giovedì 20 ottobre 2016

Ormai è scientificamente appurato... la Terra non è rotonda



Risultati immagini per la Terra non è rotonda

Ancora oggi periodicamente qualche sostenitore della teoria della "Terra piatta" (o, perlomeno, dubbioso) mi scrive, chiedendomi per quale mai motivo dovrebbe credere che la Terra sia una palla rotonda (in realtà non solo è schiacciata ai poli, come un ellissoide, coerentemente con le forze centrifughe di rotazione, ma è anche leggermente deformata "a pera").

Se hanno dubbi fanno bene a scrivere ed esporli.


Il guaio è che gli argomenti a dimostrazione della terra rotonda (rotondeggiante) sono così tanti che non ce la farei mai ad esporli tutti.


E, come non bastasse, la maggior parte di essi deriva dalle osservazioni concrete e misure, metodologia che distingue nettamente la ricerca scientifica da quella filosofica, teologica o a vario titolo puramente rappresentativa.


Costruire belle idee è piacevole, ma per sapere se corrispondono ad una descrizione del reale oppure no non c'è che un metodo maestro: l'osservazione concreta, così amata da Galileo (ma non solo da lui).
Le osservazioni risolutive, fin dall'antichità (lo ripeto: fin dall'antichità) riguardano: il mare, le stelle, il sole, il comportamento della gravità.


Ai tempi della Grecia classica le persone colte sapevano benissimo che la Terra era sostanzialmente sferica, tant'è vero che Eratostene, misurando contemporaneamente le ombre prodotte dalla luce del sole ad Atene e Siene (l'odierna Assuan) dedusse, tramite la similitudine dei triangoli, una misura del diametro terrestre di precisione eccezionale per l'epoca, dato che differisce dalle nostre di meno del 5%.


Tuttavia, mi limiterò qui ad analizzare le conseguenze delle riflessioni di Aristotele sulla gravità.
E' noto da sempre che gli oggetti massivi sopra la superficie terrestre cadono verso il basso, e da questo fatto Aristotele deduceva che un pianeta di forma iniziale qualsivoglia progressivamente sarebbe diventato sferico, perché, detto in poche parole, gli oggetti che rotolano verso il basso progressivamente appianerebbero ogni dislivello.


Questo significa che se una grande massa è costituita da matriale in qualche modo friabile un poco alla volta vedrebbe distrutte tutte le sue montagne, i cui detriti rotolerebbero in basso, riempiendo le valli. 
Cosa significa "in basso" ? Una volta capito che "in basso" equivale a "verso il centro dell'agglomerato" il risultato finale è inevitabilmente una sfera.


Da Newton in poi sappiamo che il "centro" verso cui le cose cadono è il "centro di massa" del sistema di oggetti (una media pesata delle loro posizioni, ovvero una media in cui ogni posizione è moltiplicata per la massa dell'oggetto che la occupa), e questo ci ha permesso di calcolare correttamente una enormità di movimenti dei corpi celesti, fino al problema della lenta precessione del perielio di Mercurio, che ha richiesto le tecniche della relatività generale di Einstein per essere risolto. Tuttavia, la maggior parte dei movimenti gravitazionali si spiegano con ottima precisione ancora oggi con la gravitazione universale di Newton (se non vi accontentate della sua approssimazione, allora dovete studiare Einstein).
Ora, consideriamo che c'è una falla nel ragionamento di Aristotele.


Se immaginiamo di considerare un blocco di materiale rigido e indeformabile, questo potrebbe mantenere la stessa forma per tempi lunghissimi, quindi, ad esempio, una lastra di acciaio lanciata nello spazio cosmico potrebbe mantenere la sua forma di parallelepipedo senza deformarsi per gravitazione interna.


Qualcuno potrebbe anche avere costruito una enorme lastra, o disco piatto, di materiale rigido, ricoprendolo poi di uno strato di terriccio e di acque, ottenendo la Terra piatta, sulla quale noi umani avremmo vagato per secoli e millenni.


Sorge anzitutto il problema che da quando gli umani hanno cominciato a costruire barche galleggianti sull'acqua ed allontanarsi sufficientemente dalla costa hanno dovuto constatare che perlomeno la superficie del mare non è piatta: è covessa incurvata "all'ingiù". Come si deduce dalla vista di una nave che, all'ontanandosi all'orizzonte, sembra inabissarsi nelle acque, mentre riavvicinandosi sembra riemergere salendo da sott'acqua. Ma siccome i marinai della nave, giunti a terra, possono testimoniare di non avere affatto inventato un sommergibile, tant'è vero che la parte abitata del natante è asciuttissima, dobbiamo dedurre che non è stata la nave ad inabissarsi e riemergere, bensì solo la sua immagine a scomparire sotto il profilo dell'acqua lontana (l'orizzonte), per riapparire salendo dal basso al rientro. 


Tanto più che, per tagliare la testa al toro, dove sia disponibile un alto promontorio sulla cosa è possibile constatare che mentre un osservatore sulla spiaggia vede la nave in allontanamento inabissarsi sotto l'orizzonte l'altro osservatore, sopraelevato, la vede ancora intera (e lo stesso fenomeno si verifica al ritorno).


Dunque, la scomparsa e riapparizione dell'immagine all'orizzonte è spiegabile solo con una superficie marina incurvata verso il basso.


A questo punto, tale curvatura potrebbe essere compatibile con varie forme, inclusa quella cilindrica (non necessariamente sferica, dunque), ma il fatto che lo stesso fenomeno si verifichi in tutte le direzioni di navigazione evidenzia che la curvatura della superficie marina deve essere globalmente o sferica o sferoide.


Ma riprendiamo pure l'argomentazione di Aristotele ampliata dalle osservazioni di Newton: le cose cadono verso il centro di un grande ammasso di cose (incidentalmente detto, è proprio per questo motivo che si sono formate le stelle, e al centro delle stelle infine gli atomi, e pertanto esistiamo noi, con questa forma corporea realizzata da atomi poi legatisi in molecole, mentre senza la nucleosintesi stellare non avremmo avuto modo di disporre del centinaio di atomi con cui si formano le strutture molecolari, e l'universo sarebbe solo una grossa nuvolona di idrogeno con un pochino di elio disperso in mezzo).


Allora, immaginiamo pure che qualcuno (sa dio perché) abbia costruito un gigantesco disco rigido piatto, ricoprendolo poi di terriccio ed acqua, e regalandoci la Terra piatta in cui vivere.
In tal caso, tutto il materiale subirebbe una attrazione gravitazionale verso il centro di massa, che si troverebbe nel punto mediano del segmento centrale del disco, insomma, dentro il disco, in corrispondenza del centro della sua faccia circolare, a metà strada tra la superficie superiore e quella inferiore.


A questo punto, cosa succederebbe a tutto il materiale mobile sopra la superficie del disco rigido, ovvero a tutto il terriccio e le acque, oltre che all'atmosfera gassosa ?
Quel materiale verrebbe risucchiato gravitazionalmente vero il centro del disco (sia su una faccia che sull'altra), sicchè avremmo tendenzialmente una unica grande montagna centrale, con le acque che la ricoprono in salita fin dove riescono ad arrivare, e pure l'atmosfera gassosa concentrata verso la zona centrale, mentre allontanandosi dal centro terriccio, acque e aria diventerebbero sempre più rari.
Mi dispiace non poter disegnare su questo scritto, per mostrare facilmente in che modo, press'a poco, sarebbero dirette le linee di forza dell'attrazione gravitazionale, e conseguentemente le superfici equipoptenziali, alle quali la materia scorrevole si adatterebbe.


Quindi, teoricamente qualcuno potrebbe avere costruito (sa dio perché) un enorme disco rigido da ricoprire con terriccio, acque ed aria, facendone un pianeta abitabile, ma se quel pianeta esiste in ogni caso non è il nostro, poiché terreno, acque e atmosfera avrebbero assunto tutt'altra disposizione rispetto a quella che invece possiamo osservare.


Vincenzo Zamboni


Risultati immagini per la Terra non è rotonda

1 commento: