martedì 17 gennaio 2017

Scarso riciclaggio dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche


Risultati immagini per riciclaggio dei rifiuti da apparecchiature elettriche
La raccolta differenziata è una condizione preliminare per garantire il trattamento specifico ed il corretto riciclaggio dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE); purtroppo in 40 province italiane la raccolta di questa particolare tipologia di rifiuti è ancora al di sotto dei 4 kg per abitante (target in vigore fino al 31 dicembre 2015).
Solo 4 province superano non solo il target 2015 ma addirittura quello fissato per il 2016, che prevede per l’Italia una raccolta pro-capite pari a circa 7,5 kg per abitante, si tratta di
  • Olbia–Tempio (10,23 kg),
  • Como (10),
  • Aosta (8,24)
  • Sassari (7,92)
cittadinanzattiva_raee_provincevirtuose
In altre 3 province la situazione è rimasta stabile, mentre in ben 58 province è addirittura peggiorata rispetto a cinque anni fa.
Come è possibile vedere nella tabella sottostante la più alta media pro-capite a livello regionale si riscontra nelle regioni del Nord: in particolare Valle d’Aosta e Trentino e Friuli, mentre in forte ritardo si presenta il Sud, soprattutto Campania, Sicilia e Puglia, che si attestano agli ultimi posti.
dati raccolta differenziata raee - media regionaleI dati fanno ancora più riflettere se pensiamo, come ricorda Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom, che la quantità di RAEE che ogni cittadino italiano ‘produce’ (cioè butta via) ogni anno è quasi 13 kg a testa, che in totale fanno circa 800.000 tonnellate all’anno.
Senza un deciso cambio di passo, risulta irrealistica, per il nostro Paese, la possibilità di raggiungere l’obiettivo di circa 10 kg per abitante stabilito dall'Unione Europea per il 2019.
Si conferma la fotografia di un'“Italia a più velocità”, come afferma Tina Napoli, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, che aggiunge: “se da un lato c'è da esser fiduciosi in quanto in Italia nei primi nove mesi dell'anno sta continuando ad aumentare la raccolta differenziata dei RAEE, dall’altro c’è da preoccuparsi e non poco in quanto il trend nel 2015 peggiora in ben 58 province rispetto ai dati del 2011.
Guardando nelle specifico alla nostra regione, la Toscana ha percentuali medie di raccolta differenziata di RAEE sopra alla media nazionale: nel 2015 si è attestata a 5, 67 kg abitante. A livello provinciale, sopra ai 6 kg abitante, troviamo:
  • Lucca (6,37)
  • Firenze (6,32)
  • Pisa (6,27)
  • Siena (6,18)
  • Grosseto (6,1)
Tra le peggiori invece Prato, con 3,4 kg abitante e Massa con 3,71 kg abitante.
raee_toscana
Come migliorare? Sicuramente molte sono le strade da perseguire: la differenza, come ricorda Tina Napoli di Cittadinanzattiva, la fanno:
  • la sensibilità degli amministratori nell'implementare nei territori politiche nazionali ed obiettivi europei,
  • gli investimenti in infrastrutture dedicate, a partire da una più capillare presenza di specifici centri di raccolta,
  • la capacità di fare rete tra i vari soggetti della filiera direttamente interessati - produttori, distributori, consorzi, etc.,  le amministrazioni pubbliche e la società civile organizzata.
Di sicuro bisogna continuare ad informare i cittadini, per questo Ecodom e Cittadinanzattiva hanno realizzato una guida dal titolo “Rifiuti elettrici ed elettronici: come fare?”, che spiega per quali motivi i RAEE devono essere raccolti in modo differenziato.
Come già ricordato anche da altri opuscoli informativi in materia, questi rifiuti contengono sostanze inquinanti, che devono essere estratte con tecnologie appropriate e correttamente smaltite.
Inoltre non dimentichiamo che questi rifiuti possono davvero rappresentare un’importante miniera di materie prime da riutilizzare: da quelle più comuni come il ferro, l’alluminio, la plastica, il rame, fino a quelle più preziose o strategiche, come l’oro, il palladio, il cobalto, la grafite. Ricavare queste materie prime dai RAEE, inoltre, richiede meno energia ed ha un impatto ambientale inferiore rispetto all’estrazione delle stesse dalle miniere.

(Fonte: Arpat)

1 commento:

  1. Personalmente faccio di tutto per riciclare vecchie apparecchiature elettroniche dismesse. Sia a Treia che a Spilamberto uso da anni due vecchi computer usati regalatimi da amici. Ogni tanto s'impallano e smettono di funzioanre ma i due tecnici ai quali mi rivolgo (sia a Treia che a Spilamberto) hanno sempre riparato gli apparecchi utilizzando materiali di recupero. In questo modo riesco a mantenere basso il consumo di materiale elettronico ed allo stesso tempo aiuto l'artigianato tecnico che sopravvive solo grazie al riciclaggio. Invece di acquistare nuovi apparecchi "più moderni" ad ogni "spinta" pubblicitaria consiglio ad ogni ecologista di tenersi i vecchi apparecchi facendoli aggiornare e riparare dai tecnici telematici....

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