In un libro di James Hillman, Puer aeternus, tra le numerose citazioni di Carl Gustav Jung, ve n’è una molto interessante che può offrire spunti di riflessione e che conferma quanto possiamo imparare dal mondo animale; implica quanto la Natura sia straordinaria e vada difesa, vissuta da tutti noi. Non aggiungerò altro, la parola ai testi.
"Zarathustra è un archetipo e dunque possiede la qualità divina, la quale poggia sempre sull’animale. Per questo gli dèi sono simboleggiati da animali; perfino lo Spirito Santo è un uccello, tutti gli dèi dell’antichità come quelli dei popoli primitivi sono contemporaneamente animali.
In realtà il Vecchio Saggio è una grossa scimmia, il che spiega lo strano fascino che esercita. Come tutti gli animali e le piante, la scimmia possiede istintivamente la saggezza della natura, ma la saggezza è rappresentata da una creatura che non è cosciente di sé, e quindi non può propriamente dirsi saggezza.
Per esempio, la lucciola rappresenta il segreto di produrre luce senza calore; l’uomo non è in grado di produrre il 98 per cento di luce senza dispendio di calore, mentre la lucciola sì, conosce il segreto. Se si potesse trasformare la lucciola in una creatura consapevole del fatto di possedere un segreto simile, ecco che avremmo un uomo di intelligenza e sapienza molto superiori alle nostre; sarebbe probabilmente un grande scienziato o un grande inventore, capace di trasformare tutta la nostra tecnologia.
Sicché il Vecchio Saggio, nel nostro caso Zarathustra, è la coscienza della saggezza della scimmia; è la saggezza della natura, che è poi la natura stessa, e se la natura avesse coscienza di sé, sarebbe un essere superiore di sapienza e intelligenza eccezionali".
Ad oggi, viste le azioni umane, le decisioni dei politici, è possibile ipotizzare che la Natura possiede realmente una sapienza e un’intelligenza che la rendono un essere superiore e chi lo ha capito lotta anche per lei.
Nicolò Raimondi
(Fonte: La Rivista della Natura)
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