Caterina Regazzi nel verde marchigiano
...è una settimana che
siamo qui a Treia.
Questa mattina ho accompagnato Viola alla stazione
di Civitanova Marche per il rientro in Emilia, con un po' di
dispiacere per non aver potuto fare con lei qualche bella gita od
anche solo qualche passeggiata per il paese, ma lei era venuta qui
con noi per studiare e le passeggiate ha preferito farle da sola,
quando e dove voleva. Però abbiamo respirato insieme quest'aria,
abbiamo mangiato insieme lo stesso cibo, ha incontrato anche se per
pochi minuti alcune persone che ci erano venute a trovare e per
finire, ieri sera siamo andate a trovare Valeria (mia cugina) che
era particolarmente loquace ed allegra. E' stato bello.
Oggi nel
tragitto in auto osservavo il panorama, un po' deturpato dai campi di
pannelli fotovoltaici, ma pieno di verde, di campi di girasole ormai
quasi pronti per il raccolto, campi di medica, campi di cereali ormai
mietuti, pronti per l'aratura, qualche raro capannone, alcuni in
disuso e casette di campagna delicate, poco appariscenti, discrete.
Ho pensato al fatto che chi viene qui di solito definisce "bello"
questo paese e questo paesaggio. Per me è qualcosa di più, di
diverso, è, come direbbe Paola Torricelli, il paese "del
cuore", non sono solo i ricordi, penso sia qualcosa di più
profondo, di più antico, come se queste colline fossero proprio il
paesaggio che fa per me e che rispecchia la mia natura, un po'
indolente ma produttiva e accogliente. Dopo Roma, Bologna,
Spilamberto, vorrei vivere qui. Fra un po'...
Caterina Regazzi
Treia - Via Mazzini, la strada di casa mia...
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