mercoledì 24 agosto 2016

Linee Guida per la Valutazione di Impatto sulla Salute



Il percorso ricalca la sequenza dei processi di valutazione d’impatto già esistenti
Presentate le Linee Guida per la Valutazione di Impatto sulla Salute
Il 21 giugno 2016 sono state presentate a Roma, presso l'Auditorium del Ministero della Salute, le “Linee Guida per la Valutazione di Impatto sulla Salute” (VIS) elaborate all'interno del progetto “Tools for Health Impact Assessment - t4HIA", finanziato dal Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel programma sono state coinvolte 10 Regioni, una Provincia Autonoma e 3 Istituti Centrali con l'obiettivo di mettere a punto linee guida e strumenti per la valutazione degli impatti sulla salute di progetti di infrastrutture come fabbriche, centri commerciali, aeroporti, autostrade, inceneritori, impianti di gassificazione, raffinerie, centrali elettriche etc.
La legislazione nazionale prevede la Valutazione ambientale strategica (VAS) e la Valutazione diimpatto ambientale (VIA) per analizzare, valutare e governare gli impatti ambientali di nuove infrastrutture, ma l'aspetto sanitario è rimasto a lungo ignorato. La redazione di queste Linee guida tenta di colmare questa lacuna prevedendo un percorso che ricalca la sequenza dei processi di valutazione d'impatto esistenti: per certe opere minori questa nuova valutazione resta per ora volontaria mentre per altre (come raffinerie, gassificatori e grosse centrali energetiche) è già obbligatoria.
La VIS prevede una serie di fasi: la prima è di screening e consiste nel valutare, incrociando dati epidemiologici e ambientali da letteratura con l'ascolto di opinioni e conoscenze anche di natura locale, se l'opera considerata merita o meno una valutazione sanitaria.
A questa fase segue lo scoping, che deve preparare il terreno all'analisi successiva individuando il tipo di rischi possibili, l'area di riferimento e le caratteristiche della popolazione eventualmente esposta.
L'assessment è il cuore della VIS perché classifica e quantifica i rischi potenziali; considera altresì il tipo di incertezza che quasi sempre accompagna valutazioni sanitarie-ambientali di questa natura. Viene presentata al decisore perché la tenga presente quando si dovrà optare eventualmente per opere di mitigazione o possibili alternative tecnologiche, dimensionali o localizzative.
Infine il reporting presenta alla comunità la sintesi di ciò che è emerso dalla valutazione e il monitoraggio successivo.
Infine, è giusto porre l'accento sul fatto che la VIS potrebbe anche essere utile per stimare non solo gli effetti negativi, ma anche quelli positivi, derivanti dall'istituzione di nuovi parchi, aree pedonali, oppure dall'effettuazione di bonifiche e di adeguamenti tecnologici.
(Fonte: Arpat)

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