Capracotta. Dialogo on line con Elena (E), Rino (R)
e Antonio (A)
E: Rileggendo e riflettendo sugli
articoli fin ora pubblicati voglio proporre che all'interno di questa
Università ci sia anche una Scuola Istituto di Astronomia e
Astrologia. Su quest'ultima da secoli c'è un dibattito che secondo
me va aperto e continuato. Soprattutto dopo gli studi di Warburg,
pubblicati ora anche in Italia (titolo: Astrologica ed Il Mulino). E
anche una Scuola/Istituto sulla Maternità e l'Infanzia. Non mi
dilungo perché ognuna/o potrebbe e dovrebbe conoscere di tutto e di
più su questo che è l'evento più importante della nostra vita ma
relegato a una mera funzione biologica e i maschi ignoranti sulle
mille implicazioni esistenziali, psicologiche, culturali e sociali.
Che ne pensate?
R: Sono d'accordo. E prima di chiederti
di nuovo su cosa puoi dirci come proposta non solo per un gruppo
ristretto di illuminate/i ma per ormai migliaia di individui,
soprattutto delle classi svantaggiate e del terzo mondo, volevo dire
che mi è tornata una frase che ho sentito qualche tempo fa e che
potrebbe essere il nome di questa Università, e cioè: L'Università
del RiMedio Evo e come sottotitolo tutto quello che spiega. Proprio
perché dobbiamo focalizzare ricerche e attività che pongano Rimedi
ai mille inquinamenti, storture e coscienze offuscate, esaltate....
E (E)...scusa se ti interrompo. A
questo proposito anch'io ho pensato a un altro titolo abbreviato con
poi il sottotitolo illustrativo e cioè: L'Università (o
Multiversità, a me piace di più) dell'ABC del Pianeta. Per me è
vero che questi saperi dovrebbero essere la base su cui poter vivere
sulla Nostra Terra, l'ABC appunto. E quasi bisogna pensare a un
diploma o meglio Laurea dopo che ciascuna/o o in gruppo ha imparato e
frequentato queste scuole/corsi e laboratori.
A: Registro che sta suscitando
interesse e coinvolgimento. Ho ricevuto delle telefonate in cui
almeno in due situazioni vogliono partire da subito come Università,
contattando sia pensionate/i che esperte/i nei vari campi e che un
giorno o mezza giornata la settimana incominciano a trasmettere i
loro saperi pratico-teorici. Ecco partire piano in modo da attivare
con la massima attenzione e discrezione questa Università, questi
saperi che le istituzioni non contemplano o solo per i futuri
professionisti dell'Ecologia che il più delle volte vivono in città
e non agiscono di conseguenza. Predicando bene e razzolando strano.
Per quanto riguarda il problema-tema
sollevato da Rino desidero raccontare cosa accadde agli inizi di
Vivere con Cura a Milano ove era nata nel 1986. Gli incontri sotto
forma di conferenze erano a scadenze quindicinali con programmi
stagionali che si rinnovavano tranne in estate. Ebbene oltre alla
nascita di belle amicizie, collaborazioni e scambi tra le/i
partecipanti e le relatrici/tori, dopo un paio di anni diverse
partecipanti arrivarono a cambiare lavoro e anche ad andare a vivere
in campagna o paesi per attività eco e biologiche. E tenete conto
che ripeto erano incontri quindicinali e su temi vasti:
alimentazione, agricoltura biologica, medicine dolci, Erboristeria,
Bioarchitettura..... (Ognuno meriterebbe lunghi cicli di
apprendimento) Invece noi possiamo e dovremmo in ogni territorio, c'è
chi li chiama Bioregioni (e invito ad andare a vedere il loro sito),
arrivare a strutturare tutti quei corsi-laboratori di cui ho parlato
-aggiungendone altri come diceva Elena- in modo che chi partecipa sia
si sente partecipe di un esteso e variegato movimento culturale (in
senso lato, quindi esperienziale) e sia può conoscere tante realtà
o con cui collaborare stabilmente o anche andare a vivere in quella
zona cambiando vita. Voglio dire che è passata la fase delle/i
Pioniere/i oggi ci sono tante realtà in tutto il mondo. Noi
accentuiamo l'aspetto che potrebbero e dovrebbero essere primaditutto
Scuole permanenti. Per esempio le fattorie didattiche dovrebbero
essere Scuole-Fattorie e diventare a essere tutti i giorni. Mentre
lavori, insegni e impari.
Faccio l'esempio delle Scuole del Bosco
o di quelle Montessori. Tanti genitori o madri single prendono
seriamente in considerazione di offrire alle proprie figli/e una
scuola del genere e sono disposte a trasferirsi da sole o in
gruppetti in modo tale che si possono creare gemellaggi tra chi
continua a vivere in città per via di un lavoro con entrate certe e
chi in campagna o montagna, in collaborazione, può comunque fare
vita più che decorosa anche “materialmente” ma con anche enormi
guadagni esistenziali, spirituali, culturali e intanto si rimette in
moto quell'economia che non pesa sul pianeta. Possono nascere piccole
cooperative, attività di turismo salutistico (leggi Forestaterapia)
o organizzare raccolte di Erbe e Frutti), attivare Orti sociali a
distanza, o accudimento di anziane/i che possono trasmettere i loro
saperi anche con degli handicap o malattie e intanto anche fare tante
autoproduzioni.
Voglio dire che conoscendo o arrivando
a conoscere bene il territorio e tutte le scuole (ABC, bello il breve
titolo) e realtà facilmente si crea una società di mutuo soccorso
con possibilità di attività molteplici, stagionali e quindi ecco
l'importanza di sapere e saper fare tante cose. Questo era il Segreto
(di Pulcinella) per cui per esempio a Capracotta si riusciva a vivere
decorosamente e con mille scambi, provviste e aguzzando l'ingegno (in
dialetto: “la gnign(e muta)ra”. E tieni conto che tutti quei
saperi erano trasmessi direttamente, spesso da genitori analfabeti
perché la scuola Statale così come tutta la Cultura e Società non
li riconosceva.
Noi diamo loro dignità Culturale al
massimo livello, ecco perché ci tengo che la chiamiamo Università o
Multiversità. Sono i saperi Sacri per poter continuare a vivere su
questo straordinario Pianeta e quindi possono e devono essere l'Abc,
proprio come ha detto Elena. Ma è bello e calzante anche quello
indicato da Rino: L'Università del RiMedio Evo.
E per questo che invito a far partire
da appena possibile i Campeggi Estivi per Bambine/i zero-120 anni,
fossero solo Scuole del Bosco e scuole di erboristeria e
ForestaTerapia per mettere in Gioco questo Movimento che ha tutte le
premesse per essere entusiasmante e liberare nuove energie. E in
rapporto con il movimento di Greta.
R: Faccio mia la critica che ti muove
Ferdinando e cioè mi sembra un po' new age, da nuovi figli dei
fiori, hippies. Le realtà di migrazioni di massa da continenti,
nazioni in guerra, perdite di lavoro dopo il Covid, disastri
ambientali.... Antonio ti rendi conto delle mille emergenze e
situazioni non drammatiche ma tragiche...
E. Fai bene Rino, anche se non ti
conosco, a sottolineare questi aspetti amari e tragici. Ti voglio
fare un esempio: da quando mi sono avvicinata alla conoscenza delle
Erbe (grazie in particolare alla casa delle erbe) pian piano nel
tempo libero (poco, come dicevo) le ho incominciate a usare in
cucina, a fare oleoliti, unguenti e ora desidero cimentarmi a fare
saponi, il pane.... E ero andata a vivere in campagna con marito e
figlio già per desiderio di vita naturale ma con i corsi a cui ho
partecipato e alla lettura di libri o video sullo Smart ebbene ho
scoperto un mondo che mi appaga tanto, sto meglio, scopro sempre cose
nuove, belle amicizie e begli incontri... E poi tieni conto che noi
donne ce l'abbiamo nel Dna.... E potremmo fare mille cose. Solo che
nessuna istituzione mi aveva invogliata. E penso alle Badanti
dell'Est, per esempio, che sanno e praticano ancora quei saperi, anzi
sono bravissime, la maggior parte, e riescono a mandare soldi ai loro
familiari grazie ai mille “trucchi” e segreti di una vita
semplice e decorosa anche se con grandi sacrifici e stress. Mi
immagino che se attiviamo queste scuole utilizzando anche i social e
stimolando i talenti e le conoscenze fin dalla più tenera età
potremmo veramente fare belle, bellissime cose. Senza promettere
niente perché ci sono mille difficoltà e problemi. Ma è dalla
scuola, dall'Abc di questa Università che, secondo me, dobbiamo
ripartire.
A: Per luglio e agosto stiamo attivando
un campeggio e soggiorno diffuso sia a Capracotta che in altre realtà
dell'Alto e del Molise. Sia per discutere mentre condividiamo saperi
e pratiche.
R. Diamoci un appuntamento settimanale
per continuare il dialogo. E chiunque può inserirsi. C'è l'amico
Paolo di Treia (Macerata) che raccoglie e sistema gli interventi in
modo da essere una ricerca in progress. E farlo diventare un Manuale
on line.
E: Per me va bene. Intanto rifletto su
quello che ci siamo dette/i e continuiamo il cammino.
A: Alla prossima
Articoli precedenti: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/search?q=Antonio+D%27Andrea+Capracotta
Commento di Ferdinando Renzetti: "seguo da tempo quel che fanno a capracotta, interessante leggere la visione e la carta degli intenti anche se il primo quesito è che non saranno troppe le cose nel programma. poi tutte fatte bene? o il risultato è relativo e l'importante è farle o al limite farle sapere. poi il secondo dubbio è che non ci sara troppa new age in mezzo a queste montagne del molise, almeno nel programma. ecco preferirei meno cose, realizzate veramente e fatte bene, più legate alla tradizione della bioregione del sannio, alla storia dei sanniti e alla transumanza e alle le pietre, in particolare, nei paraggi cè uno dei più importanti e interessanti siti archeologici dell intero meridione, il teatro e area sacra di pietrabbondante"
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