domenica 30 agosto 2020

Basta veleni! Serve una biodiversità bioregionale per salvare l'umanità e la vita sulla Terra

Bioregionalismo Treia •: Biodiversità vegetale e qualità "psichiche" delle  piante bioregionali…
Nel mondo ancora c’è  chi crede, nel suo delirio di onnipotenza, di essere il padrone del tempo e nessun pensiero lo distoglie dal voler accumulare denaro e con questo impossessarsi del potere di vita e di morte delle persone.
 Ad esempio ancora oggi c’è chi sostiene che le monoculture agricole industriali e gli allevamenti intensivi non siano dannosi  all’uomo ed alla natura.
Infatti le istituzioni fanno poco o nulla per la riconversione delle produzioni alimentari   in ecosostenibili o biologiche e soprattutto  al ritorno ad una agricoltura bioregionale  che garantisca la biodiversità.
Similmente ad Attila, che si vantava dicendo che al suo passaggio non sarebbe rimasto nel terreno nemmeno un filo d’erba,  si lascia che i nuovi distruttori  irrorino i campi con concimi chimici, pesticidi e diserbanti che eliminino tutta l’erba.
Terra Bruciata - Artisti Associati
Nessuno si pone il problema della possibile desertificazione dei terreni, figurarsi se viene preso in considerazione il fatto che l’uso dei pesticidi e dei concimi di sintesi potrebbe procurare danni  irreversibili e forse anche la morte,  in primo luogo degli stessi agricoltori e conseguentemente dei consumatori dei loro prodotti.  Il dio danaro attira di più e fa passare in secondo ordine la salute. O forse si tratta di ignoranza delle conseguenze di un simile sconsiderato agire? 
Così constatiamo i  perniciosi danni alla salute e all’ambiente, alle acque di superficie e di falda, all'aria,  e con l'avanzare  delle  monocolture industriali  non crescerà più erba né fiori selvatici, come piaceva ad Attila.
Le curiosità di "Attila flagello di Dio" - Cinepanettoni.it
Ciò a cui si assiste in questo periodo nel silenzio della stampa e delle istituzioni è di una drammaticità unica.
La gente non fa più danze per la pioggia come nei tempi antichi. Sicuramente però molti hanno pregato perché dal cielo, squarciando le nubi, scendesse la pioggia a mitigare il sollevarsi delle polveri tossiche. I veleni non saranno più nell'aria ma precipiteranno sulla terra ed andranno ad inquinare le acque sotterranee. Dalla padella alla brace... 
Possibile che non ci resti altro che pregare e piangere per l’umanità futura?
AICS Ambiente e Rete Bioregionale Italiana
I principi dell'Ecologia Profonda e l'adesione al movimento del  Bioregionalismo - LtEconomyBlog
 Info: viterbo@aics.it - bioregionalismo.treia@gmail.com  

Nessun commento:

Posta un commento