Credevo che fosse uno scherzo. Invece è proprio vero. Sembra che le Autorità stiano preparando un nuovo “manuale di comportamento” in caso di guerra nucleare. La si ritiene possibile e si pensa che sia una guerra come le altre.
Se ho capito bene, nel manuale si consiglia, in caso di esplosione nucleare, di “chiudere la finestre” e “ripararsi dietro un muro” o cose del genere. Ma stanno davvero scherzando? A chi è troppo giovane per ricordarsi della “guerra fredda” consiglio vivamente di vedere il film “The day after” del 1983, che si può trovare in italiano solo su youtube, dato che in TV non si è più visto, o quasi.
Inoltre sarebbe bene spiegare che le “bombette nucleari tattiche”, o simili amenità, hanno un ordine di grandezza di un Megaton, mentre quella di Hiroshima era da 20 kton. Grazie alle novità tecnologiche-informatiche più diffuse, ormai tutti sanno che fra kilo, mega, giga e tera c’è un rapporto mille ad ogni passaggio, ovvero che le bombe “piccole” citate oggi (1 Megaton) hanno una potenza distruttiva cinquanta volte l’atomica di Hiroshima (20 kiloton). Una guerra nucleare non è neppure pensabile, neanche da chi spera di farla combattere al di là di un oceano. L’ordine di grandezza dell’arsenale nucleare presente nel mondo è in grado di far fuori 3 o 4 volte tutto il Pianeta, che diventerebbe “una repubblica di insetti e di erbe”, come definito nel libro “Il destino della Terra” di Jonathan Schell, pubblicato da Mondadori nel 1982.
Altro che chiudere le finestre e ripararsi dietro un muro!
L’unica eventuale salvezza potrebbe trovarsi fra le montagne, ma bisogna essere già sul posto, come aveva ipotizzato la Svizzera attorno agli anni Ottanta del secolo scorso.
Piuttosto, pensiamo che qualcuno è riuscito a trasformare quella che sembrava inizialmente una “rettifica di confini” interni all’Europa (?!) in una guerra quasi-totale per l’energia. Ma era già tutto preparato…visto che molti credono a tutto quello che sentono, o che vogliono sentire.
Vediamo piuttosto di non mandare in giro armi di nessun genere a nessuno, e di consumare molto meno, di tutto.
Commento di Rete Ambientalista: “Cessare il fuoco, la proposta di Elon Musk è quella a cui abbiamo sempre pensato all’inizio della guerra. Effettuare nuovamente i referendum nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia sotto la supervisione dell’Onu, così da fugare ogni dubbio avanzato dall’occidente circa la loro validità. Riconoscere formalmente la validità del referendum del 2014 dunque la Crimea come parte della Russia, come lo è stata dal 1783 (fino all’errore di Krusciov del 1954). L’Ucraina continui a stare fuori dalla Nato, neutrale...”
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