Questa che segue è una corrispondenza esplicativa sul bioregionalismo e sulla condizione attuale della Rete Bioregionale Italiana.
Mi scrive un amico dicendomi: "...ero abbonato a suo tempo a Lato Selvatico, una rivista interessante con dei contenuti discreti. Spero che Moretti se ne sia andato non per motivi di idee, perché già non immagino sia stato un folto gruppo, se poi perde i pezzi… Avevo già “assistito” alla presa di distanze con Eduardo Zarelli
Sai dirmi se esiste ancora una ripartizione geografica delle Bioregioni riconosciute da questa Rete all’interno della penisola italiana?"
Paolo, puoi dirmi qualcosa in proposito in modo che possa rispondere al mio amico?
Grazie, ciao Claudio
……..
Mia risposta:
Caro Claudio, si vede che il tuo amico ci conosce da tempo.. Infatti ricordo ancora la diatriba fra Moretti, Panzarasa e Zarelli…. Moretti rappresentava l’ala americanista della Rete mentre Zarelli era più legato al clima europeo (dirigeva la rivista Frontiere, la ricordi?). All’inizio quando si fondò la Rete nel 1996, ad Acquapendente, fu essenzialmente su proposta di Edoardo Zarelli che si fece l’incontro fondativo.. ma.. insomma è una storia talmente lunga che te la posso raccontare solo a mezzo alcuni documenti raccolti:
Ce ne sarebbe ancora parecchio di materiale da visionare… il fatto è che neanche conviene farlo. Basti sapere che dal 2010 Giuseppe Moretti non fa più parte della Rete Bioregionale Italiana, avendo fondato un suo movimento… E comunque la Rete è in piena salute, tanto che dopo la rifondazione di San Severino Marche (avvenuta il 30 e 31 ottobre 2010), gli aderenti ed i partecipanti sono aumentati…
Da allora ogni anno ci siamo riuniti in occasione del Solstizio Estivo, e gli incontri si chiamano "collettivi ecologisti", con la partecipazione di varie anime bioregionaliste ed ecologiste. Il prossimo incontro è previsto il 20 e 21 giugno 2015 a Montecorone di Zocca
I temi sono quelli che rientrano nel Manifesto Fondativo (carta degli intenti del 1996) più le necessarie aggiunte visto l’ampliamento degli interessi per l’ecologia profonda e la spiritualità naturale.
Ciao, Paolo D'Arpini
P.S. Ah, dimenticavo, la ripartizione in ambiti geografici esiste nel libro edito dalla Rete con Aam Terra Nuova: “La Terra Racconta”
Esiste anche un testo antologico su bioregionalismo, ecologia profonda e spiritualità laica da me redatto, si chiama Riciclaggio della Memoria (edizioni Tracce di Pescara)
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