Cento anni fa, il 24 maggio 1915, l'Italia entrava nella prima guerra mondiale. Alla fine di quella carneficina il fascismo, e la seconda guerra mondiale, ed Auschwitz ed Hiroshima, ed innumerevoli altre guerre, dittature, stragi, orrori, e la consapevolezza che l'umanità intera può essere annientata.
Non dobbiamo permettere che l'umanità sia annientata.
Per impedirlo occorre la pace; la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; il rispetto profondo e l'attiva tutela della biosfera.
Per realizzare tutto cio' (e tutto cio' e' indispensabile, indispensabile, per la salvezza dell'umanita') occorrono la smilitarizzazione e il disarmo, occorrono scelte di giustizia e di solidarieta', consapevoli che vi e' una sola umanita' in un unico pianeta vivente casa comune dell'umanita' intera; occorre la consapevolezza che siamo un'unica famiglia con un medesimo destino di vita o di morte.
Per la salvezza dell'umanita' occorre un fondamentale progresso civile: decidere di non uccidere piu', decidere di salvare tutte le vite, decidere di rispettare tutte le persone, decidere di sostenere chiunque e' nel bisogno, decidere di condividere i beni, il bene.
Chiamiamo questo ineludibile compito, questo necessario impegno, col nome semplice e chiaro di nonviolenza.
La nonviolenza e' l'opposizione nitida e intransigente a tutte le violenze; la nonviolenza e' recare soccorso ovunque occorra; la nonviolenza e' l'umanita' come dovrebbe essere.
Grazie alle firme da tutta Italia un'altra difesa e' oggi piu' vicina e possibile.
Depositata il 23 maggio 2015 alla Camera dei Deputati la proposta di legge di iniziativa popolare per la Difesa civile, non armata e nonviolenta.
Con la presentazione presso la Camera dei Deputati si e' concluso il primo passo formale importante della Campagna "Un'altra Difesa e' possibile".
Obiettivo raggiunto: gli scatoloni con le 50.000 firme necessarie per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare sono stati consegnati da una rappresentanza del Comitato Promotore. La raccolta e' avvenuta in tutta Italia, nel corso degli ultimi sei mesi, da centinaia di associazioni, gruppi, movimenti delle principali reti del mondo pacifista, nonviolento, disarmista e del servizio civile.
La proposta di legge "Istituzione e modalita' di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta" vuole dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini) e avviare nel paese una politica di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni: il servizio civile, la protezione civile, i corpi civili di pace e un Istituto di ricerche sulla pace ed il disarmo, sono gli elementi centrali della proposta legislativa la cui presentazione verra' annunciata gia' nella prossima seduta parlamentare a Montecitorio.
Grande soddisfazione e' stata espressa per questo risultato dai promotori della Campagna "Un'altra difesa e' possibile" che hanno registrato l'adesione anche di decine di sindaci di citta' grandi e piccole (Roma, Milano, Napoli, Genova, Reggio Emilia, Pavia, Modena, Messina, Vicenza, Livorno, Cagliari...) e di tanti Consigli Comunali, come dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna.
"In attesa che gli uffici della Camera dei Deputati controllino la validita' e la sufficienza delle firme raccolte - ha dichiarato Mao Valpiana, coordinatore della campagna e presentatore della proposta di legge - chiediamo che fin da subito deputati e senatori la possano fare propria, avviando il dibattito sulla necessita' che anche nel nostro Paese venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare".
La proposta di legge, tra l'altro, chiede una riduzione delle spese sostenute dal Ministero della Diesa per nuovi sistemi d'arma al fine di poter costituire un Fondo per la difesa civile non armata e nonviolenta. "Non si tratta quindi di spendere di piu' - ha proseguito Valpiana - ma di spendere meglio".
A consegnare le firme sono stati i rappresentanti delle sei reti promotrici: Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!
Nei prossimi giorni i promotori auspicano inoltre di potersi incontrare con la Presidente della Camera Laura Boldrini, per sottoporle i contenuti del progetto di legge e chiedere un sollecito avvio dell'iter parlamentare relativo.
Movimento Nonviolento
(La Nonviolenza è in cammino - nbawac@tin.it)
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