sabato 3 settembre 2011

Spiritualità laica e sensibilità naturale... nella coscienza che tutto è Uno!

Tutto è Uno


BISOGNA TRATTARE GLI ANIMALI – I CERVI, I CAMMELLI, GLI ASINI, LE SCIMMIE, I TORI, I SERPENTI, GLI UCCELLI, LE MOSCHE…. ESATTAMENTE COME I NOSTRI FIGLI. C’E’ VERAMENTE POCA DIFFERENZA TRA I BAMBINI E QUESTI ANIMALI INNOCENTI. (Srimad Bhagavatam – Canto 7mo-cap.14, v.9.)

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E’ datore di vita e grande è il suo potere.
Gli Dei tutti rispettano la sua legge.
La sua ombra è luce, la sua ombra è morte.
Creò il cielo e la terra e il suo giudizio
Diede sede a tutto.
E ancora il Creato il lui crede e tre.
Il sole che sorge illumina del suo ardore,
A chi se non a lui il sacrificio offriremo?

(Versi riprodotti nel libro di J.Steinbeck: Il Dio ignoto.)

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TONINO GUERRA: Abbiamo bisogno di luoghi che siano uno specchio per le nostre riflessioni. Luoghi che ci facciano camminare lungo i sentieri creati dalla nostra fantasia.

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FRANCO MUSSIDA (musicista, compositore, fondatore del CPM music institute di Milano; con Marco Roveda, della Fattoria Scaldasole, Lorenzo Andi e Franco Bondi, fondatore della sezione lombarda dell’Associazione per l’Agricoltura biodinamica; ha realizzato la Sinfonia della Pace per 1000 chitarre, con esecuzione all’Idroscalo il 31 maggio 2009)

La musica è tutto un sollecitare emozioni, profumi, essenze. Trovare parallelismi tra i caratteri, i temperamenti, i modi di essere e le piante, con la loro disposizione a rispondere in modi diversi all’energia della Terra e del Cielo, riempie di forze e motiva chi opera nei nostri settori.

Pensa alla tossicità della Belladonna, i cui fiori guardano la terra, come in un gesto introspettivo, come lo è un intervallo di terza minore che rende percepibile e viva la nostra interiorità, scopri poi che l’essenza della pianta diventa una cura per il dolore, come cura per il dolore interiore, per la malinconia, è una musica, anche una canzone, composta in modo minore, una magia che lascia incantati ogni volta.

In Sicilia, alle falde dell’Etna, una mattina di primavera, aprendo la finestra, davanti allo spettacolo della natura con tutte le sue essenze di acqua, di cielo azzurro che, senza soluzione di continuità si ributtava nel mare, di terra e rocce condensate sopra quelle acque, di vita vegetale, di piante che crescevano su di esse, il tutto osservato dai miei occhi e da gabbiani che nel cielo esprimevano nella gioia del volo il senso della loro esistenza, qualcosa di luminoso, una luce potente entrò in me, ribaltandomi l’anima come un guanto.  VIDI CON GLI OCCHI DEL CUORE CHE TUTTO ERA UNO.

(Testi selezionati da Giorgio Vitali)

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