...le celtiche casupole di ogni giorno i sogni la luce la vita accrocco di libri musica e teatro. l’orto dell’infinito al sabato del villaggio… arrivano con la tramontana le luccicanti promesse delle stelle marine nel silenzio ascolto i suoni della natura, lento godo del sole e del vento coloro pensieri che si disciolgono nel nero inchiostro dell’anima mentre raccolgo terra generosa e profumata come racconti ritrovati. 100 cantero da uno a cento da zero all’infinito fino a farti fiorire. anche le briciole hanno un sapore… amor vincit omnia il dolce far niente ne troppo io ne troppo dio tu vedi me la fisica dell’anima è il roteare e vorticare dei pianeti che fa di un anno un anno. quando è il momento giusto per arare piantare e raccogliere e cosi l’anno va avanti e la ruota del tempo rotola sulle stesse cose sempre con lo stesso rumore di organo zuppo di pioggia… preferisco sognare che vivere senza poterlo fare infinitum nihil.
se son rose fioriranno
quante sono quelle rosse se ci sono dodici mele? vado cosi avanti che rimango indietro cosi mi fermo ad aspettare mi sento come un edera senza il sostegno sospeso nel vuoto potrei mettere annuncio cercasi quercia disperatamente fossi una vite basterebbe una canna… siamo come nuvole che vanno e che vengono. lascio nuvole ora. era ora. torno a terra a cercare dolcezza pace abbandono nell’abbondanza persa parte dell’onda e senso di appartenenza. ordine disciplina equilibrio battito cardiaco regolare cerco ancora e non trovo forse elica inceppata necessita manutenzione a-more foglie fresche secche di bosco appena raccolte rido sorrido e mi sorprendo…
Ferdinando Renzetti
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