Gemelli bicolore
Con i Gemelli entriamo di soppiatto nell’estate. Castore e Polluce. La curiosità e la provocazione. C’è una storia indiana che può rappresentare questo modello, con una prova di saggezza. Tanto tempo fa alcuni preti vollero mettere alla prova la realizzazione dell’Uno professata da Janaka, un re che viveva l’unitarietà di tutte le cose.
Essi inviarono alla sua reggia un gruppo composto da un bramino (casta sacerdotale), un intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane. Quando il gruppo giunse davanti al re, egli inviò il bramino nel posto dove sedevano gli altri sacerdoti, l’intoccabile in mezzo agli altri intoccabili, la vacca fu mandata nella stalla, l’elefante nella rimessa degli elefanti ed il cane nel branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno venisse presa cura nel modo dovuto.
Allora i preti intriganti lo interrogarono e gli chiesero come mai avesse separato quegli esseri: “Perché li hai separati individualmente, non sono tutti la stessa cosa per te?”.
Janaka rispose “Sì tutti sono Uno, ma l’auto soddisfazione cambia seconda la natura dell’individuo. Ad ognuno di essi deve esser dato secondo la propria natura individuale e le proprie esigenze”.
Anche se in una commedia uno stesso uomo recita diverse parti, il suo comportamento varia in base al ruolo giocato – affermava Ramana Maharshi- egli non viene avvantaggiato ne diminuito dal ruolo impersonato.
Il momento presente.
Questo è il momento del passaggio, dell’attraversamento della frontiera, dall’inconscio collettivo al pragmatismo personale, si percepisce il tempo sulla base della condizione spazio temporale vissuta. Questo significa che in questo momento spontaneamente il nostro organismo si predispone ad affrontare e rispondere alle condizioni che si manifestano intorno a noi. Certo, è sempre così in ogni periodo dell’anno, ma verso il solstizio estivo subentra una speciale “apertura”, il caldo e la maturazione dei frutti ci aiutano, recuperiamo il gap dell’autodifesa dal freddo e ritroviamo lo spontaneo aggiustamento alle condizioni a noi congeniali, l’uomo è nato all’equatore…
I Ching, l'esagramma relativo a questo mese: Chien (Kien)
Sotto vi è il trigramma Kien e sopra il trigramma Kien, tutte le linee sono intere.
Kien significa il Creativo, ed ha come simbolo il Cielo. Rappresenta l’energia Yang nel massimo della sua espressione. Corrisponde alla forza primordiale luminosa, spirituale, salda, attiva. Applicato al mondo umano l’esagramma designa l’azione creativa del santo e saggio, del sovrano degli uomini, il quale desta in essi, mediante la sua forza, la natura superiore intrinseca.
La Sentenza.
Il Creativo opera sublime riuscita, propizio per perseveranza.
Significato.
L’inizio di tutte le cose sta, per così dire, in forma di idee che debbono realizzarsi, ma nel Creativo è insito il potere di conferire una forma a questi archetipi delle idee, ciò è espresso con la parola “riuscita”. Questo processo è rappresentato con un’immagine presa dalla natura: “le nubi vanno, e la pioggia opera, ed ogni singolo essere fluisce verso la propria forma”. (Genesi, 2 e 5 agg. dove il rigoglio dei singoli esseri è pure ricondotto al cadere della pioggia).
Nella Sentenza dopo aver espresso con i due termini “sublime” e “riuscita” l’atto di creazione, si ricorre alle due espressioni “propizio” (letteralmente creante ciò che corrisponde alla natura) e “perseverante” (ovvero giusto e solido).
L’Immagine.
Il moto del Cielo è vigoroso. Così il nobile rende se stesso forte ed instancabile.
Significato.
Nel raddoppiamento del trigramma Kien è insito il concetto del tempo e quindi il movimento che perdura con forza instancabile, come ad un giorno segue un altro giorno. Questa durata nel tempo è l’immagine della forza inerente al Creativo.
Il saggio ne trae modello da seguire per acquisire durevole efficacia nel suo operato. Il saggio si rende forte eliminando da sé tutto ciò che abbassa ed è volgare.
Commento di Confucio alla quinta linea: “Ciò che concorda nel tono vibra assieme. Ciò che è affine nella sua intima essenza si ricerca. L’acqua scorre verso l’umido, il fuoco si volge verso l’asciutto. Le nubi, che sono il respiro del cielo, seguono il drago, il vento, che è il respiro della terra, segue la tigre. Così il saggio si eleva, e tutti gli altri fissano lo sguardo su di lui. Quello che è generato dal cielo si sente affine a ciò che sta in alto. Quello che è generato dalla terra si sente affine a ciò che sta in basso. Ognuno segue ciò che gli è simile”.
Afferma il Cavallo (Gemelli) simbolo di questo mese: “… Non sono inceppato da vincoli mondani, né oppresso da mete vincolanti…”
Paolo D'Arpini
La libertà espressiva del Cavallo
Nessun commento:
Posta un commento