mercoledì 28 settembre 2011

Franco Farina: “Sei sempre tu che crei nel bene e nel male”

Una nuova storia ed una nuova versione di “Il secondo incantesimo” ultima creazione di Franco Farina


C’era una volta un essere e voleva creare solo cose belle e quindi si mise al lavoro.

Alcune cose le riuscivano bene ed altre un po’meno; alcune erano davvero brutte. Quello che succedeva è che quando ammirava le belle cose fatte esse sparivano.
Mentre le cose mediocri e brutte che non ammirava per niente rimanevano lì e continuavano a dagli fastidio; e si doveva anche trattenere da esse.
Che ingrata situazione la bellezza man mano ammirata spariva e le rimaneva solo la bruttezza. Allora si arrabiò tanto e tanto che decise che tutto doveva essere brutto così nulla spariva.
Ma così facendo anche lui divenne un essere brutto e oscuro.
Ah! Finalmente riusciva a far persistere le cose ed a mantenerle in esistenza, ma tutto era brutto e inguardabile anche lui stesso.
Allora poverino decise che le cose brutte dovevano essere belle e si mise a guardare quelle brutture sforzandosi di credere che fossero belle.
E guardava… “che bel teschio” …  “che bello quel mondo tutto nero e tetro”… il fascino dell’oscurità e del mistero.
E così senza accorgersene aveva sceso alcuni gradini di consapevolezza ed era diventato un po’ svampito.
Si era infangato in una confusione tale che le cose brutte erano belle, e le cose belle erano brutte, e tutto andava all’incontrario.
Ahi che dolor!
Comunque aveva ottenuto che le cose non sparivano; non succedeva più che guardando una cosa essa si dissolveva.
Eh si ma ora come sognava quel tempo in cui poteva far sparire le cose solo guardandole.
Si era impantanato a tal punto da non riuscire  districarsi in questo oscuro incantesimo.
E… quindi la cosa da fare era dare la colpa a qualcun altro, o a qualche altro spiritello dispettoso e… Ma anche così facendo si sentiva sempre più triste, e si addormentò.
Sognò quel tempo in cui tutto era così bello e che poteva osservare una cosa e farla sparire a suo piacimento.
Si svegliò di soprassalto, e ci provò. Osservò una cosa per quel che era ed essa sparì.
Un poco rincuorato osservò un'altra cosa e sparì e man mano facendo sparire le brutte cose che aveva creato tutto riprese a prendere luce e sparì quell’incantesimo nero che questo essere si era creato.
La morale della favola?
“Sei sempre tu che crei nel bene e nel male”.


Franco Farina.

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