Vediamo che quest'anno il 21 aprile è particolarmente benedetto, non solo è Pasquetta ma in più ricorre il Natale di Roma e l'inizio della buona stagione....
Ricerche archeologiche recenti hanno portato alla luce reperti e ruderi della Roma antica che farebbero anticipare la fondazione dell'Urbe ad almeno un paio di secoli prima della data ufficiale. Questo mi sembra ovvio poiché quando viene fondata una città l'evento non avviene mai in un giorno e nemmeno in un anno ma nell'arco di parecchi anni se non di secoli. La data ufficiale della fondazione implica e comprende la preesistenza della "civitas" in cui l'"urbs" è sorta. Possiamo perciò assumere che la data convenzionale della fondazione di Roma è un momento stabilito a posteriori, soprattutto considerando che il giorno prescelto corrisponde all'ingresso nel segno del Toro, animale sacro per antonomasia. Lo stesso Giove assunse le sembianze di un toro per rapire la giovane Europa.
In questo simbolismo s'intravvede la celebrazione della romanità che si volge alla conquista del mondo.
Ma dal punto di vista della tradizione storica accettata leggiamo che Varrone riporta la nascita di Roma al 21 aprile del 753 a.C. ma siccome nella leggenda la giornata fu macchiata da un fratricidio, Romolo uccise Remo, questo giorno era considerato nell’antico calendario romano “nefasto puro”. Ciò non ostante il 21 aprile da tempo immemorabile era festeggiato con le cerimonie dette “Palilia”, le feste dedicate a Pales antica dea italica protettrice dei pascoli, importanti per l’economia agricola pastorale, in quel giorno la campagna romana veniva benedetta con le ceneri provenienti da un fuoco di paglia per purificare le messi e gli armenti.
Mi sembra che questo rito valga la pena di essere ricordato, anche per riportare l’attenzione ai bisogni primari dell’uomo e sul come soddisfarli in modo naturale. Per questa ragione sarei felice se questo Natale di Roma fosse onorato in modo allargato –diffuso, come si dice oggi- in tutte le campagne d’Italia, senza delineare uno specifico areale ma lasciando alla fantasia di ogni abitante il compito di come e dove svolgere la funzione sacrale commemorativa, ignorando il fratricidio legato al senso del possesso e del potere e ricordando invece la sacralità dei luoghi che contribuirono al sostentamento dei romani.
E le Marche sono una delle regioni in cui i romani maggiormente hanno lasciato il segno. Treia, la città in cui vivo -ad esempio- fu fondata dai romani e dedicata alla Dea Trea o Tria (che rappresenta la trilogia femminile) " ...madre degli dèi, degli uomini, della natura, madre di tutte le cose..."
Ritorniamo quindi al grande magma della vita in cui ogni luogo è sacro e rappresentativo della Terra. Roma sorse con un messaggio di superamento delle etnie e delle appartenenze, riportiamo l’attenzione al calderone magico dei primordi, che è la Terra stessa – come dice Marina Canino, ricercatrice delle origini della romanità – in cui ritrovarsi vivi nella circolazione delle cose e delle persone, un fluire che porta ricchezza, e non nella distribuzione schematica e programmatica di un sistema politico-economico-religioso mal sopportato da tutti, ma in silenzio….
Alla ricerca di un “nuovo respiro e di un’altra dignità umana” ci incontriamo al Circolo vegetariano VV.TT. il 21 aprile 2014, alle h. 19.00, per una passeggiata lungo le mura di Treia, evocando il passato. E studiando il percorso agreste che dovremo percorrere durante la passeggiata erboristica che si tiene la mattina del 25 aprile, in apertura della Festa dei Precursori (vedi: http://bioregionalismo- treia.blogspot.it/2014/03/ treia-dal-25-al-27-aprile- 2014.html)
Per partecipare occorre prenotare:
bioregionalismo.treia@gmail. com – Tel. 0733/216293
Paolo D’Arpini – Circolo vegetariano VV.TT.
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