lunedì 26 dicembre 2016

Sprechi alimentari proibiti per "legge" - Quali saranno le conseguenze?


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E’ entrata in vigore il 14 settembre 2016  la legge sugli sprechi alimentari. (Legge 19 agosto 2016 n.166), approvata dal Senato il 2 agosto scorso, ora si attendono le risultanze di tale legge, in seguito alla sua attuazione.  L’Italia è il secondo Paese europeo a dotarsi di una normativa di questo tipo dopo la Francia. 

Fine del provvedimento: la riduzione degli sprechi nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione dei prodotti attraverso la realizzazione di obiettivi prioritari,quali favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale,azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti,prevenzione dello spreco alimentare previsto dal medesimo Programma nazionale, nonché la riduzione della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica; infine, non da ultimo per importanza, contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni. 

Sarà, senza dubbio, un riferimento per il settore agricolo, per quello della ristorazione, per il terzo settore e i soggetti che si occupano delle eccedenze alimentari ai fini caritativi. Non prevede sanzioni al contrario di quella francese, perché muove dall’intento sostanziale della valorizzazione delle buone pratiche, coinvolgendo quanti più soggetti a partecipare alla rete solidale costruita step by step negli ultimi anni.

Per chi possiede un’attività nel settore alimentare diventa più semplice donare le eccedenze a bisognosi ed organizzazioni no-profit e ricevere benefici a livello fiscale.

C’è la possibilità di avere sconti sulla tassa rifiuti, in misura proporzionale al cibo o al materiale che si è donato, a patto che la donazione sia tracciata e sia possibile fornirne prova. 

L’obiettivo per l’Italia è quello di dimezzare gli sprechi alimentari in dieci anni, superando i target definiti dall’Unione Europea per il 2020.

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(Fonte: Notiziario A.K. n. 52)

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