Il Polo Nord ormai è diventato navigabile per 4 mesi l'anno. Tra giugno e settembre dello scorso anno decide di navi mercantili l'anno già attraversato. Questo che si sta verificando al Polo Nord è un evento di portata epocale di gran lungo più drammatico di altri fenomeni come gli uragani ed i terremoti.
Il fatto dovrebbe far riflettere seriamente tutti i governi del pianeta. In Italia, a differenza delle altre nazioni che ne hanno dato il giusto risalto in prima pagina, la questione sembra essere di secondaria importanza.
Invece questa realtà sta a dimostrare che sono in atto sconvolgimenti climatici estremi di cui dovremmo seriamente cominciare a preoccuparci.
Tra l'altro preoccupa la decisione del governo del Nicaragua di avviare l'apertura di un secondo canale interoceanico tra il Pacifico e l'Atlantico.
Un'avventura assurda e inutile, un danno all'ambiente naturale inimmaginabile perché si distruggerebbe la vita del secondo lago d'acqua dolce più esteso dell'America Latina dopo il Titicaca e del grande fiume San Juan, nonché verrebbe rasa al suolo tutta la foresta pluviale posta tra la Costa Rica e il Nicaragua. Per tale operazione ci vorrebbero forse 20 o più anni. Questo nuovo canale interoceanico, per motivi geologici, economici e ingegneristici, non potrà mai essere portato a termine.
Nel frattempo però si saranno distrutti per sempre patrimoni naturalistici unici al mondo. Tra non molto sarà normale navigare liberamente sul Mare Artico per 7 o 8 mesi l'anno, in più i lavori per il raddoppio del Canale di Panama termineranno verso la fine del 2014, tutto ciò rende inutile l'apertura di un altro canale interoceanico.
Accademia Kronos si è fatta promotrice d'organizzare un incontro tra gli ambasciatori della Costa Rica e del Nicaragua al fine di trovare un accordo tra i due governi e abbandonare così definitivamente l'idea di un altro "canale di Panama" .
Stralcio di un comunicato stampa di Accademia Kronos
Nessun commento:
Posta un commento