Michele Proclamato
Mesi or sono mi occupai
di Anatomie Sottili ed il tutto confluì in un’opera
bibliografica dal titolo:”ORIENTE” (Melchisedek Edizioni), il cui
tema principale è costituito dalla codifica della Matrice delle
Anatomie Sottili, posta alla base di tutte le scienze mediche,
delle arti marziali e delle filosofie spirituali orientali.
Attraverso i miei studi,
giunsi alla conclusione che la matrice del contendere è l’Ottava.
Oggi, che ho scritto di
proto-scienza, occupandomi di Cartesio, so che l’Ottava è la
matrice non solo del mondo medico orientale, ma anche di quello
scientifico, occidentale.
Ho elaborato quindi un
insieme di studi, in grado non solo di ipotizzare, ma di asserire
analogicamente, che olismo e scientismo, sono,
sostanzialmente, figli della stessa madre.
E’ un buon percorso
conoscitivo, ma ancora da esplorare, per un motivo essenziale: alla
base del sapere dell’Ottava esiste, fondamentalmente, un tipo di
conoscenza che vuole nella geometria platonica la motivazione
principe di tutte le sue applicazioni.
Parlare di tale sapere,
va quindi a coincidere con un tipo di fisica, che definirei
spirituale, basata sui 5 solidi platonici.
Tali solidi sono
legittimati, nella loro esistenza, da una struttura - che definisco
Cimatica - caratterizzata da 8 “frequenze“ dimensionali, ma,
sostanzialmente, nonostante i grandi passi avanti fatti dalla fisica,
non sappiamo che cosa sia, effettivamente, una “presenza
dimensionale platonica”.
Ufficialmente, quindi,
possiamo solo teorizzare le dimensioni, mentre,
incredibilmente, a livello olistico, le descriviamo con precisione,
oltre ad usarle con successo.
Inoltre, non è
normalmente accettato che in questo spazio tridimensionale da sempre
si utilizzino dimensioni “altre”.
Siamo di fronte, perciò,
ad una grande contraddizione.
E questo, per il solito,
inutile motivo, che vuole, ciò che non capiamo o che non abbiamo
ancora scoperto, confinato o confinabile, in altri ambiti, che,
privati di ufficialità, sono destinati a rimanere per sempre, in una
specie di “limbo conoscitivo”.
Vorrei, quindi, servirmi
nuovamente dell’Agopuntura, come feci in un articolo di alcuni mesi
fa (l’Agosapere), per indicare una strada grazie alla quale rendere
tale inconciliabilità olistico-scientifica…. superabile.
Nell’articolo di cui
sopra, avevo dimostrato numericamente, che l’Anatomia Cinese,
non è qualcosa di irraggiungibile, poichè è presente persino in un
rosone: quello della Basilica di Collemaggio.
Essa è costituita da:
8 Meridiani
curiosi,
12 Organi
principali,
12 Meridiani
Secondari,
48 Meridiani minori.
(72 parti in tutto)
Poiché è possibile
interagire su tale anatomia attraverso 360 ago-punti, ho ritenuto
verosimile un parallelismo con la struttura del “mio” mandala
in pietra, dato che “nasce”, centralmente, da 8 Petali ed è
formato da:
36 braccia e
72 spazi, posti alla fine delle braccia.
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Di conseguenza, feci
notare che questi numeri, sostanzialmente, appaiono oggi, sia nei
campi ufficiali più disparati, come l’arte, ad esempio, sia
nelle Anatomie Sottili.
Ipotizzai, quindi, che
essi sono l’eredità senza tempo di una codifica del Campo.
Campo, o campi
dimensionali, che anche “noi” oggi supponiamo esserci,
soprattutto a livello Biologico e Fisico.
Ed è qui che avviene il
corto-circuito con l’ufficialità.
Mentre da una parte oggi
noi “lo” ipotizziamo appena, da millenni, esso, sembra sia
stato non solo descritto - spesso geometricamente, nonché
numericamente - ma applicato, (ripeto: applicato) attraverso le
Anatomie Sottili in Oriente ed in mille altri modi in Occidente.
Esiste, quindi, un
problema di “incomprensione“ enorme, fra tale codifica ed
il nostro sapere, tanto da essere stati costretti ad immaginare un
“ambito esoterico”, dove confinarla.
Passiamo però, ad un
esempio pratico riguardante l’Agopuntura, per meglio chiarire
quanto sopra.
Immaginiamo una signora
che da tempo ha un dolore al gomito, che, dopo averle provate tutte,
ancora si rivolge al suo medico, dato che il dolore persiste.
Il dottore, anch’esso
non sapendo più cosa fare, quasi sottovoce, le parla di un suo
collega che si occupa di agopuntura, al quale potrebbe rivolgersi,
come ultima spiaggia.
La signora va
dall’agopuntore, che, pur avendo conseguito una laurea basata
sull’anatomia ufficiale, agirà su di lei ignorandola.
La signora esce dalla
prima seduta e comincia a sentire un sollievo alla parte dolorante.
Morale: come spesso
succede, la signora, con poche sedute, risolve il problema.
Domanda: come è
possibile che un Agopuntore, agendo su un’anatomia teoricamente
inesistente in questo spazio, ottiene un risultato medico
positivo in tempo reale?
Nel mio articolo risposi
a questa domanda, solo in parte, in quanto spiegai che la matrice
dell’anatomia ufficiale, è sostanzialmente “sottile”.
Io, infatti,
successivamente ho maturato le seguenti convinzioni:
Il “Sottile” è
il campo,
Il campo è
l’Ottava,
L’Ottava è
invisibile, (per ora),
L’Invisibile è
qualcosa di dimensionale
Domanda:
Perché il
dimensionale, inarrivabile ed invisibile per la nostra scienza, sul
gomito della signora fa subito effetto?
Risposta:
Semplicemente perché il
sottile, non solo è meno sottile di quanto pensiamo, ma,
soprattutto, come direbbe la Carrà: Carramba, esso è
……….qui.
Insomma, pensiamo che
tutto ciò che è dimensionale sia inarrivabile e poi un ago ci mette
in collegamento in tempo reale con esso. Allora vuol dire che in
questa realtà interagiscono più dimensioni e che solo
apparentemente esse sono divise.
Quindi, dobbiamo
chiederci che cosa c’è intorno a noi in grado di interagire
immediatamente con il nostro corpo.
Altro cortocircuito: la
scienza non lo sa.
L’olismo risponde con
precisione.
Prendiamo ad esempio il
Para Tan, di cui ho scritto.
E’ una sorta di
Agopuntura, dove i Mantra (la voce), sostituiscono gli aghi.
Si tratta di una
Scienza medica antichissima, che presuppone che la nostra Anatomia
Creante sia strutturata come il simbolo a lato.
Tale simbolo, chiamato
Shri Yantra, in India, da millenni indica il modo in cui è stato
creato sia l’immensamente grande, che l’immensamente
piccolo.
E’ quindi la
raffigurazione del Campo per gli Indiani.
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Ebbene, chi opera sul
corpo umano attraverso il Para-Tan, presuppone che, fra lui ed il
corpo supino del “paziente“, esista una struttura triangolare,
perfettamente riprodotta al centro del simbolo. Agisce, quindi, sul
corpo, attraverso la visualizzazione di
un’anatomia triangolare, recitando 9 mantra per ogni angolo,
più un angolo centrale.
Ripete poi tale sequenza
4 volte per il triangolo con l’apice verso l’alto e 4 volte per
il triangolo con l’apice verso il basso.
Quindi la sua “cura”
avviene attraverso 72 Mantra.
Ma non è tutto:
considerando i 4 + 4 angoli dello schema, bisogna ipotizzare
un’ulteriore evoluzione tridimensionale del simbolo e, di
conseguenza, la struttura sottile sulla quale l’agopuntura indiana
agisce, non è triangolare, bensì Tetraedrica.
O meglio: il Para-Tan
presuppone che esista intorno a noi una matrice sottile definibile
come un Tetraedro Stella e, così facendo, permette, a distanza
di millenni, di farci “percepire” ciò che oggi non vediamo.
Di conseguenza,
millenni fa, il “Dimensionale“ era non solo numerabile
e visibile, ma perfino utilizzabile a livello medico.
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A questo punto mi pongo
e Vi pongo la seguente domanda:
E’
più avanzata una civiltà
millenaria che interagisce su
un presunto corpo sottile per curare un corpo fisico, equilibrando la
sua energia emozionale, o è più moderna la nostra
civiltà, che riconosce
l’esistenza del solo corpo fisico, curandolo chimicamente?
Pensateci, perché in
questa differenza io credo sia riposto il nostro futuro.
Michele Proclamato
Sabato 24 Novembre 2012
Presso il Centro Studi Lilahouse
Presso il Centro Studi Lilahouse
Seminario: Anatomie Sottili
con Michele Proclamato
Via Paraso 1/1a - 16032 Bogliasco
Telefono: 348.4783320
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