mercoledì 2 luglio 2014

La differenza fra green economy e blue economy (se ce n'è una)



Non dobbiamo dimenticare che la green economy ha creato anche danni all'ambiente. Nella frenesia di alcuni imprenditori di accaparrarsi agevolazioni e contributi dello Stato sull'energia, si sono sacrificati centinaia di ettari di campagne fertili per mettere a terra pannelli fotovoltaico (parchi fotovoltaici), vedi Montalto di Castro che ha sacrificato circa 80 ettari di terreno agricolo per una centrale solare fotovoltaica da 13 megawatt. Senza parlare poi dei progetti di centrali a biomassa dove materiale legnoso di scarto, residui vegetali ed altro materiale che compone la biomassa assenti in zona e, quindi, da reperire anche all'estero. Infine vedi le torreggianti pale eoliche erette in zone dove i venti sono quasi assenti. Per evitare ulteriori disastri ambientali è nata così la Blue Economy.

A differenza delle green economy la blue economy non affronta solo gli aspetti tecnologici, finanziari e organizzativi delle aziende che ne entrano a far parte, ma si occupa di un contesto più ampio che comprende anche l'aspetto sociale, l'impatto con l'ambiente e la qualità della vita anche animale.

La blue economy si basa sull’imitazione dei sistemi naturali, riutilizza continuamente le risorse e produce zero rifiuti e zero sprechi. Diversamente dalla green economy, non richiede alle aziende di investire di più per salvare l’ambiente. Anzi, con minore impiego di capitali è in grado di creare maggiori flussi di reddito e di costruire al tempo stesso capitale sociale. I risultati ci sono, e in tutto il mondo laboratori di ricerca, aziende e innovatori hanno adottato questi principi per aumentare la loro competitività salvaguardando l'ambiente naturale e dando nuova forma alle nostre economie.


(Fonte: AK Informa N. 26/14)

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