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sabato 2 ottobre 2021

"Spiritualità Laica"... Come e quando è stato coniato questo neologismo

 

Risultati immagini per paolo d'arpini stanzetta del pastore

Calcata - Paolo D'Arpini in raccoglimento nella Stanzetta del Pastore 


Da un bel po’ di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (e sull’uso del termine)  del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere una esatta cronologia degli eventi vissuti,  soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall’estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l’anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Da allora la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte.

Ma avvenne circa dalla metà degli anni ‘90 che cominciai a tentare un percorso condiviso, in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia.


Calcata. Circolo Vegetariano VV.TT. - Incontro astrologico con Gioa Oddi

Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT.  che a qual tempo aveva sede a Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere",  un nome consigliato da Antonio Priolo che allora faceva parte di un gruppo di Osho. A quei primi incontri rammento anche la presenza di Alberto Mengoni, in rappresentanza dell'Unione Buddhista Italiana.

Alberto Mengoni 

In seguito durante un’altra riunione, sempre tenuta al Circolo, fu usata per la prima volta la parola "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico, giornalista dell'ADNkronos, che si intressava di etica e spiritualità.  Io stavo parlando di riscoprire la spiritualità naturale  dell'uomo, indipendente da ogni contesto religioso e lui suggerì: "Allora si tratta di una spiritualità laica...". E tutti fummo d'accordo sull'utilizzo di questo neologismo che rendeva bene l'idea.... 

(Su Antonello Palieri - Inventore del termine Spiritualità Laica:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/01/07/antonello-palieri-e-tornato-ad-essere-quel-che-e-sempre-stato-coscienza-nella-coscienza-ultimo-saluto-ad-un-grande-uomo-semplice/)

Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè,  un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri, spesso in corrispondenza del 4 ottobre, ricorrenza del Santo Francesco,  e del 2 ottobre, per il compleanno di Gandhi. 

Vedere i riferimenti: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=spiritualit%C3%A0%20laica%20paolo%20d'arpini#q=spiritualit%C3%A0+laica+paolo+d'arpini&rls=gm&start=0

Dal 2010, ovvero da quando abito a Treia, essendo ritirato dal lavoro ed  avendo più tempo libero da dedicare alla "memoria"  ho cercato di raggruppare i numerosi articoli ed interventi sinora scritti su bioregionalismo, ecologia profonda e spiritualità laica. Molti dei quali li ho inseriti nel libro "Riciclaggio della Memoria" 


Durante una ulteriore ricerca ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L’idea, anche in questo caso, era un misto d’ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri, che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica”, e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984), talvolta anche  definito “Parco di tutte le Religioni”.


    Calcata.  Tempio della Spiritualità della Natura

Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul Monte Soratte, in una qualche struttura storica, mentre io prediligevo l’idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico. 

Ma… le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta… l’unica cosa certa è che (almeno) l’idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna,  basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in  (c’è anche un nostro gruppo su facebook:   
https://www.facebook.com/groups/195270400546639/).

Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall’ADNkronos il 2 dicembre 2006:

“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) – “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali
della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini."


         Calcata.  Nicchia e capanna  agli Orti di Cristo

“Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello
Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo”

Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i
compartecipi dell’avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria…

Cari saluti, Paolo D’Arpini


   Marche - Al fiume di San Ruffino



……………………….



Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with
the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an
individual apart from the world. He excludes and isolates himself from
the world as a separate personality because of identification with the
body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
“I AM” means my whole world.Just being and the world. Together with
the beingness the world is also felt – that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed
at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is
the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that
is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the
source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge
comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)

lunedì 19 novembre 2012

Memorie e testimonianze raccolte sulla nascita del termine “Spiritualità Laica”


Alla luce del sole

Da un bel po' di tempo sto raccogliendo documenti e testimonianze sulla nascita (sull'uso del termine) del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere un esatta cronologia degli eventi vissuti.. soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall'estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l'anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Dopo di che la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte.


Ma avvenne circa dalla metà degli anni '90 che cominciammo a tentare un percorso condiviso, sempre in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia. Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT.  che allora aveva sede a  Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere".

In seguito durante un'altra riunione fu usata per la prima volta la parola Spiritualità Laica, coniata da Antonello Palieri. 


Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè, anche un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica ed all'ecologia profonda, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di manifestazioni ecologiste e di conferenze ed incontri vari, spesso in corrispondenza del 4 ottobre celebrazione del Santo Francesco e di Gandhi. La tradizione del 4 ottobre è andata avanti negli anni. Ma soprattutto è andata approfondendosi la ricerca sui significati e sul modo attuativo della Spiritualità Laica.

Negli ultimi mesi, da quando abito a Treia,  sto cercando di
raggruppare  i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul
tema.. Anche perché sto preparando una raccolta  che uscirà in forma di libro verso la fine del 2012.  Ed oggi durante una ricerca in tal senso ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la mia intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L'idea anche in questo caso era un misto d'ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica” e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità Laica (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984). 

(Zeep di Marinella Correggia: http://www.circolovegetarianocalcata.it/) 

Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento a  Sant'Oreste  sul monte Soratte, mentre io prediligevo l'idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico, in chiave sincretica, avendolo definito precedentemente “Parco di tutte le Religioni” od anche "Tempio della Spiritualità della Natura".

Ma... le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta... l'unica cosa certa è che (almeno) l'idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna.. basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in internet.. (c'è anche un nostro gruppo su facebook....).


Capanna nel Tempio della Spiritualità della Natura a Calcata


Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall'ADNkronos:

“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) - “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali
della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini. “Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo"

  Paolo D'Arpini






Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an individual apart from the world. He excludes and isolates himself from the world as a separate personality because of identification with the body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world. "I AM" means my whole world.Just being and the world. Together with the beingness the world is also felt - that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge comes at beingness level. I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)


lunedì 30 settembre 2013

"Spiritualità Laica"... Come e quando è stato coniato questo neologismo


Calcata - Paolo D'Arpini in raccoglimento nella Stanzetta del Pastore 


Da un bel po’ di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (e sull’uso del termine)  del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere un esatta cronologia degli eventi vissuti.. soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall’estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l’anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Da allora la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte.

Ma avvenne circa dalla metà degli anni ‘90 che cominciai a tentare un percorso condiviso, in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia.


Calcata. Circolo Vegetariano VV.TT. - Incontro astrologico con Gioa Oddi

Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT.  che a qual tempo aveva sede a Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere",  un nome consigliato da Antonio Priolo che allora faceva parte di un gruppo di Osho. A quei primi incontri rammento anche la presenza di Alberto Mengoni, in rappresentanza dell'Unione Buddhista Italiana


         Alberto Mengoni 

In seguito durante un’altra riunione, sempre tenuta al Circolo, fu usata per la prima volta la parola "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico, giornalista dell'ADNkronos, che si intressava di etica e spiritualità.  Io stavo parlando di riscoprire la spiritualità naturale  dell'uomo, indipendente da ogni contesto religioso e lui suggerì: "Allora si tratta di una spiritualità laica...". E tutti fummo d'accordo sull'utilizzo di questo neologismo che rendeva bene l'idea.... 


 Antonello Palieri - Inventore del termine Spiritualità Laica

Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè,  un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri, spesso in corrispondenza del 4 ottobre, ricorrenza del Santo Francesco,  e del 2 ottobre, per il compleanno di Gandhi. 

Vedere i riferimenti: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=spiritualit%C3%A0%20laica%20paolo%20d'arpini#q=spiritualit%C3%A0+laica+paolo+d'arpini&rls=gm&start=0

Dal 2010, ovvero da quando abito a Treia, essendo ritirato dal lavoro ed  avendo più tempo libero da dedicare alla "memoria"  ho cercato di raggruppare i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul tema. Molti dei quali li ho inseriti nel libro "Riciclaggio della Memoria" - Edizione Tracce:  http://www.tracce.org/D'Arpini.htm


     Treia - Paolo lavora  al vecchio computer

Oggi durante una ulteriore ricerca ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la
intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L’idea, anche in questo caso, era un misto d’ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri, che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica”, e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984), talvolta anche 
 definito “Parco di tutte le Religioni”.


    Calcata.  Grotta di meditazione - Tempio della Spiritualità della Natura


Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul Monte Soratte, in una qualche struttura storica, mentre io prediligevo l’idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico. 

Ma… le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta… l’unica cosa certa è che (almeno) l’idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna.. basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in  (c’è anche un nostro gruppo su facebook: 
https://www.facebook.com/groups/195270400546639/).

Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall’ADNkronos il 2 dicembre 2006:

“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) – “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali
della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini."


         Calcata.  Nicchia e capanna  agli Orti di Cristo


“Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello
Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più
conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo”

Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i
compartecipi dell’avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria…

Cari saluti, Paolo D’Arpini



   Marche - Al fiume di San Ruffino



……………………….



Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with
the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an
individual apart from the world. He excludes and isolates himself from
the world as a separate personality because of identification with the
body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
“I AM” means my whole world.Just being and the world. Together with
the beingness the world is also felt – that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed
at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is
the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that
is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the
source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge
comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)

sabato 22 ottobre 2011

Testimonianze raccolte sulla nascita del termine “Spiritualità Laica” e sulla fondazione di un apposito “convento” in cui approfondirne lo studio e la pratica....

Paolo D'Arpini che canta  nella Grotta di Meditazione a Calcata


Da un bel po' di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (sull'uso del termine) del concetto di “Spiritualità Laica”.

Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere un esatta cronologia degli eventi vissuti.. soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall'estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l'anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Dopo di che la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte. Ma avvenne circa dalla metà degli anni '90 che cominciammo a tentare un percorso condiviso, sempre in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia. Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato Spirito senza Frontiere.

In seguito durante un'altra riunione fu usata per la prima volta la parola Spiritualità Laica, coniata da Antonello Palieri. Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè, anche un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri vari, spesso in corrispondenza del 4 ottobre celebrazione del Santo Francesco e di Gandhi. La tradizione del 4 ottobre è andata avanti negli anni. Ma soprattutto è andata approfondendosi la ricerca sui significati e sul modo attuativo della Spiritualità Laica.

Negli ultimi mesi, da quando abito a Treia,  sto cercando di raggruppare  i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul tema.. Ed oggi durante una ricerca in tal senso ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la mia intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L'idea anche in questo caso era un misto d'ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica” e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984). Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul monte Soratte, mentre io prediligevo l'idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico, in chiave sincretica, avendolo definito precedentemente “Parco di tutte le Religioni”.

Ma... le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta... l'unica cosa certa è che (almeno) l'idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna.. basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in internet.. (c'è anche un nostro gruppo su facebook....).
Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall'ADNkronos il 2 dicembre 2006:

Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) - “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini.
Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo"

Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i compartecipi dell'avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria...

Cordiali saluti, Paolo D'Arpini



 

Pensiero spirituale laico:

In the consciousness hierarchy there are three stages:

1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with the body-mind.
One who thinks i am a body, a personality, an individual apart from the world.
He excludes and isolates himself from the world as a separate personality because of identification with the body and the mind.

2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
"I AM" means my whole world.Just being and the world. Together with the beingness the world is also felt - that is Atman (The Self).

3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed at all.
It cannot be approached or conditioned by any words. That is the Ultimate state.

The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that is jivatma).
I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the source of the son and grandson.

The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.

(Sri Nisargadatta Maharaj)

martedì 27 settembre 2011

La spiritualità laica come contenitore spirituale universale, privo di etichetta



Rispondevo a vari amici  che mi sottoponevano  questo o quel pensiero filosofico/religioso come espressione "vera" della Spiritualità Laica, spiegando loro che il significato stesso di "laicità" impedisce l'assunzione di un modello di pensiero 
definito e specifico.  In effetti la Spiritualità Laica è sincretica nell'accettazione delle varie forme di pensiero ma non riveste i panni di alcune d'esse, si tiene in sospensione, in uno condizione di trascendenza.
 

Ovviamente la laicità per essere genuina deve essere distaccata persino dal concetto stesso di "laicità" ovvero non deve considerare questo atteggiamento di distacco come un prerequisito di verità.
 

Ciò è comprensibile  se osserviamo  la "spiritualità laica"  nel dominio dell'esperienza diretta e quindi dell'indescrivibilità del suo processo conoscitivo ed esperenziale. Insomma in questo senso "spiritualità" e "laicità" sono sinonimi con i quali si tenta di significare l'assoluta libertà della pura consapevolezza, una libertà che non può essere mai racchiusa in una descrizione. E come  potremmo mai descrivere il vero significato di "consapevolezza di Sé"?
 

Ma dal punto di vista dell'intelletto una certa "immagine" è possibile evocarla, in quanto  la Spiritualità Laica è già di per se stessa  un’immagine, un concetto, in cui inserire tutte quelle forme di “spiritualità” sperimentate dall’uomo. Siamo  coscienti di muoverci all’interno della concettualizzazione  dobbiamo perciò far riferimento all’agente primo  indicato  con l’idea di spiritualità.
 

Se partiamo dalla comprensione  di ciò che viene osservato -esterno od interno- non possiamo far a meno di riscontrare che ogni “percezione” avviene per tramite della mente. La mente non può esser definita fisica, anche se utilizza la struttura psicosomatica come base esperenziale, la natura della mente è sottile, è lo stesso pensiero, ed ogni pensiero ha la sua radice nell’io. Quindi l’unica realtà soggettiva ed oggettiva attraverso la quale  possiamo dire di essere presenti è questo io.
 

Chiamarlo “spirito” è un modo per distinguerlo dalla tendenza 
identificativa con il corpo, ed è un modo per ricordarci che la “coscienza” è la nostra vera natura. Quell’io – o spirito- che è la sola certezza che abbiamo, è l’unica cosa che vale la pena di conoscere e realizzare. Malgrado la capacità proiettiva della mente, capace di dividersi in varie forme,  mai può scindersi quell’io radice da noi stessi. L’io è assoluto in ognuno. Allora la spiritualità è il perseguire coscientemente la propria natura, il proprio io.  Spiritualità laica è il riconoscere questo processo   in qualsiasi forma  si manifesti.

 C’è equanimità e distacco, non proselitismo sul metodo praticato 
(appendice marginale della ricerca).  Questa visione laica ha in sé una capacità sincretica ma anche la consapevolezza dell’insignificanza della specificità della forma in cui l’indagine si manifesta.   Si comprende che ogni “modo” è solo un’espressione  dello stesso processo in  fasi diverse. Il percorso  cambia con le necessità del momento e con le  pulsioni individuali.

 
E’ la  sincerità, onestà, perseveranza, che importano. Non ci sono pensieri, gesti, riti, dottrine da privilegiare.  I flussi passano la sorgente è perenne.  Sii ciò che sei, diceva un saggio dell’India, ed uno dell’occidente rispose: Conosci te stesso. 
In questo girotondo intorno al sé ogni strada è buona per stare in cerchio. Ma per uscirne fuori..? 
 

Allora  ditemi,   occorre una  conferma al nostro esistere?  No di certo, perché  lo sappiamo senza ombra di dubbio. Questa coscienza-esistenza non è massonica, cristiana, buddista, sciamanica, zingara o chissà che, è la vera ed unica “realtà” condivisa da ognuno. A che pro  quindi ricercare un riscontro  - in forma di riflesso-   se ci separa nello  spirito?  Le etichette sono inutili.
 

E forse lo è anche quella della Spiritualità Laica,  se non sottintendesse la futilità di ogni etichetta.


Paolo D'Arpini

Comitato per La Spiritualità Laica
Via Mazzini, 27 - Treia (Macerata)

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Paolo D'Arpini in spiaggia libera a Porto Recanati