“Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte...”
(Kahlil Gibran)
La notte del 31 dicembre 2011 anche quest’anno si è manifestata come senza tempo, o aldilà del tempo… Le cose sono avvenute come ci si poteva aspettare avvenissero, ma allo stesso tempo tutte diverse.. Dovevamo essere in tre: Caterina, io e Sara, invece attorno alla tavola imbandita eravamo 10 persone.. e cinque alla passeggiata sul Panaro. Una giusta metà alla meta per un bellissimo inizio ed una fine senza fine. Con il saluto dal cielo di una mezzaluna rossa adagiata sul bordo dell’orizzonte…
Ma.. andiamo per ordine, anzi per disordine e prima di cominciare con la narrazione degli eventi riportiamo qui i testi dei pensierini scritti dai presenti….
Pace e armonia…. Augurio di trovare i veri valori per affrontare questa vita, rispettando Madre Terra e tutte le creature.. vivendo nel qui ed ora!
Per il 2012. Un viaggio pieno di avventure e conoscenza, bei tramonti e belle albe tanto sole terra e acqua nuovi amici per me e per voi tutti…
Caro Babbo Natale, il mio desiderio è avere: AMORE E CREATIVITA’ per me e per tutti. Un lavoro creativo che mi realizzi. Tanta gioia, prosperità e vitalità.
Ciao! Auguro che ci sia sempre nella nostra vita una cena.. di parole e sentimenti.
La vita non è meccanica ma organica. Dove troveremo se non in noi stessi un simile miracolo? Sia lode a Dio!
Auguro a me ed a tutti noi armonia nel mondo, amore fra le persone, attenzione per la natura, consapevolezza di ciò che siamo.. e che siamo tutti lungo un percorso di vita che merita di essere vissuta, momento per momento, senza rimpianti per il passato e senza aspettative per il futuro.
Nel giardino non c’è niente come il loto, in mezzo alla gente, a tutta la gente, nessuno è come Te.
Niente di più di ciò di cui ho bisogno. Vivere con intensità tutto
….Armonia per noi e per il mondo, capacità di partecipazione e impegno, lucidità per orientarci nelle scelte, Cuore
.Il Cielo nel Cuore.
Racconto della serata trascorsa:
“La notte senza Tempo” è una notte che non conosce i secondi, i minuti, le ore ma solo ciò che sa di eterno. A Spilamberto un gruppo di persone (Caterina, Sara, Margherita, Maria, Giovanna, Claudia, Rosa, Paolo, Aldo, Fabrizio) si sono ritrovate per vivere la magia di questa notte a casa di Caterina, compagna di Paolo.
Ovviamente c’è chi è arrivato in anticipo e chi in ritardo, tanto per iniziare a spaccare i primi schemi. Il ritrovarsi tutti insieme ha fatto esplodere la bellezza naturale della convivialità. Il cibo, vegetariano, preparato con cura da tutti, ha nutrito il pensiero di volersi bene anche a tavola…. (risottino alla zucca, tofu e verdure al vapore, tofu e verdure saltate, lenticchie, polpette di miglio e riso, cipolla stufata al burro, sformato di uova e formaggio, fagioli cannellini conditi, insalata mista).. certo, quando è arrivato il momento dei dolci (frutta secca candita, zuppa inglese, spongata, panone di natale) i buoni propositi hanno lasciato spazio ai bis e tris! Il tutto annaffiato da vini locali e non (pignoletto frizzante, rosso piceno, prosecco di Conegliano ed acqua idrolitina).
Ma che notte senza tempo è senza una bella passeggiata sul Panaro? E con tanto di bigliettini su cui ognuno può scrivere ciò di cui volersi liberare, facendoli bruciare, ritualmente, sul fuoco sacro acceso sulle rive del fiume, dal caro amico Paolo?
Ovviamente l’idea di mettere su carta ciò che non si vuole ci ha coinvolto tutti; e con grande impegno, tra una risata e l’imbarazzo del ritrovarsi di fronte ad una parte di sé, abbiamo realizzato sia i biglietti da purificare al fuoco sia quelli delle speranze per l’anno nuovo, che poi son stati letti a tavola.
Quante belle parole….
I cuori si aprono quando i desideri si esprimono in compagnia. Essi rappresentano i nostri punti di forza, ma prima di tutto l’insieme delle nostre più grandi fragilità.
Gli impavidi decidono di dirigersi verso il fiume… ovviamente ad un orario diverso da quello stabilito! Camminando ci accorgiamo di quanto il cielo è bello, limpido, pieno di stelle e costellazioni. I fuochi d’artificio in lontananza cominciano a scoppiare ricordandoci che la mezzanotte è arrivata, il nuovo anno. Siamo in cammino e ci facciamo gli auguri consapevoli che non è stato il tempo a darci l’inizio del 2012 ma la bellezza delle figure dei fuochi sparati nel cielo.
Nel luogo preposto al rito Paolo prepara la legna per il fuoco. Prende i fiammiferi e tenta di accenderli una, due, tre volte… finchè la scatola finisce… Niente falò, nessun rischio di galera per tentanto incendio sulle rive del Panaro. Raccogliamo tutto e ritorniamo a casa, sotto un cielo pieno di stelle, ormai usciti dal tempo.
Giunti in giardino diamo vita ad un piccolo focherello e lì compiamo il rito… Fuori di noi, dentro di noi, con una serenità ritrovata, in fondo mai persa.
Per completare la tradizione della fine e del principio, il primo giorno dell’anno, la mattina, ci siamo recati, sotto un tepido sole quasi primaverile, nel borgo vecchio di Savignano sul Panaro. In cima al castello tolti gli “ormeggi” e sorridenti abbiamo salutato a cavallo il 2012, in forma ufficiale!
Sara Laurencigh, Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini
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