Il villaggio globale, inteso come scambio intenso e continuo di merci e prodotti agroalimentari provenienti da ogni angolo del pianeta, ci ha “regalato” la zanzara tigre originaria del Sud est asiatico, la Leishmaniosi e la blue tongue africana per i nostri animali e per la nostra agricoltura sono arrivati parassiti letali tra cui: la Popillia Japonica, la Drosophila suzukii, la Dryocosmus kuriphilus, la Xylella, la Leptoglossus occidentalis Heidemann e il Cinipide, vespa killer cinese letale per i nostri castagneti. Ora è arrivato un altro flagello: la cimice marmorata asiatica, che da qualche giorno sta invadendo campagne e abitazioni del Nord Italia in particolare: Piemonte, Lombardia e tutto il Triveneto.
Questo insetto sta devastando intere coltivazioni di pere, mele, uva, kiwi, soia e mais. (*)
Certamente l’arrivo (con pochi controlli sanitari) di prodotti agroalimentari provenienti soprattutto dall’Asia, ha permesso l’invasione in Europa di questi parassiti alieni, tuttavia lo sviluppo esponenziale di queste popolazioni di alieni è stato possibile anche e soprattutto a particolari condizioni climatiche favorevoli.
Nel passato, parliamo di 40/30 anni fa, dalle navi che portavano prodotti agricoli dal lontano oriente arrivavano anche insetti pericolosi per la nostra salute e per la nostra agricoltura, ma gli inverni rigidi finivano per sterminarli tutti. Da circa 20 anni ad oggi invece gli inverni rigidi sono rimasti un ricordo, prevalgono invece inverni tiepidi e autunni caldi e umidi. Un cocktail climatico ottimo per batteri, funghi e insetti originari di foreste e campagne calde e umide tropicali.
Quando si parla di riscaldamento lento e graduale del pianeta e dei conseguenti cambiamenti climatici, la gran parte delle persone pensa che in futuro avremo più caldo e che ci saranno più temporali violenti ed estate siccitose, ma tutto sommato ciò non ci impedirà di continuare a vivere “tranquilli”. Purtroppo non è così semplice e scontato: la realtà è più drammatica di quanto si possa pensare. In questo inesorabile cammino verso i 2 gradi centigradi di calore terrestre previsti per il prossimo futuro, si accavalleranno fenomeni negativi su fenomeni negativi, dai danni all’ambiente naturale e alla agricoltura in genere, dovremo vedercela con malattie nuove e crisi economiche devastanti e, in alcuni angoli del pianeta, con l’esplosione di nuove guerre per accaparrarsi le ultime riserve d’acqua.
Ecco perché il prossimo incontro mondiale a novembre sul clima a Marrakech, dovrebbe mettere in atto quanto è stato stabilito un anno fa a Parigi. Tentennamenti, bizantinismi vari e rinvii nel prendere serie decisioni sul problema della mitigazione climatica potrebbero decretare un disastro senza precedenti per tutta l’umanità.
Filippo Mariani - Accademia Kronos
(*) E’ stata la Coldiretti la prima associazione di categoria a lanciare l’allarme sulla cimice marmorata asiatica. Per la Coldiretti questo è un insetto particolarmente pericoloso per l’agricoltura perché prolifica depositando uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari a volta. A favorirne la diffusione - sottolinea Coldiretti - è stato un autunno particolarmente caldo, con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali. Un problema che rende molto difficile la lotta all’insetto che da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna come adulto in edifici o in cassette e anfratti riparati per poi raggiungere in primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova. La lotta per ora - osserva Coldiretti - può dunque avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti insetti a protezione delle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari.
Questo insetto sta devastando intere coltivazioni di pere, mele, uva, kiwi, soia e mais. (*)
Certamente l’arrivo (con pochi controlli sanitari) di prodotti agroalimentari provenienti soprattutto dall’Asia, ha permesso l’invasione in Europa di questi parassiti alieni, tuttavia lo sviluppo esponenziale di queste popolazioni di alieni è stato possibile anche e soprattutto a particolari condizioni climatiche favorevoli.
Nel passato, parliamo di 40/30 anni fa, dalle navi che portavano prodotti agricoli dal lontano oriente arrivavano anche insetti pericolosi per la nostra salute e per la nostra agricoltura, ma gli inverni rigidi finivano per sterminarli tutti. Da circa 20 anni ad oggi invece gli inverni rigidi sono rimasti un ricordo, prevalgono invece inverni tiepidi e autunni caldi e umidi. Un cocktail climatico ottimo per batteri, funghi e insetti originari di foreste e campagne calde e umide tropicali.
Quando si parla di riscaldamento lento e graduale del pianeta e dei conseguenti cambiamenti climatici, la gran parte delle persone pensa che in futuro avremo più caldo e che ci saranno più temporali violenti ed estate siccitose, ma tutto sommato ciò non ci impedirà di continuare a vivere “tranquilli”. Purtroppo non è così semplice e scontato: la realtà è più drammatica di quanto si possa pensare. In questo inesorabile cammino verso i 2 gradi centigradi di calore terrestre previsti per il prossimo futuro, si accavalleranno fenomeni negativi su fenomeni negativi, dai danni all’ambiente naturale e alla agricoltura in genere, dovremo vedercela con malattie nuove e crisi economiche devastanti e, in alcuni angoli del pianeta, con l’esplosione di nuove guerre per accaparrarsi le ultime riserve d’acqua.
Ecco perché il prossimo incontro mondiale a novembre sul clima a Marrakech, dovrebbe mettere in atto quanto è stato stabilito un anno fa a Parigi. Tentennamenti, bizantinismi vari e rinvii nel prendere serie decisioni sul problema della mitigazione climatica potrebbero decretare un disastro senza precedenti per tutta l’umanità.
Filippo Mariani - Accademia Kronos
(*) E’ stata la Coldiretti la prima associazione di categoria a lanciare l’allarme sulla cimice marmorata asiatica. Per la Coldiretti questo è un insetto particolarmente pericoloso per l’agricoltura perché prolifica depositando uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari a volta. A favorirne la diffusione - sottolinea Coldiretti - è stato un autunno particolarmente caldo, con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali. Un problema che rende molto difficile la lotta all’insetto che da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna come adulto in edifici o in cassette e anfratti riparati per poi raggiungere in primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova. La lotta per ora - osserva Coldiretti - può dunque avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti insetti a protezione delle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari.
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