domenica 4 settembre 2011

25 settembre 2011 - Lo spirito di Aldo Capitini, non violento e vegetariano, alla marcia Perugia Assisi

Pronto alla marcia


Non molti sanno che in Italia il Movimento Nonviolento fu fondato da Aldo Capitini quasi contemporaneamente alla fondazione della Società Vegetariana Italiana (oggi AVI).

Avvenne nei primi anni ’50 quando parlare di non violenza e di vegetarismo sembrava  un’utopia…. Il mondo era appena reduce da una guerra mondiale e si viveva in piena guerra fredda, mentre il messaggio  della bistecca facile cominciava ad imporsi come nuovo modello alimentare e sociale.

Aldo Capitini maturò la sua esperienza vegetariana e nonviolenta  attraverso lo studio e l’esempio di Gandhi, il liberatore pacifico dell’India dal giogo coloniale inglese. Capitini fu un accademico famoso e stimato ma allorché si oppose alla conquista dell’Etiopia da parte del governo di Benito Mussolini e fu ostracizzato e messo in disparte. Purtroppo anche dopo la caduta del regime non fu riabilitato come sarebbe stato giusto (infatti l’Italia era caduta sotto l’influenza americana, che non è  propriamente una potenza pacifista nè vegetariana).

Aldo Capitini fu consapevole che la sofferenza data agli animali è la stessa cosa della sofferenza imposta agli uomini con la guerra, infatti  la sofferenza che l’uomo subisce su di sé è la diretta conseguenza di un atteggiamento violento, in generale, nei confronti della vita. Questa presa di coscienza forse potrà portare molti a cambiare abitudini alimentari e di costume ed a rispettare la vita degli animali che hanno il solo scopo di dare gioia e amore all’uomo e di cooperare nella vita del pianeta e nell’ecosistema di cui siamo parte. Diceva Carl G. Jung: "“Negli istituti di fisiologia dove si indebolisce volutamente la capacità di giudizio morale degli studenti attraverso sperimentazioni barbare e nocive e torture di animali contrarie a qualsiasi senso di umanità si dovrebbe invece insegnare che nessuna verità va cercata con mezzi immorali”.

Aldo Capitini, perciò,  denuncia e condanna ogni forma di violenza, da quella brutalmente fisica a quella psicologica, da quella sugli uomini a quella sugli animali (giustificata dall’antropocentrismo cattolico), all’inganno della disinformazione che rende tutti inconsapevoli e nello stesso tempo responsabili, convinto che ogni innovazione debba sempre ri-partire dal basso.

E con queste premesse che si manifesta la marcia Perugia Assisi che ogni anno si svolge a memoria dello spirito nonviolento e vegetariano del suo fondatore. Termino invitando tutte le persone nonviolente, ecologiste, spiritualiste laiche e vegetariane a partecipare alla  marcia che si svolge il 25 settembre 2011.
 

Paolo D’Arpini

Circolo Vegetariano VV.TT.
Rete Bioregionale Italiana

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