Caterina Regazzi sulla riva del fiume Panaro a Spilamberto
Questo fine settimana forse vado al SANA di Bologna dove Alessandro ed Irene, due amici bioregionalisti, (Novadomus) presentano al pubblico l'ultimo numero dei Quaderni di Vita Bioregionale (dall'8 al 11 settembre 2011 padiglione 34 Stand F9) e illustrano le loro attività ed applicazioni di geobiologia per il benessere abitativo, ed il loro laboratorio creativo per la riqualificazione di immobili dismessi, con materiali e tecniche eco-sostenibili.
Da quando ho aderito alla Rete Bioregionale Italiana tutti questi aspetti del riciclaggio, abbassamento dei consumi, etc. cerco di viverli con maggiore consapevolezza ..... Ma era in embrione anche prima in me ed è un sistema di vivere che si chiama "ecologia profonda" e fa il paio con il bioregionalismo. Ne abbiamo parlato spesso anche in vari incontri che abbiamo fatto qui in Emilia dove abito.
Cerco di non fare acquisti inutili, cerco di mangiare cose locali (le chiamano "a chilometri zero", ma le etichette non mi piacciono) e, se posso e le trovo, biologiche (ma preferisco il locale al biologico), cerco di non comprare vestiti inutili (ne ho presi due da Mara, usati, perché non sto più dentro a niente e sto bene con le cose larghe), non faccio viaggi per svago (ma forse alcuni giorni alle terme per i miei tendini mi piacerebbe farli), cerco di tenere le luci spente in casa, se non servono, non ho quasi annaffiato il giardino questa estate (e infatti si vede!), come spettacoli mi "accontento" (si fa per dire!) delle bellezze della natura o della sua bruttezza (con questo seccume il paesaggio da queste parti non è il massimo), mi piacerebbe mettere giù a Treia, la mia casa avita dove ora abita Paolo, un impianto microeolico e a Spilamberto dei pannelli solari, mangio poca o niente carne perché produrre carne è molto poco ecologico, è una delle attività più inquinanti e se te lo dico non è solo perché lo dicono i giornali o internet, ma perché lo verifico di persona (per il mio lavoro di veterinaria), ed inoltre ormai che mi ci sono abituata vedo che sto bene anche senza, ogni tanto faccio un'eccezione anche perché mi scoccia fare “la borsa” e non voglio condizionare gli altri (ma dopo una mangiata di carne a casa di qualche amico faccio senza per un bel po'). Poi cerco di tenere il riscaldamento non troppo alto (rispetto almeno a come ero abituata) e piuttosto mi metto un maglione in più o una coperta in più. Questa estate ha fatto parecchio caldo in casa ma ho acceso il condizionatore solo un paio d'ore, cercando di tenere chiuse o aperte le finestre per rendere la temperatura più sopportabile. Tutto questo non in un clima di rinuncia, anzi, mi sento molto fortunata e felice di potermi sentire autonoma.....
Smetto perché non voglio annoiarvi ulteriormente e non è nel mio stile fare la maestrina... Vi propongo, se volete, di partecipare alla festa dell'equinozio di autunno (è anche il mio compleanno e si tiene a Monteorsello di Guiglia il 24 settembre p.v.) per passeggiare nella natura e raccogliere erbe selvatiche con Paolo e poi vedere assieme quel bellissimo documentario, "Home", che è veramente illuminante, andrebbe fatto vedere ovunque, non solo a quelli come noi che magari alcune cose le sanno già, ma proprio a tutti, invece di guardare in televisione le prodezze di Berlusconi e compagni (o camerati).
Ah, dimenticavo, a Monteorsello presentiamo anche il libro "Vita Senza Tempo", in cui Paolo ed io ci raccontiamo gli eventi vissuti a distanza durante il primo anno del nostro rapporto.
Caterina Regazzi
Rete Bioregionale Italiana
Info per la Celebrazione dell'Equinozio di Autunno del 24 settembre 2011: caterinareg@gmail.com – Cell. 333.6023090
.........
Nota aggiunta:
L'ecologia nella vita quotidiana comporta anche la presa di coscienza dei tanti condizionamenti psichici ai quali ci siamo avvezzati senza saperlo. Cercando di liberarci dai paraocchi e soprattutto di rivedere le nostre posizioni verso noi stessi e verso gli altri. In modo da riscoprire valori nobili come la solidarietà, la gioia di vita e l'amore.....
Paolo D'Arpini
Nessun commento:
Posta un commento