Il 25 giugno 2015 sono tornato a Treia dopo una permanenza in Emilia e con la mia compagna abbiamo voluto sperimentare il viaggio con le ferrovie dello stato. Sui giornali avevo letto di tutte le disavventure dei controllori aggrediti da teppisti e temevamo che la traversata potesse risultare pericolosa, inoltre il prezzo del biglietto è un po’ salato ma forse perché il mezzo è poco usato -ci siamo detti- ed i costi di gestione saranno molti (ivi compresi i mancati introiti per i numerosi portoghesi ed i guasti causati dai vandali), però ci eravamo ripromessi di dare nostro contributo alla causa nazionale e così abbiamo tentato l'avventura. Finché si era in Emilia il servizio è stato inappuntabile i guai sono cominciati a Civitanova Marche. Eravamo sul trenino per Macerata ed a bordo la voce del capotreno all’altoparlante ci dava il benvenuto ed augurava buon viaggio da Trenitalia.
Cominciamo lentamente ad uscire dalla stazione ma dopo solo qualche centinaio di metri il convoglio comincia a rallentare. Chiedo “Come mai va così piano?” E la mia compagna risponde “Ma, forse sta uscendo dal centro abitato…”. Infine si ferma.
Quei pochi che eravamo cominciano a guardarsi preoccupati. Niente. Dopo un po’ un ferroviere trafelato comincia a fare avanti e indietro e dopo alcuni passaggi annuncia sconsolato che i motori non vanno più e che bisogna tornare in stazione. Ci siamo chiesti come mai le ferrovie non fanno una accurata manutenzione dei mezzi, beh, pazienza! Lentamente tornati in stazione ci fanno salire su un altro trenino che era lì fermo, forse per un altro malfunzionamento, poiché emetteva cigolii misteriosi ed un baccano del diavolo che sembrava di stare nella ciminiera di una fabbrica, e lì l'attesa si prolunga di un'altra ora, tanto da farci temere per la continuazione del viaggio.
Ma finalmente si riparte ed arriviamo a Macerata. Mai un arrivo fu così benvenuto... Poi da Macerata si trattava solo di fare gli ultimi chilometri in autobus verso Treia, ma a qual punto abbiamo chiesto un passaggio ad un'amica... Infine abbiamo capito come mai tanti viaggiatori preferiscono usare la loro macchina per spostarsi. Però non è un sistema che aiuta l'ecologia...
Paolo D'Arpini
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