martedì 4 dicembre 2012
La canapa può anche aiutare a combattere i tumori ed altri mali cattivi
Esistono due tipi principali di farmaci cannabinoidi: il Sativex GW, uno spray orale derivato dalla pianta, ed alcuni farmaci (Bedrocan B.V.) che sono vere e proprie infiorescenze essiccate, prodotte dal Ministero della Salute olandese.
La "prescrizione" va ottenuta dal medico curante "di famiglia" (Mmg) o dallo specialista ospedaliero della propria ASL (in realtà è una "richiesta di importazione di medicinale in commercio all'estero", ai sensi dell’art. 2 del D.M. 11-2-97) di uno dei farmaci a base di cannabinoidi, in quantità necessaria al massimo per 3 mesi di cura, sul modulo appositamente predisposto dal Ministero della Salute. Il paziente è tenuto a fornire al medico il consenso informato scritto.
Nel caso la richiesta sia firmata dal Mmg, consegnare il modulo alla Farmacia Territoriale della ASL di riferimento, che, a sua volta, richiederà l'autorizzazione all'importazione del medicinale al Ministero della Salute. Ottenuta l'autorizzazione del Ministero (dopo più o meno una settimana), la ASL stessa procederà all’ordine (questa parte NON compete al medico!).
SE E’ STATO PRESCRITTO SATIVEX sarà interessata la IDISPHARMA (http://www.idispharma.com) tramite invio di e-mail, ora anche in lingua italiana perché ci sono due dottoresse che sono italiane (Giulia Canova Order Processor / Administrator (Italy/Spain), Global Sales Department – IDIS: Tel : +44 (0)1932 824123, internationalsales@idispharma.com), alla quale si chiederà l’ulteriore procedura, in genere richiedono l’invio via mail del modulo Physician Consent Order Form ORIGINAL. Questo modulo, tramite la ditta IDIS andrà alla GW- Pharmaceuticals, ditta produttrice del farmaco.
Richiesta da parte della farmacia del nullaosta
I tempi ministeriali sono in genere pari a 2-3 settimane
Invio da parte della farmacia della richiesta alla IDIS
Il ministero inglese, anche qui 2-3 settimane. Purtroppo qui i tempi si possono allungare molto perché l’intermediario è la IDIS, dove ci possono essere problemi burocratici.
Programmazione della spedizione, molto variabile a causa dei tempi IDIS. In genere passano circa 40 giorni
Quando il farmaco arriva, la farmacia avviserà il medico o il paziente. Complessivamente il tempo per ottenere il farmaco varia da 20 giorni a 2 mesi circa ed anche più, se per quella Farmacia è la prima volta e non sono pratici.
La maggior parte delle Farmacie Territoriali delle ASL, ma non tutte, chiedono al paziente di pagare il costo di farmaco e procedure di importazione (dai 600 ai 2000 euro anticipati per tre mesi di terapia). Per quanto riguarda l'onere della spesa di acquisto del farmaco l'articolo 5 del Decreto Ministeriale 11 febbraio 1997 sopra citato dice: "L'onere della spesa per l'acquisto dei medicinali di cui all'art.1 non deve essere imputato ai fondi attribuiti dallo Stato alle regioni e provincie autonome per l'assistenza farmaceutica, tranne il caso in cui l'acquisto medesimo venga richiesto da una struttura ospedaliera per l'impiego in ambito ospedaliero. In quest'ultimo caso, fatti salvi i vincoli di bilancio e quelli eventualmente posti dalla normativa regionale, l'Azienda Ospedaliera potrà far gravare la relativa spesa nel proprio bilancio al pari dei farmaci in commercio in Italia e degli altri beni necessari per lo svolgimento delle prestazioni di assistenza sanitaria".
Se è lo specialista a compilare la richiesta, in teoria basterebbe che lo stesso la consegni alla Farmacia dell'Ospedale e si dovrebbe ottenere il farmaco gratis tramite il day-hospital, come prevede la legge. Le Farmacie non hanno la facoltà di entrare nel merito della richiesta del medico per il proprio paziente -tanto meno respingerla- e come le F.T. sono tenute solo ad inoltrare al Ministero la richiesta per l’autorizzazione.
Stefano Balbo
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Cannabinoidi e gliomi.
Velasco G , Carracedo A , C Blázquez , Lorente M , T Aguado , Haro A , C Sánchez , Galve-Roperh I , M Guzmán .
Fonte: Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare I, Facoltà di Biologia, Università Complutense, 28040 Madrid, Spagna.
Astratto
I cannabinoidi, i componenti attivi della Cannabis sativa L., agiscono nel corpo mimando sostanze endogene - gli endocannabinoidi - che attivano specifici recettori della superficie cellulare.
I cannabinoidi esercitano effetti diversi palliativi nei pazienti con tumore. Inoltre, i cannabinoidi inibiscono la crescita di diversi tipi di cellule tumorali, incluse le cellule di glioma, in animali da laboratorio. Lo fanno modulando i percorsi principali di segnalazione cellulare, la maggior parte del reticolo endoplasmatico risposta allo stress, inducendo così le azioni antitumorali come la
morte apoptotica delle cellule tumorali e l'inibizione dell'angiogenesi tumorale.
Di interesse, i cannabinoidi sembrano essere selettivi composti antitumorali, come uccidere le cellule di glioma, ma non le loro controparti non trasformate astrogliali. Sulla base di questi risultati preclinici, uno studio clinico pilota di Delta -tetraidrocannabinolo (THC) in pazienti con recidiva di glioblastoma multiforme è stato recentemente eseguito. Il buon profilo di sicurezza di THC, insieme al suo eventuale crescita inibendo l'azione sulle cellule tumorali, giustifica la creazione di futuri studi volti a valutare la potenziale attività antitumorale dei cannabinoidi.
(tradotto con google....)
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