mercoledì 10 agosto 2011

Ecologia sociale: "La condizione solitaria delle donne e degli anziani in questa società..."


Bosco di castagne secolari, in solitudine (Foto di Gustavo Piccinini)


Cari Saul/Paolo, Caterina e amici…

oggi vi voglio parlare di solitudine, perché credo che questa sia una delle  condizioni più vissute in questa nostra attuale società cosiddetta del  “benessere”.


Ci sono due categorie che ne soffrono più di ogni altra: le donne single e gli  anziani.


Prendiamo la prima. Vi siete accorti che non esistono più occasioni di  incontro? Una volta uscite fuori dalla scuola, le donne che non hanno la  fortuna di trovare un lavoro, si ritrovano da sole in casa dei genitori per  moltissimi anni (a volte anche per tutta la vita), perché diventa  difficilissimo trovare qualcuno con cui condividere la propria esistenza…


Del resto, quali sono le occasioni per conoscere nuovi amici?... la rete di  internet? …mh.. non mi fido… si leggono sempre più spesso esempi veramente  inquietanti di persone conosciute in rete che poi si sono rivelate pericolose…. no.. quella della rete secondo me non è una soluzione!

Una volta, mi ricordo che si facevano delle feste in casa, dove si invitavano  amici e amiche, si preparavano dei panini o dei dolci tutto fatto in casa e si  ascoltava della musica insieme. Si parlava o si suonava la chitarra, e qualche  volta si cantava in coro….il divertimento era veramente assicurato!... Oggi  tutto questo non esiste quasi più ed è un vero peccato!

Le amicizie poi sono sempre più rare… non esiste più nessuno che ti invita a casa sua per un pranzo (mi riferisco a qualcuno che cucina qualcosa di buono  per te impiegando magari qualche ora) o per passare insieme un pomeriggio a  guardare un bel film. Tutti vanno di corsa e nessuno ha più tempo per nessun  altro…. Ma se analizziamo la nostra vita, il nostro tempo molto spesso è  sprecato,  ve ne siete accorti? Ci sono tante cose che potrebbero impreziosire  la nostra vita, ma che vengono sempre rinviate ad un altro momento ad un  “dopo” che non arriva MAI! Se noi analizzassimo le cose che facciamo durante  la giornata, fateci caso, quanto tempo è dedicato a noi stessi?... Alle cose  che amiamo?... (e ce ne sono tante, vi assicuro, per ciascuno di noi…).

Conosco moltissime donne sole, di tutte le età, donne intelligenti, brillanti,  artiste, donne che amano la vita ma che non possono condividerla con nessuno,  perché è difficilissimo incontrare qualcuno in modo spontaneo e ciò perché  abbiamo costruito una società veramente priva di spazio per la condivisione e naturalmente tutto questo, a maggior ragione, vale anche per gli anziani!


Qualcuno di voi sa per caso quanti anziani trascorreranno il ferragosto da  soli in casa in una città caldissima, ad esempio come Roma? (…ma le città  caldissime in Italia sono veramente tante) Nessuno, vi assicuro andrà a  trovarli, meno che mai i figli o i nipoti, i quali si trovano comodamente al  mare o in montagna a villeggiare ce ne sono troppi di casi come questi e vi sembra una bella società quella in cui è certificata la presenza di milioni di  persone anziane, immobili di fronte alla televisione, come fantasmi inermi, che  vivono soltanto in attesa della loro fine?

Al contrario di quanto si pensi, la loro compagnia è preziosa… Essi sono la  memoria storica della nostra società, le loro vite sono state una traccia  importante della nostra storia, ed i loro racconti possono aiutare tutti noi a  capire meglio chi siamo e in che direzione andiamo. Probabilmente se ci  conoscessimo meglio, potremmo sperare di offrire ai nostri posteri una società  migliore a nostra misura e non a misura di sigle astratte dietro le quali non troveremo mai nessun cuore che batte…

Se dunque non c’è spazio per le donne e non c’è spazio per gli anziani… allora  mi chiedo, per chi c’è spazio in questo mondo?


Lidia

Nessun commento:

Posta un commento