Treia, fine marzo 2014 - Paolo D'Arpini vicino al focherello
...sembra che
l'inverno sia tornato alla grande. Da diversi giorni qui a Treia
piove e tira vento. Non mi basta indossare tre maglioni a cipolla e
quel po' di calduccio del caminetto acceso, la sera debbo anche
accendere i termosifoni e magari pure la stufetta elettrica... eh,
già si vede che con l'età son diventato più freddoloso. L'altro
giorno ho trovato due piccioni che stavano facendo il nido nel
davanzale di una camera che aveva le persiane a mezz'asta. Li ho
scacciati però mi son sentito un po' in colpa... con 'sto freddo
poverini avevano trovato un bel riparo... ma come si fa? Beh, almeno
campano bene nell'orto dove hanno qualche riparo sotto il poggiolo e
rubacchiano il mangime che getto alla gallina. Ah, immagino che
sappiate che una gallina, Coccò, la più grande ed affettuosa, è
sparita dalla circolazione. Forse essendo avventurosa si è
allontanata troppo dall'orto e qualcuno l'ha acchiappata. Ieri le
persiane di varie finestre sbatacchiavano per il forte vento e per
la pioggia battente ed ho dovuto chiuderle e le mie passeggiate si
sono limitate alla piazza... quindi non ho visto i danni causati dal
maltempo alle mura. Ho letto sul Resto del Carlino che il “27
marzo 2014 un tratto di cinta muraria è crollato a Treia, la cosa è
avvenuta nel primo pomeriggio, a causa della pioggia che cade
incessante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. In quel
momento, nel tratto venuto giù, almeno una decina di metri, non
passava nessuno. Ma le pietre hanno colpito un'auto che era
parcheggiata proprio in quel punto”. Un treiese su FB, ha scritto:
“...succede anche a Treia! Purtroppo, era stata richiusa una
fessura nel muro poco tempo fa ma sarebbe stato opportuno controllare
perché si era creata! E ora chi paga i danni ?”.
Di seguito alcune immagini scattate da Loredana Lausdei di Treia
Anche sul fronte
cultural-politico le cose non vanno molto bene.. ma questo ve lo
racconterò un'altra volta, intanto vi racconto qualcosa sulle cause della malattia e sul come prevenirla.
La sera di giovedì 27 marzo 2014 sono stato ad un incontro
esplicativo con il dirigente responsabile della Sanità alla
Regione Marche, organizzato a Treia da Franco Capponi nella sala
Trea. Si è molto parlato di malattie e funzionamento degli ospedali,
ritardi nelle liste d'attesa, servizi di diagnostica, visite
specialistiche, cure terminali, lunghe degenze, etc. Siccome il
discorso lo trovavo alquanto noioso stavo quasi pensando di andarmene
a metà conferenza. Ho tenuto duro ed alla fine sono pure
intervenuto, prendendo lo spunto da un veloce riferimento fatto ad un certo punto da
Franco Capponi sulla “prevenzione”.
Franco Capponi in una foto di Marche TV
Ne ho approfittato subito, mi sono alzato in piedi e
sono andato al microfono. Ho esordito dicendo che avevo dubbi sul
valore di quell'incontro poiché ritengo che si dia troppa importanza
al tema medico sanitario curativo e si tiene poco in conto la
prevenzione. Soprattutto quella basata su un diverso stile di vita,
diversa alimentazione, ricerca di armonia et similia. Ho fatto un
breve riferimento alle indagini dell'OMS sulle cause delle malattie
legate all'inquinamento ed allo stress della veloce e parossistica
vita moderna. Rintanati in tubi di cemento, in macchine sempre di
corsa, in strade puzzolenti, in fast food fetidi che servono cibi
avvelenati. E se non sono quelli del fast food i nostri cibi sono
quelli del supermercato, precotti o inscatolati, di provenienza
ambigua, da cuocere di corsa nei fornetti a microonde. Nessuna
meraviglia quindi che la gente si ammali e poi abbia bisogno di cure
sistematiche infinite e diventi dipendente da un sistema sanitario
fagocitante e dispendiosissimo per il bilancio dello stato. La prima
e vera cura è quella che impedisce l'insorgere della malattia,
basata sull'alimentazione e sull'abbandono di una vita
autolesionista. Ovviamente ho portato il mio esempio personale di
vegetariano bioregionalista che non ricorre a cure ospedaliere o
simili, limitandomi a farmi cavare qualche dente (quando necessario)
e ad usare qualche cremina dermatologica o poco più. Insomma ho
rivolto pubblicamente un invito a farci noi stessi curatori della
nostra salute a cominciare dall'attenzione su quel che ingeriamo e
sul come ci muoviamo... Le reazioni sono state diverse, qualcuno si è
risentito qualcun altro alla fine dell'incontro ha voluta darmi la
mano.....
Ho trovato significativo l'articolo ricevuto ieri da
Franco Libero Manco sullo stesso tema, in cui ad un certo punto si afferma: “ Ci si ammala a causa di cattivi stili di vita: droghe,
fumo di sigaretta, alimenti voluttuari, mancanza di esercizio fisico.
Ci si ammala per mancanza di serenità interiore: stress, ansia,
depressione, gelosia, rancore, frustrazioni, preoccupazioni,
pessimismo. Ci si ammala a causa di mancanza di ideali positivi....”.
Tranquilli, io sto benone!
Paolo D'Arpini
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Del tema alimentare bioregionale se ne parlerà durante la Tavola Rotonda che si tiene al Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia, nell'ambito della Festa dei Precursori, il 25 aprile 2014:
Programma
- 25 aprile 2014, Vicolo Sacchette 15/a – Treia (MC):
Ore
15.30 – Tavola Rotonda “Economia alternativa, agricoltura e
società solidale”. Saluti istituzionali della Proloco e del
Comune. Introduzione di Paolo D'Arpini. Relatori: Alberto Meriggi
dell’Università di Macerata, Loris Asoli della Comunità REES
Marche, Michele Meomartino di Olis, Antonio D’Andrea di Vivere con
Cura, Benito Castorina dell’Università di Cassino. Moderatrice:
Caterina Regazzi.
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