Caro Paolo D'Arpini, ho ricevuto alcuni giorni fa una recensione al film “Il mago di Oz” e ho
letto velocemente l’articolo indicato che finisce con la domanda: “potrebbero
queste storie aver contribuito allo spettacolare declino del cristianesimo
negli ultimi decenni mentre altri movimenti continuano a guadagnare
slancio?”
Non ho mai visto il film .
Penso però che il cristianesimo sia morto molto tempo fa perché, come ha
affermato B. del Boca, il messaggio cristico è stato crocifisso millenni fa e
non certo per colpa della teosofia. Si cerca disperatamente capri espiatori
attuali e non ci si accorge che la divisione tra scienza e spirito, e quindi
il divide et impera è secolare, come ha scritto anche il fisico Vittorio Marchi
nella sua prefazione agli atti del convegno “Scienza e Spirito” e come avevano espresso anche H.P. Blavatsky ed
altri.
Ti inoltro di seguito la relazione che
ho presentato al congresso teosofico nazionale nel 2005. Era l’anno della
scienza (non lo sapevo). Si è creato molto rumore. Nel 2006 c’è stato il
congresso “Scienza e Spirito” di Milano che è iniziato con la relazione sulle
scoperte di Hamer. Nel 2006 il gran maestro della massoneria italiana Gianfranco
Pecoraro, detto Carpeoro, lascia la massoneria.
Il Servizio come strumento dell’Unità della Vita
Alcuni anni fa un ragazzo mi raccontò
che aveva consultato un libro, scritto con la psicotematica, per
essere aiutato circa la scelta dei suoi studi e lavoro futuri. Lo
consultò come l’autore gli aveva suggerito: aprendolo
spontaneamente. La pagina scelta riproduceva un disegno ricco di
simboli e recava in calce la scritta: “Non distoglierti mai
dall’onestà”. Tutti sappiano che onestà significa
rettitudine, lealtà, giustizia, amore di verità.
Un anonimo filosofo recita: “Onesto è
colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio
pensiero” Naturalmente l’argomento è foriero di molteplici
interpretazioni e riflessioni perché la verità, e quindi l’onestà,
sono relative alla coscienza e consapevolezza e perciò anche
alle informazioni. Poiché la psiche umana è soggettiva, ciò che
può essere considerato vero ed onesto per gli uni può non esserlo
per gli altri, a prescindere da pensieri ed azioni da tutti
considerati riprovevoli. Lo studente lesse anche alcune frasi del
libro “La Dimensione Umana” di Bernardino del Boca, edito nel
1975.
“La mente è soggettiva ed
individuale e non può mai essere considerata un oggetto”: “Nelle
opere di anatomia, fisiologia, medicina ed antropologia l’anima
non è più menzionata”; “Lo scienziato che sperimenta con la
Vita sul piano genetico senza una profonda conoscenza delle verità
spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo”;
“Verso la fine del ventesimo secolo la biologia dimostrerà
l’importanza del pensiero e raggiungerà quel punto critico di
immediata accelerazione che la fisica ha raggiunto una generazione fa
e che ha data inizio all’era atomica. Sarà questa rivoluzione
biologica quella che darà il colpo di grazia alla mentalità del
passato e che porterà la scienza a riconoscere l’aspetto divino
dell’uomo e della natura. Alla fine del ventesimo secolo i biologi
presenteranno l’uomo come da secoli lo presenta la Teosofia.”
E, proprio come previsto, le
rivoluzionarie scoperte psico-biologiche di fine secolo del dr. Hamer
gli consentono di contrapporre la visione del mondo fra la Nuova
Medicina e la Medicina Classica nel modo seguente:
- Medicina Classica: visione meccanicistico-materialistica del mondo del diciannovesimo secolo: essa parte ancor oggi dal presupposto che le cause patogene si trovino dentro o vicino alle cellule. Specializzazione: unità sempre più piccole, ad esempio geni ovvero la loro manipolazione, virus ovvero parti di virus.
- Nuova Medicina: il cosmo di uomo, animali e piante: nella natura si manifesta il Divino con le cinque leggi biologiche. Tutti gli esseri viventi hanno un’anima. “Poiché in realtà tutto è Uno e una cosa non è sensatamente immaginabile senza l’altra”. Visione d’insieme, sinossi
Diana Dunnigham
Chapotin, Segretaria Internazionale dell’Ordine Teosofico di
Servizio, in occasione del Congresso del Centenario della Società
Teosofica Italiana , svoltosi ad Assisi nel 2002, ebbe a dire: “La
qualità del nostro servizio verso gli altri è direttamente
influenzata dalla visione che abbiamo del mondo. L’Ordine Teosofico
di Servizio è utile quando fornisce un sostegno che il gruppo può
dare garantendo la neutralità della Società Teosofica e la libertà
di pensiero dei membri. In breve l’Ordine Teosofico di Servizio è
un mezzo per la realizzazione dell’unità per coloro che credono
che il servizio e la loro crescita interiore siano simultanei e non
sequenziali”.
Voglio ricordare
quanto scrisse in “Iside Svelata” H.P. Blavatsky: “ Scienza e
Religione unite sono infallibili poiché l’intuizione spirituale
supera le limitazioni dei sensi fisici. Separate, la scienza esatta
respinge l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene
una teologia meramente dogmatica. In definitiva ognuna, lasciata a
sé, non è che un cadavere senz’anima”.
Pertanto svolgere
Servizio con spirito teosofico comporta una continua ricerca di
verità per approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri.
Paola Botta
Beltramo – Presidente Gruppo Teosofico Biellese
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