domenica 30 dicembre 2012

Modena, 3 febbraio 2013 - “Conoscenza di sé attraverso gli Archetipi e gli Elementi della tradizione cinese”


Dipinto di Franco Farina

La giostra della vita

Nei giorni attorno al solstizio invernale (22 e 23 dicembre 2012) abbiamo trascorso a Modena due belle giornate in compagnia dell'I Ching. Paolo si è presentato con il suo quadernone ricco di esagrammi, simboli che "prendono" vita grazie alle sue parole... Il libro dei mutamenti è un pozzo sapienziale dal quale è possibile trarre significati profondi diversi a seconda di ognuno.  
 
E mentre la mente tenta, con le associazioni alle quali è allenata, di creare idee, ti rendi conto che devi lasciare andare immediatamente quelle stesse idee per accedere ad un sistema analogico intuitivo perché "la descrizione non può essere la realtà"...

Il sistema dell'I Ching  è uno strumento per conoscere se stessi, cominciando dagli aspetti personali,  ma dobbiamo essere consapevoli che la vera auto-conoscenza non ha bisogno di mezzi: nel momento che descrivo l'io, non-sono-Io... Il processo infine deve passare dal "conoscere l'Io", "all'Essere Io", attraverso la discriminazione (scelta intuitiva) e il distacco (essere testimoni).

Qualsiasi cosa sia osservabile e conoscibile, dal senso dell'io al mondo degli oggetti, lo è attraverso il movimento del positivo/negativo (Yin e Yang) e della manifestazione dei cinque elementi che da tale movimento prendono forma.    

Gli Elementi: Acqua, Legno, Fuoco, Metallo, Terra  rappresentano forme energetiche:

La Terra vince l'Acqua
L'Acqua vince il Fuoco
Il Fuoco vince il Metallo
Il Metallo vince il Legno
Il Legno vince la Terra

 E conseguenzialmente:

Dalla Terra nasce il Metallo
Dal Metallo nasce l'Acqua
Dall'Acqua nasce il Legno
Dal Legno nasce il Fuoco
Dal Fuoco nasce la Terra

e il ciclo si conclude o, meglio, ricomincia per percorrere una nuova spirale nell'eternità. Il continuo  movimento è il modo espressivo dell'Unità. l'Uno è incomprensibile alla mente, perché è la nostra vera natura e non è sperimentabile nella dualità. Possiamo mentalmente  vagamente intuire l'Unità, tuttavia non possiamo  comprendere l'Uno, possiamo solo esserlo al di là di ogni cencettualizzazione. 
 
Nella mente creiamo l’immagine dell’oggetto che osserviamo stabilendo nel frattempo una separazione tra soggetto e oggetto e ci rendiamo conto di “essere separati”. Da questa distinzione, o proiezione,  deriva la nostra identità personale ed il senso del mondo "empirico". Il mondo appare nella dicotomia di noumeno ("soggetto percepiente") e  fenomeno ("l'oggetto percepito"). Il  noumeno è la capacità auto-identificativa della coscienza di rappresentare se stessa in quanto "io", il conoscitore. Il fenomeno è la proiezione speculare, a cui esso fa riferimento, che viene riconosciuta come oggetto percepito, nel mondo dei nomi e delle forme.   Insieme creano lo spazio-tempo e la "realtà"  in cui siamo immersi.

Con questo breve scritto ho cercato di descrivere alcuni concetti che più mi hanno risuonato anche i giorni successivi gli incontri.
 
Sono lieta di annunciare che Paolo D'Arpini verrà il giorno 3/02/2013 per una giornata di studio dal titolo “Conoscenza di sé attraverso gli Archetipi e gli Elementi della tradizione cinese” c/o la Sede dell’Associazione culturale “senzanome” in via Vignolese, 1070 – Modena dalle ore 10 alle ore 14

Rif. 338.6333218  - Manuela Mattioli


Incontro conviviale ad Albareto

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