Inshallah - Collage di Belisir
Occorre “inquadrare” la moderna cultura matristica in un contesto più ampio che è quello dell’integrazione fra il maschile ed il femminile, paragonando anche il vissuto in tal senso nelle antiche civiltà d’oriente e d’occidente e nella società presente.
Ad esempio, un esperimento in tal senso è quello proposto dal Movimento degli Uomini Casalinghi fondato da Antonio D'Andrea(di cui il sottoscritto è un sostenitore), in questo percorso non soltanto si partecipa complementariamente ad una pratica paritaria in vari ambiti della vita quotidiana, cercando altresì ispirazione anche dell’esperimento vissuto durante l’antica civiltà matriarcale naturale che distinse l’intero paleolitico sino al neolitico.
Quest'anno, il 31 agosto 2012, sono in Molise con la mia compagna Caterina Regazzi, nella casa di Antonio, per festeggiare la Luna Blu, simbolo matristico per antonomasia. Infatti la 13a luna piena, ovvero la seconda di uno stesso mese, è un archetipo femminile classico (le lunazioni durano 28 giorni e la prima luna piena di agosto è caduta il 2). Inoltre la sera del 1 settembre leggeremo, al suono dell'arpa, alcuni brani dal nostro libro "Vita senza Tempo", sulla scalinata Marconi del paesino molisano (vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/08/15/capracotta-aspettaci-arriviamo-on-stage-il-1-settembre-2012-vita-senza-tempo-sulla-scalinata-falconi/).
Una delle pagine, scelte da Caterina, verte proprio sulla
nostra esperienza amorosa in chiave matristica... Ma non voglio anticipare troppo del discorso... anche se ho già parlato in precedenti articoli dei modi che mi hanno aperta la strada della riscoperta di quell’affascinante mondo popolato al femminile, che nei miei sogni innocenti considero una sorta di paradiso terrestre.
Arcadia
Ma dal paradiso terrestre siamo stati scacciati, almeno così dice la Bibbia, forse però questa è solo una assunzione “religiosa” patriarcale – magari anche pretenziosa – poiché sulla terra ci siamo ancora e forse potremmo immediatamente ritrovarci in quel “paradiso perduto” il momento stesso che la nostra vita trovasse l’armonia fra uomo, natura ed animali. Prima di tutto -però- quel che è da riequilibrare è il rapporto fra i due generi della nostra specie, il femminile ed il maschile…
Yin e Yang, come dicono i cinesi, sono le due forze interconnesse, Terra e Cielo, che creano il mondo… Ma ora non voglio solo parlare di cultura cinese, vorrei qui approfondire il discorso sullo studio del periodo pre-patriarcale e di come viene descritto dai vari ricercatori che si occupano di questo tema.
Collage di Belisir
Ora vediamo che dalle moderne ricercatrici, come Sara Morace, esaminando la vita sociale nelle società antiche, questa armonia fra il maschile ed il femminile viene definita “matrismo” (talvolta gilania), che dal punto di vista etimologico non é il ‘potere delle madri’ contrapposto a quello dei padri (patriarcato), bensì la comprensione che queste società tengono in alta considerazione la funzione materna come principio intorno a cui si organizza la società, per cui essendo il rapporto d’amore e di cura madre-figli l’aspetto fondante della società non esistono le gerarchie tipiche del patriarcato.
Nell’incontro equanime fra i generi non c’è il dominio, il valore centrale è il rispetto delle differenze, per cui non esiste la disparità. Questa armonizzazione rappresenta un’alternativa praticabile al patriarcato maschilista. E non comporta la femminilizzazione dell’uomo o la mascolinizzazione della donna, bensì l’armonia fra le funzioni maschili e femminili.
Questo concetto viene espresso chiaramente nell’esagramma T’Ai in cui è detto: “Cielo e Terra si congiungono, l’immagine della Pace. Cielo e Terra sono in comunicazione, ciò produce un tempo di generale fioritura e prosperità”
Paolo D’Arpini
Vita senza Tempo
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