Caterina Regazzi ripresa a Treia, mentre lancia pansecco agli uccelli
Caro Paolo D'Arpini e cari lettori, iersera ho assistito ad una parte del tg3 (poi ho spento e fra un po' vi spiegherò perché). Ad un certo punto la giornalista in studio ha annunciato un servizio su un convegno organizzato "dal nostro mai dimenticato (così o con una frase simile l'ha definito) onorevole Domenico Scilipoti" sul signoraggio bancario. Dopo di che inizia il servizio: il giornalista si avvicina all'ingresso della sede del convegno ed intervista un anziano signore: "Buongiorno, lei sta andando al convegno sul signoraggio bancario?" Il signore, un po' intimidito quasi a doversi scusare risponde "Si", mostrando un volantino che ha in mano. Giornalista: "Ma lei sa cos'é il signoraggio bancario?" Signore anziano, sorridendo : "No!" E giù risate divertite dei due....
A quel punto il giornalista entra nel luogo dell'incontro e approccia Scilipoti. Non si può dire che lo intervisti, non gli fa nessuna seria domanda, anzi, chiede: "Ma, dove sono i relatori?" Scilipoti evidentemente imbarazzato della scarsa organizzazione: "Mah, devono arrivare, stanno arrivando...". Poi arriva una giovane e avvenente donna bionda e il giornalista "Scusi, lei é una relatrice?" Lei, imbarazzata ma orgogliosa: "No, sono l'assistente dell'onorevole Scilipoti", poi arriva un distinto signore dall'aria professorale e il giornalista: "E lei...?" Lui: "Sono il relatore, prof. Tal dei Tali, docente di...bla bla bla", e il giornalista gli indica la direzione della sala a mo' di usciere, poi arriva un'altra giovane donna elegante e dall'aria distinta. Giornalista: "Scusi, e lei chi é?" Lei: "Sono una relatrice, laureata alla Bocconi e bla bla bla. e parlerò del signoraggio bancario". Sembrava di vedere Striscia la notizia o peggio... e si capiva che con questo servizio volessero mettere in ridicolo Scilipoti e con lui.... il signoraggio bancario.
Non é affatto venuto in mente al giornalista (la prossima volta che lo vedo mi segno nome e cognome) di chiedere ai relatori qualcosa su questo signoraggio bancario sul quale bisognerebbe fare servizi su servizi, se la tv di stato fosse una televisione al servizio dei cittadini. I soldi pubblici (tra cui i miei visto che il canone é stato appena pagato) preferirei che fossero impiegati in servizi altri da quello a cui ho assistito stasera, fatto per ridicolizzare Scilipoti e l'argomento da lui giustamente -poi non so in che modo e maniera - sollevato. Mi sono sentita io presa per il .... e, disgustata, ho spento la tv.
Caterina Regazzi
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Cara Caterina Regazzi.
Cosa è il signoraggio bancario? Rispondo in poche parole. E’ la più grande truffa mai inventata. E’ la rinuncia alla sovranità popolare e dello stato di emettere i propri valori di scambio delegando l’operazione ad una banca privata, come è la Banca d’Italia o la BCE , e pagando a detta banca congrui interessi. La carta moneta emessa dalla banca, senza alcun controvalore in garanzia, viene ripagata dallo stato con l’emissione di buoni del tesoro ed altri titoli, posti in vendita presso le banche stesse, e per cui lo stato paga un ulteriore interesse. Questo processo perverso è alla radice della formazione del cosidetto “debito pubblico” che non è altro che l’indebitarsi da parte dello stato, ovvero del popolo, nei confronti di un privato, che è la banca.
Allora potresti chiedermi: “Perché lo stato si assoggetta a questo salasso, perché non recupera la sua sovranità monetaria?” Ed io ti rispondo: Perché il processo di commistione e di sudditanza è andato troppo avanti in questo sistema, dominato dal controllo finanziario di enti privati internazionali. Allorchè la politica non sarà più soggetta alla corruzione e potrà recuperare la sua funzione primaria, che è quella di servire gli interessi del popolo e non dei potentati finanziari, che sono la causa prima della corruzione, avrà recuperato la sua indipendenza ed autonomia operativa…
Per quel che riguarda la falsità dell’informazione sul signoraggio bancario e la volontà di mantenere il popolo in ignoranza totale su questa triste verità, vale la stessa risposta, ovvero chi detiene il potere finanziario, e di conseguenza quello economico ed amministrativo, è in grado di controllare l’informazione in tutte le sue forme ed è quindi capace di far credere al popolo qualsiasi menzogna, pur di mantenere il suo potere acquisito. Spiace dirlo ma in Italia e nel mondo non esiste alcuna libertà e verità d’informazione, se non quella “falsata ed ipocrita” foraggiata dal potere finanziario mondiale.
Però puoi star tranquilla che infine la legge karmica universale (causa effetto) prevarrà sulla menzogna e coloro che l’hanno sparsa saranno costretti a “raccogliere la propria immondizia”. E ciò averrà quando nella società umana trionferà la consapevolezza di un mondo concreto e collettivo, in cui tutti siamo compartecipi, in cui le forze e le cose manifeste corrispondono all’insieme del vivente e del non vivente, in cui uno star bene della mano non comporta un danneggiamento del piede, che è l’attuale meccanismo causato dall’ignoranza sull’unitarietà della esistenza.
La necessità di un bene comune deve affermarsi nella società, coincidendo col bene personale, ed a qual punto sarà chiaro che non possonno più risaltare (nelle scelte sociali e di governo ambientale) interessi rivolti a soddisfare una parte a scapito dell’altra. Questo mondo presente di attrazioni e repulsioni, di scale di valori, di motivi personalistici e di incentivi egoici, insomma il mondo della competizione, lascerà quindi il posto al mondo comune a tutti, sia dal punto di vista biologico che del pensiero.
Paolo D’Arpini
Paolo D'Arpini, in attesa della fine dei tempi oscuri
P.S. Di questi e simili argomenti se ne parlerà durante l’Incontro Collettivo Ecologista, previsto ad Aprilia, dal 22 al 24 giugno 2012. Programma:
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