giovedì 17 luglio 2025

San Donato Milanese. Salviamo il Pratone dal cemento...


A San Donato Milanese, nel cuore del Sud Est di Milano, c’è un luogo che ancora respira, e lo fa anche per voi. Si chiama Pratone. No, non è solo un campo. È un respiro collettivo, un frammento di storia, un miracolo verde incastonato tra le vie Gramsci e Martiri di Cefalonia.

Oltre il verde: il Pratone è Vita

Grande come nove campi da calcio, il Pratone non è uno “spazio da edificare” né un “vuoto da riempire”. È un habitat vivo, un ecosistema che ospita piante rare, insetti, piccoli mammiferi e persino uccelli migratori che ogni anno vi fanno tappa, come pellegrini in cerca di riparo.

Un’oasi verde che resiste in una terra sempre più soffocata dal cemento e dall’inquinamento.

In un’epoca in cui parliamo (a volte a sproposito) di sostenibilità, il Pratone è una lezione vivente di ecologia. Assorbe CO₂, produce ossigeno, combatte il caldo torrido e filtra le polveri sottili che respiriamo ogni giorno. È una boccata d’aria per tutti noi, anche per quelli che lo ignorano.

Non è nostalgia, è memoria

Questo suolo non è stato ancora violato dal cemento. È vergine. Ed è raro. Un ricordo fisico e tangibile delle radici agricole di San Donato Milanese, quando il territorio non era ancora invaso da centri commerciali e palazzine prefabbricate. In quel prato vive la memoria del passato e l’occasione di insegnare alle generazioni future che non tutto deve essere consumo e profitto.

Un bene comune, non un lotto edificabile

Difendere il Pratone non è una questione da ambientalisti radical chic o da comitati “contro tutto”. È una scelta di civiltà. Un atto concreto per la salute pubblica, per il benessere mentale, per la qualità della vita. È un luogo in cui bambini possono correre senza asfalto sotto ai piedi, adulti possono rigenerarsi dal caos cittadino, e anziani possono ritrovare la quiete del tempo che fu.

Chi vuole ridurre il Pratone a una casella da colorare nel piano regolatore ha perso di vista il valore autentico delle cose. E chi lo lascia fare in silenzio – sì, anche voi, scrollatori seriali e indignati da tastiera – è complice di un futuro sempre più arido, nel corpo e nello spirito.

L’appello della LIPU: fermiamo l’assurdo

Anche la LIPU Milano, attraverso la voce di Elia Meleha scritto al Comune per ricordare che il Pratone non è un fastidio né un ostacolo, ma un patrimonio da custodire. Un appello accorato che dovrebbe risuonare nelle coscienze di chi governa e di chi vota, perché il futuro non si costruisce solo con l’edilizia, ma anche – e soprattutto – con la cura del bene comune.

Ma  il Pratone di San Donato Milanese non è ancora salvo. È previsto infatti che vengano costruiti quattro nuovi edifici residenziali, destinati ad ospitare circa 200 appartamenti...


Associazione N>O>I Network Organizzazione Innovazione – Dipartimento Pratteto

Ph RecSando
Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio


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