domenica 20 dicembre 2015

Il dottor gatto, che ci aiuta a guarire...



Con il loro misterioso fascino, i gatti hanno sempre popolato i miti di tutto il mondo, perché, fin dall’antichità, si è ritenuto che possedessero poteri magici e qualità soprannaturali. Oggi è la scienza a dimostrare che non si tratta di leggende, ma che i gatti possono realmente migliorare la qualità della nostra vita e dell’ambiente in cui viviamo.

Nell’antico Egitto, il gatto era legato principalmente alla dea Bast (o Bastet) ed era simbolo della femminilità, della sensibilità e della magia; proteggeva, inoltre, i bambini, l’amore, la fertilità, la famiglia e la casa. In tutte le culture troviamo riferimento ai gatti e, ad esempio, in India la dea Shasti è una divinità felina simbolo di fertilità e maternità.

Gli scienziati hanno analizzato gli effetti terapeutici delle fusa scoprendo qualcosa che può davvero sorprendere chi non ha mai avuto gatti. Le fusa, vibrano tra i 25 e i 50 hertz, dando sollievo a chi soffre di reumatismi. Si tratta, infatti, della stessa frequenza usata in ortopedia. Per quanti soffrono di pressione alta, invece, può rivelarsi utile semplicemente accarezzare il proprio micio per veder diminuire il ritmo cardiaco. Ospitare un gatto, si è rivelato un valido rimedio contro lo stress, l’ansia e la depressione. Molto benefico anche per l’insonnia, perché la sua vicinanza costituisce uno dei più potenti sonniferi naturali.

Véronique Aiache nel libro La terapia delle fusa afferma: “Sapevamo che accarezzare un gatto fa abbassare la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco. Avevamo constatato anche che le fusa del gatto hanno un effetto calmante sul bambino che si muove nel ventre della madre. Studi più recenti rivelano che le fusa faciliterebbero inoltre la guarigione di disturbi osteoarticolari, muscolari, tendinei e respiratori”.

Ma il gatto avrebbe un ruolo ancora più sottile nel migliorare la nostra vita e proteggere la nostra casa. Sebbene non sia stato ancora dimostrato, nella cultura orientale dove sono comunemente accettati concetti di Prana, che descrivono l’energia sottile che penetra tutta la realtà, è risaputo che il gatto è fonte di energia positiva, assorbe le energie negative e le purifica armonizzando l’ambiente. Nella cultura orientale sono molto diffuse le statuine di “Maneki-neko” (il gatto portafortuna) oppure dei “bar dei gatti” giapponesi, veri e propri locali dove, oltre a prendersi un tè, si può accarezzare un gatto.

Loris Castagnoli, terapeuta e dedito da anni al lavoro con le energie sottili, spiega come i gatti ci proteggono e assistono: “Proprio come i cani, che sono i nostri guardiani nel mondo fisico e darebbero la loro vita per salvarci, i gatti sono i nostri protettori dell’energia spirituale e farebbero di tutto per proteggerci quando la nostra energia si abbassa. Quando siamo svegli, il gatto “ripulisce” la nostra casa dalle energie intruse. Quando dormiamo, filtra e trasforma quest’energia. Spesso il gatto cerca e guarda nel “nulla”… vede le cose che noi non vediamo. Spesso, il gatto che va in una casa che non conosce inizia a miagolare, non lo fa solo per attirare l’attenzione, è una sorta di avvertimento che sta dando: sente che la qualità di energia deve migliorare in quel posto.

I gatti di solito ci accompagnano e ci proteggono in questi viaggi astrali (durante il sonno il corpo astrale e fisico si staccano), oltre a prendersi cura di noi contro le energie spirituali indesiderate mentre dormiamo. Queste sono le ragioni per le  quali  a loro piace dormire con noi nel letto.

Il gatto è un trasformatore di energia che aiuta nella guarigione. Ci insegna ad amare. Non a sottometterci, ci insegna quell’amore gratuito che fa la differenza. Infatti tante persone hanno difficoltà a vivere con i gatti trovandoli  “animali interessati”. In primo luogo, si deve guadagnare la fiducia del gatto. Quindi bisogna imparare a rispettarla. Dopo di che mostrerà affetto quando si è realmente pronti. Dal punto di vista energetico, le persone che sono “allergiche” ai gatti sono persone che nella loro vita hanno difficoltà a lasciarsi andare all’amore e alla sensibilità e sensualità”

Secondo Caroline Connor, se ci sono molte persone nella famiglia e un solo gatto, questo può sovraccaricarsi ad assorbire tutte le negatività. In questi casi è bene avere più di un gatto per dividere il carico tra loro.

Forse allora varrebbe proprio la pena accogliere in casa un micio, magari salvandolo dai pericoli della strada. Chi ancora non ne ospita uno, forse adesso avrà parecchie buone ragioni per procurarselo e trattarlo molto BENE……!

Riccardo Lautizi 




(Fonte: La stella – Altervista

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