, ma nella coltivazione della generosità dell’abnegazione, dell’entusiasmo, del disinteresse… tutto quello che fa uscire l’uomo dalla prigione degli istinti e della mondanità. Questo è quanto noi intendiamo per "spiritualità". Questo è quanto noi intendiamo per “cultura”... 

In ordine a quanto fin qui scritto, l’azione di Francesco e dei suoi frati costituisce un riferimento irrinunciabile di vera spiritualità capace anche di scuotere le strutture della clerocrazia, allora ancor più presuntuosa di oggi.

In memoria del santo Francesco, patrono d'italia, la cui festa ricorre il 4 ottobre 2013, il Circolo vegetariano VV.TT. di Treia organizza una passeggiata meditativa partendo dal sentiero francescano,  che inizia dai vecchi lavatoi, ora in pietoso stato abbandono. Pian piano circum-deambuleremo lungo le mura sino a giungere al  campo di bocce, anch'esso in stato di pietoso abbandono, ove però son cresciuti alberi di fichi tardivi (che speriamo di trovare maturi).  Partenza dalla sede del Circolo, alle h. 18.  


(Più tardi, alle 21, parteciperemo -in segno di simpatia- alla presentazione dei corsi di approfondimento culturale a cura dell'Università per la Terza Età, che si tiene nel locale Circolo Cittadino di Treia.)   

Paolo D'Arpini
Circolo vegetariano VV.TT.
Via Sacchette 15/a, Treia (Mc)

Per partecipare all'iniziativa  telefonare allo 0733/216293 o scrivere a: circolo.vegetariano@libero.it 


...........................


L’iniziativa si svolge in adesione alla settimana mondiale del vegetarismo
che inizia l’1 e dura sino al 7 ottobre 2013

venerdì 27 settembre 2013

Crisi agricola e fame nel mondo, il redde rationem si appropinqua




A livello globale, nonostante il continuo abbattimento delle foreste per far spazio ai terreni agricoli, abbiamo assistito a un declino della superficie agricola mondiale negli ultimi anni.

I paesi sviluppati sono anche quelli che in genere dispongono dei maggiori surplus agricoli (destinati quindi all’esportazione), mentre preoccupa la situazione della gran parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia, già ora non autosufficienti dal punto di vista alimentare e alle prese con un vero e proprio boom demografico che nei prossimi anni imporrà di dover ricorrere ancora più pesantemente alle importazioni di cibo.

Entro il 2050 occorrerà aumentare la produzione mondiale di cibo del 70%, per far fronte a una popolazione che avrà già oltrepassato i nove miliardi di abitanti. I cambiamenti climatici aumentano le pressioni sui terreni agricoli che non dispongono di un sistema d’irrigazione e così entro pochi anni potremmo assistere ad un calo fino al 50% del rendimento di questi terreni (pari all’80% della superficie agricola mondiale).


(Fonte: Economia Finita) 


...................

Articolo correlato: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/09/spitzbergen-la-banca-del-seme-dei.html 

giovedì 26 settembre 2013

Treia – 2 ottobre 2013 – Giornata mondiale della Nonviolenza


Treia - Monumento ai Caduti


La non-violenza è un valore che fa parte delle tradizioni etiche di 
alcune religioni, come si riscontra nel Buddismo, Induismo e nel 
pacifismo cristiano.

Comunque ha raggiunto una tale statura da essere considerato un valore cui aspirare, oltre ad essere divenuto un principio da seguire ed adottare contro la violenza della guerra.

Il miglior maestro della nonviolenza dei tempi moderni è stato Gandhi. Egli è anche considerato dalla maggior parte degli Indiani il fondatore della loro Patria, e da tanti altri come il maggior esponente di questa pratica al punto da essere anche ritenuto una sorta di santo.

Infatti ha sperimentato l’uso della resistenza passiva e della nonviolenza sia come approccio filosofico e spirituale alla vita di tutti i giorni, sia come tecnica da seguire per raggiungere un vero cambiamento politico e sociale.

Gandhi era conosciuto come “ Mahatma”, ovvero Grande Anima, per il suo coraggio, per la sua semplicità, e per lo straordinario impatto che i suoi insegnamenti avevano su tutti, e per l’esempio di vita che ha saputo dare.

Il 2 ottobre ricorre la Giornata Internazionale della Nonviolenza e della nascita di Gandhi.

Pertanto anche noi del Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia – come ormai avviene da diversi anni – celebreremo questa giornata. Lo faremo nel modo più semplice, in sintonia con quanto insegnato e praticato dallo stesso Gandhi, nel suo ashram, le cui attività di sussistenza erano basate sull’agricoltura e sull’artigianato rurale.

Il 2 ottobre 2013 in mattinata sistemeremo l’orto adiacente la sede del Circolo, ripulendolo dalle immondizie che alcuni maleducati vi gettano dalla strada. Nel tardo pomeriggio, verso le h. 19, ci recheremo davanti alla lapide/monumento dei caduti di guerra, nel centro storico, in mesto raccoglimento e meditazione.

Chi volesse partecipare alla cerimonia può telefonare allo 0733/216293 oppure scrivere al: circolo.vegetariano@libero.it

Paolo D’Arpini
Presidente Circolo vegetariano VV.TT.
Via Sacchette, 15/a – Treia (Mc)
……………………
La manifestazione si svolge in  adesione al Movimento Nonviolento Italiano

Appello per il 4 novembre 2013: "Basta guerre, agiamo per la nonviolenza"




Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.


Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo