L'Unione Europea vara la nuova politica energetica e affonda ogni ambizione di leadership mondiale sulla protezione dell'ambiente. Infatti la nuova direttiva sulle energie rinnovabili approvata il 14 giugno 2018, e che sarà effettiva fino al 2030, continuerà a incentivare l’incenerimento delle biomasse, portando all’abbattimento di alberi interi, fino al ceppo, esclusivamente per la produzione (inefficiente) di energia elettrica.
L'UE ha adottato criteri in base ai quali l’energia da biomasse sarà incentivata, senza regole in grado di impedire metodologie che in realtà aumentano le emissioni. Al contrario, L'incentivazione dell'uso della biomassa aumenterà ulteriormente il prelievo di legname dalle foreste, portando a livelli di prelievo insostenibili.
Quando si parla di "energie rinnovabili” tutti pensano al vento o al sole. E invece la principale fonte di energia rinnovabile europea sono le biomasse legnose. Studi scientifici hanno dimostrato come l’energia da biomassa sia tutt’altro che “neutrale” e secondo le associazioni ambientaliste, può emettere perfino più del carbone se proveniente da ecosistemi preziosi.
"Di fronte alle critiche ambientaliste e alle crescenti prove scientifiche, l'UE non è riuscita a cambiare radicalmente la sua politica distruttiva basata sulla combustione di legno per produrre energia", ha dichiarato Linde Zuidema, del Fern. "Il rinnovo della direttiva sulle energie rinnovabili ha offerto l’opportunità di affrontare alcuni dei casi più eclatanti di utilizzo della biomassa, che sono stati screditati innumerevoli volte dagli scienziati. Ma l’UE ha ampiamente fallito".
La decisione va anche direttamente contro gli obiettivi dell'accordo di Parigi, che mira a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi e che riconosce l'importante ruolo delle foreste nell'assorbimento del carbonio dall'atmosfera. L'accordo richiede che gli Stati mantengano e migliorino tale capacità di assorbimento delle foreste. La decisione odierna incoraggia tuttavia i paesi a fare quasi esattamente l'esatto opposto: ad aumentare il prelievo, portando a ridurre l'assorbimento di carbonio da parte delle foreste.
(Fonte: Salva le Foreste)
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