Manuel Olivares, editore di Vivere
Altrimenti *) ed autore di numerose pubblicazioni su temi
ecologici, bioregionali e di vita comunitaria, è andato alla ricerca di un personaggio storico che si può definire un
“precursore” del messaggio che promuove il "bene comune". Si tratta di Gesù, detto il
Cristo.
Moltissimi documenti
attestano che esiste una tomba di Gesù in Kashmir. Che cosa fece
Gesù dai 14 ai 30 anni, un periodo di cui i Vangeli non parlano?
Manuel Olivares ha condensato le sue deduzioni e le testimonianze
raccolte nel libro: “GESU' IN INDIA? Ipotesi, documentazioni,
implicazioni”. In esso si tratta l'argomento del possibile
passaggio di Gesù in Oriente, tema molto controverso e delicato,
oggetto dei suoi pluriennali viaggi e ricerche sul campo.
Secondo Manuel Olivares
l’ipotesi che Gesù abbia vissuto buona parte della sua vita in
India, è un fatto possibile ed in parte comprovato. Ciò avvenne
negli anni di cui non parlano i vangeli (che lo presentano, bambino,
nel tempio di Gerusalemme e poi, dopo circa sedici anni di vuoto, ne
raccontano l’inizio della predicazione) e negli anni successivi
alla crocifissione, cui, secondo alcuni, sarebbe sopravvissuto.
Questa diversa visione della vita di Gesù viene dibattuta da lungo
tempo. Naturalmente, considerata nella sua integrità o accettandone
solo alcune versioni, ha sempre riscosso e continua a riscuotere
particolare successo nella stessa India, tanto nell’ambito dei suoi
diversi filoni sapienziali quanto tra le persone comuni. Tali
ipotesi sono state considerate in maniera
il più possibile esauriente, lasciando naturalmente che i lettori —
in base alla propria fede o attitudine laica — traggano le
conclusioni a loro più congeniali.
Durante un incontro avuto
con l'autore del libro abbiamo discusso ed analizzato con mente serena
le testimonianze e le “prove” da lui raccolte, in Kashmir ed
altri luoghi dell'India, sulla possibile permanenza di Gesù presso i
maestri himalayani, in gioventù come studente, successivamente in
forma di Maestro egli stesso. Il suo libro, che ho letto e
ponderato, mi è sembrato “credibile” e ben documentato, lo
raccomando perciò agli amici laici affinché possano trarne
ispirazione.
Paolo D'Arpini
*) Il Progetto Vivere
Altrimenti [www.viverealtrimenti.com] nasce per offrire maggiore
spazio a quanto accade nel mondo meno raccontato dai media del
mainstream o per raccontarlo in maniera più focalizzata, analizzando
quelle realtà afferenti, in un modo o nell’altro, all’universo,
cosiddetto, olistico, e raccontando il maggior numero possibile di
esperienze di vita non ordinaria, “altra”…”
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