Selvatico e Coltivato
storie di vita bioregionale |
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È possibile smettere di coltivare con pesticidi, antiparassitari, macchine agricole e avere lo stesso raccolti, anche più saporiti e salutari? È possibile vivere in campagna, isolati, senza acqua corrente e senza elettricità? È possibile fare il bucato efficacemente usando la cenere del camino? C’è chi sostiene di sì, e lo dimostra raccontando come fa e da quando lo fa. Addirittura rivendicando una scelta di vita che – a suo dire – salverà l’umanità dal disastro ambientale. Si chiamano “selvatici”, si richiamano a “filosofie” nient’affatto ideologiche e religiose, ma soprattutto alle scelte di vita di uomini, donne e bambini d’America e di altre parti del mondo. |
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Riciclaggio della memoria
di Paolo D'Arpini
Appunti, tracce e storie di Ecologia Profonda, Bioregionalismo e Spiritualità Laica
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Edizioni Tracce, 2013 Saggistica collana Olistica diretta da Michele Meomartino pp. 216 - € 12,00 ISBN 978-88-7433-889-4 Dimensioni cm. 21x14,5
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Dalla quarta di copertina a cura dell'Autore:
“La coscienza non può essere spiegata solo in termini di funzionamento fisiologico e sicuramente possiede una sua propria natura e realtà. L’osservato non è mai scisso dall’osservatore, l’immagine non può sostituirsi alla sostanza. Tutto si manifesta in ogni singola parte e ogni parte compartecipa al tutto. Questa percezione ha una somiglianza anche con le descrizioni del sentire bioregionale e dell’ecologia profonda. Mettere in pratica questo sentire è lo spontaneo risultato di quella esperienza...”
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