La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata.....
Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata… (Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlé le seguenti marche: Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera, ed altre occulte...)
Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno 2011 per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.
Ovviamente i media non ne parlano... facciamolo noi.
Anna, Elena, Maurizio, Caterina....
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