....ho avuto la fortuna di partecipare alla Festa dei Precursori 2017 e Caterina e Paolo mi hanno chiesto di scrivere un resoconto, così sul treno lungo il ritorno ho deciso semplicemente di ritrascrivere gli appunti che ho preso sul quaderno e anche sul vecchio cellulare nokia, sottoforma di sms. In questi giorni ho conosciuto una simpatica ragazza dai lunghi capelli rossi ricci e luminosi occhi azzurri, vive nei paraggi di Treia con la sua splendida figlioletta Ambra (nella foto a sinistra).
Parlando del più e del meno come si fa quando ci si incontra e ancora ci si conosce mi ha detto che vive in una contrada che si chiama carreggiata, in particolare in una piccola casa di campagna appena fuori dell abitato così mi è subito venuto in mente:
[Fuori Carreggiata]
isola di erba di sole e di beatitudine,
nell aria suoni di uccelli galli insetti,
un aereo che passa un cane che abbaia
sto percorrendo in treno la verdissima marca centrale…
…nel ddocazzistan e fra un saro’ nella capitale boh!
son scesa appena dalla montagna della sila e anke…
wao x domani vedrò bella posta!
io sto facendo una frittata
con le mele e la cipolla,
beata me, beato te!
tutti i portali stanno riprendendo a funzionare,
segno che stiamo facendo un buon lavoro.
siamo più vicini di quanto pensiamo!
in questi giorni sono stato a treia
bellissimo paese della marca centrale
alla festa dei precursori
ascolta su you tube la canzone di nada
senza un perche’
[live and poetry session]
fuoricarreggiata®emix
ho poco tempo per la fretta
ho altro a cui pensare
la mia Zappa ha un tempo lungo
il mio ritmo e’ lento
ti avvolge in una nuvola di fiori
tieni aperto il cuore
coltiva empatia
linea precisa e netta
basta spostarsi di poco
dal fiume e dalla sua corrente
miracolo di una nuova vita
sii
quel che sei
se non sei
quel che sei
sei + sei + sei
diciotto
sii quel che sei
in ogni momento
come polvere al vento
musica dell amore
scolpita dal cuore
mancano solo
i tamburi e le trombe
mi sento come allora
attraversando l’africa
nel giardino di casa
il dolce far niente
(luce di gocce da alcune poesie di felice, paolo, stefano, antonello e uphala)
[fuori carreggiata utopia come tensione evolutiva]
il labirinto, architettura di questo nostro perderci
tra passato e futuro e la danza delle parole che ne simboleggia
l’attraversamento, costituisce la nostra bussola. la danza delle parole
e’ lo strumento di un viaggio verso un presente che diventa altro,
fuggiamo da un tempo ormai consumato, troviamo rifugio nello spazio
di un tempo non lineare dove il passato può permetterci di scoprire il futuro
e il futuro di dar forma al passato. presente di chiunque si mette in viaggio
per comprendere se stesso, eterno errare nel labirinto del mondo per sbrogliare
il passato e tessere il futuro cercando di dare un senso alla propria esistenza
[promemoria]
chi guarda sempre il nulla
sarà poi a sua volta
dal nulla stesso guardato
possiamo cambiare la direzione delle vele
quando non riusciamo a cambiare
la direzione del vento
Ferdinando Renzetti
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