Il metanolo, un
alcool liquido piuttosto diffuso e semplice da produrre, rappresenta
un'alternativa interessante come materia prima per le celle a
combustibile, che attualmente utilizzano soprattutto idrogeno. La
tecnica è stata sviluppata negli anni passati dagli scienziati del
Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, i quali hanno ora
compiuto un ulteriore progresso con la messa a punto di un prototipo
di cella al metanolo in grado di generare elettricità con potenza di
300 watt.
Il nuovo modello, realizzato in collaborazione con
l'University of Southern California di Los Angeles, è un importante
passo avanti verso la commercializzazione di questo tipo di celle per
la produzione di elettricità. Il meccanismo è lo stesso delle celle
a idrogeno: il combustibile viene ionizzato, così che gli elettroni,
separati dalle cariche positive, generano un flusso di corrente
elettrica utilizzabile.
Nel processo non ci sono emissioni
inquinanti: i prodotti di scarto sono soltanto acqua e CO2, che
potrebbe anche non essere immessa nell'atmosfera. Usare il metanolo
al posto dell'idrogeno presenta diversi vantaggi, a cominciare dalla
maggiore facilità di trasporto e di immagazzinamento. Inoltre la
cella sviluppata dal JPL è conveniente anche dal punto di vista
della semplicità del progetto: perciò questa tecnologia potrebbe
essere particolarmente indicata per la propulsione di veicoli di
vario tipo. "Questa cella a combustibile potrà diventare una
fonte di energia efficiente e non inquinante privilegiata per le
applicazioni civili e militari", ha dichiarato Gerald Halpert,
ex supervisore del settore di tecnologie elettromeccaniche del JPL.
"Non vediamo l'ora di lavorare a più stretto contatto con il
mondo industriale per sviluppare ulteriormente questa tecnologia e
venire incontro alle richieste del mercato", ha aggiunto Erik
Brandon, che ricopre attualmente la stessa carica.
(Fonte A.K.)
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