lunedì 4 febbraio 2019

Considerazioni sul disagio esiziale della società contemporanea... - In attesa della COP 25 che si tiene in Cile nel 2019 -

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“Una multinazionale è più vicina al totalitarismo di qualunque altra istituzione umana.” (Noam Chomsky)

Per ora  analizziamo cosa ha detto Greta Thumberg in occasione della COP di Katowice del dicembre 2018, il summit ONU sui Cambiamenti climatici.  E' una quindicenne ragazzina svedese affetta (così certificano) da una malattia, la Sindrome di Asperger, che probabilmente, al contrario di ciò che afferma la medicina sintomatologica, la rende tanto sensibile alle vicende umane da saper discernere tra il bene e il male e dar lezioni ai signori del mondo. 

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Greta Thumberg 

L'attuale "medicina sintomatologica", che ad ogni sintomo associa un farmaco, spesso molto costoso e arricchente per chi lo produce e lo vende e per i politici accondiscendenti, si rifiuta di esplorare il "perché delle patologie, poiché ricercando le cause si potrebbero "prevenire" le malattie. Ma la prevenzione comporta la netta riduzione dell'uso dei farmaci e, quindi, dei guadagni, la cui riduzione non permette il lusso ai signori del mondo, insensibili alle sofferenze umane e alla distruzione dell'ambiente. La "medicina della prevenzione", cioè la "medicina della resilienza", riduce i profitti di pochi mentre magnifica le sofferenze dei più quindi va assolutamente demonizzata. 

E l'attuale "medicina sintomatologica e iperfarmacologica" (per esempio è sempre più vicina e sempre più dimostrabile una pandemia planetaria dovuta ai grandi profitti derivanti da un uso antisociale, antiscientifico e antiambientale degli antibiotici, l'antibiotico resistenza) descrive così i sintomi che caratterizzano la Sindrome di Asperger, da cui è (secondo loro ma "sarebbe" secondo me) afflitta Greta Thumber: - autismo ad alto funzionamento - limitate relazioni sociali fin  all'isolamento - difficoltà a comprendere il senso di un discorso - mancanza di ricerca spontanea e di reciprocità sociale ed emotiva nella condivisione di divertimenti e interessi con altre persone (poca preoccupazione circa la loro reazione di risposta); - interazioni goffe con i coetanei e mancanza di comprensione delle norme sociali; - scarsa comunicazione non verbale: poca gestualità, contatto visivo assente, anomalie nelle espressioni facciali; - postura del corpo sgraziata, anomalie nell’andatura e movimenti impacciati; - schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti; - movimenti corporei stereotipati e ripetitivi (come agitare mani e dita o altri movimenti), rapidi, ritmici e di imitazione; - persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti. 

Ebbene la medicina sintomatologica e iperfarmacologica così inquadra nosologicamente una bambina che sa dire ed osa dire davanti ai potenti del mondo: "Per 25 anni in molti hanno parlato alle Conferenze sul Clima dell'ONU, chiedendo ai leader delle nostre nazioni di ridurre le emissioni ma è chiaro come questo non abbia funzionato visto che le emissioni continuano a salire. Dunque non chiederò loro nulla. Invece chiederò alle persone del mondo di realizzare che i nostri leader politici hanno fallito, poiché stiamo davanti a una minaccia esistenziale ed è ormai scaduto il tempo per continuare su questa strada di follia. Le nazioni ricche come la Svezia devono iniziare a ridurre le loro emissioni di almeno il 15% ogni anno per stare sotto i 2°C di obiettivo di riscaldamento. 

Pensereste che i mass media e tutti i nostri leader non parlerebbero di niente altro e invece non ne fanno alcuna menzione come neanche del fatto che siamo nel mezzo della sesta estinzione di massa con ben più di 200 specie che scompaiono ogni giorno. Nessuno, inoltre, mai parla dell'aspetto dell'equità, che è scritto ben chiaro nell'Accordo di Parigi, cosa che è assolutamente necessaria affinché l'accordo funzioni a livello globale. Vuol dire che le nazioni ricche, come la mia Svezia, devono ridurre a zero le emissioni nell'arco di 6 a massimo 12 anni. Perché non possiamo aspettarci che nazioni come India, Colombia o Nigeria possano preoccuparsi della Crisi climatica se noi, che abbiamo già tutto, non diamo assolutamente alcuna importanza ai nostri impegni firmati a Parigi. Quando la mia scuola ebbe inizio ad agosto di quest'anno mi sono accampata davanti al Parlamento svedese, iniziando uno sciopero scolastico per il Clima. Alcuni mi hanno detto che invece sarei dovuta andare a scuola, altri piuttosto che avrei dovuto studiare per diventare una scienziata ambientale e 10 quindi poter "risolvere" la Crisi climatica. Ma la crisi climatica è STATA GIA' RISOLTA. 

Abbiamo già tutti i dati e le soluzioni e perché, quindi, dovrei studiare per un futuro, che presto potrebbe non esserci più, visto che nessuno sta facendo niente per salvaguardare il nostro futuro? Che senso ha imparare dei fatti quando i fatti più importanti non hanno alcun significato nella società di oggi? Oggi usiamo 100 milioni di barili di petrolio al giorno e non esiste alcuna politica per cambiare ciò, non ci sono regole per lasciare il petrolio sottoterra. Pertanto non possiamo salvare la Terra giocando secondo le regole, perché son le regole che devono essere riscritte. 

Non siamo venuto qua per supplicare i leader mondiali di preoccuparsi del nostro futuro: CI HANNO SEMPRE IGNORATO IN PASSATO e ci ignoreranno ancora. Siamo venuti qui per informarli che il CAMBIAMENTO sta arrivando, che piaccia loro o meno. La gente risponderà alla sfida. E dato che i nostri leaders si comportano come bambini ci prenderemo noi le responsabilità, che avrebbero dovuto già da tempo assumersi loro. Nonostante ciò la COP 24 di Katowice non decide nulla (ma non decidere nulla vuol dire decidere per il male del mondo) e si chiude passando il "testimone" alla COP 25 nel Cile del 2019. 

Prof. Antonello Senni

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(Fonte: A.K. Informa N. 4 e 5)

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