sabato 6 marzo 2021

Il clima cambia, di tanto in tanto...



L’ultima glaciazione che ha interessato il nostro pianeta è stata quella conosciuta come La “glaciazione di Würm” che ha raggiunto il suo acme 20.000 anni fa, poi da 12.000 anni fa è iniziato il periodo interglaciale nel quale viviamo. Ma anche in questi dodici tiepidi millenni il clima è cambiato. Oscillando da una fase più calda – compresa tra 8.000 e 4.500 anni fa, chiamata optimum climatico – e una fase più fresca durata, all’incirca, fino a 3.400 anni fa. Poi ecco di nuova una fase calda e arida, responsabile della desertificazione del Sahara.

Vale la pena ricordare il periodo caldo compreso tra l’800 e il 1200, epoca in cui la temperatura si pensa sia cresciuta in media di circa 1°C, allineandosi alla nostra attuale; periodo climatico favorevole che consentì ai Vichinghi di raggiungere la Groenlandia e le Americhe e di impiantare lì la coltivazione delle vite. 

Infine, dopo il 1400 e fino al 1850 abbiamo avuto una nuova “piccola era glaciale”, durante la quale i ghiacciai alpini hanno ripreso ad espandersi. Cosa diranno nel futuro gli scienziati del clima, relativamente a questo periodo in cui non le variazioni dell’orbita terrestre intorno a Sole, né fenomeni endogeni terrestri, ma solo le attività umane avranno innescato quello che si chiama “effetto Venere”, in una velocità tale da mettere in secondo piano i tempi geologici sia dei raffreddamenti globale che le fasi interglaciali che fino ad oggi hanno rappresentato la storia della Terra? 

Pensateci un attimo e poi rispondete… 


Nature Geoscience e Nature Studio pubblicato a dicembre 2019 dai proff. Pietro Greco e Antonio Massariolo dell’Università di Padova   


NOAA http://www.noaa.gov/  

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