venerdì 10 dicembre 2021

Dibattito per una vera ecologia politica, sociale ed economica

 


...Le centinaia di miliardi dei fondi europei (che graveranno sul nostro debito pubblico per generazioni) verranno spesi in gran parte per progetti faraonici e assurdi, distruttivi dell’ambiente, che nulla hanno a che vedere con i reali problemi di cui soffre il nostro Paese, per alcuni dei quali per altro continuiamo a pagare le multe inflitteci dall’Unione Europea.

La Giustizia, già minata dal controllo dei potentati politici ed economici, sta subendo continui colpi di scure quali la recente legge Cartabia, che garantiscono sempre maggiore impunità alla grande criminalità di ogni tipo, quella ambientale in primis.

Il già debole sistema democratico è stato minato fin dalle fondamenta a tutti i livelli, a partire da quelli più alti: ci troviamo come capo del Governo un banchiere, sorretto da un’accozzaglia di formazioni politiche come mai s’era né vista né immaginata.

Non esiste più una reale forza di opposizione.

Il Parlamento è totalmente esautorato e lo stesso vale persino per il Consiglio dei Ministri, come dimostra la vicenda emblematica dell’approvazione del Bilancio dello Stato, che Draghi ha sottoposto ai Ministri nel corso della riunione in cui doveva essere votato, senza che nessuno avesse avuto modo di leggerlo.

E l’imminente elezione del Presidente della Repubblica sta proponendo, alla massima carica dello Stato, personaggi come il condannato Berlusconi, che diverrebbe anche Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura…

Il sogno della transizione ecologica, che avevamo cullato sull’onda del “tutto andrà bene”, del “niente sarà più come prima”, si è già infranto con una involuzione mondiale che vede all’oggi un grande ritorno al carbone e per il futuro il nucleare (sempre che il pianeta consenta di arrivarci).

La sanità, la cui condizione disastrosa è stata la causa principale degli effetti nefasti della pandemia in Italia, è destinata a peggiorare sempre più e a proseguire il suo distacco dai modelli virtuosi di presidio del territorio, di cure domiciliari, ecc. che abbiamo auspicato e previsto nel nostro Programma.

E infine lo STATO DI EMERGENZA, nel quale noi italiani ci troviamo da più di 18 mesi. L’Italia mette insieme due tristi verità: quella delle misure più restrittive adottate  e quella di una delle maggiori incidenze di decessi Covid-19.

Tale stato di emergenza ha prodotto drammatiche privazioni delle libertà, con danni incalcolabili all’economia, alla scuola, ma ancor più alla salute psico-fisica delle persone, private per mesi della socialità, contribuendo di fatto all'aumento della fragilità, in particolar modo di bambini, giovani e anziani ed alla drammatica riduzione dei diritti di noi tutti.

Eloquente in tal senso il fatto che alcuni settori dell’economia – le case farmaceutiche, i colossi del web e del commercio online… - stiano aumentando enormemente le loro ricchezze mentre, all’opposto, in tutto il resto della popolazione vi è un dilagare della povertà, dell’indigenza, della depressione.

Cosa succederà quando lo stato d'emergenza supererà il limite massimo consentito dalla Carta Costituzionale, ossia il 31/12/2021?

Uno dei capolavori dell’emergenza adottati dal nostro Governo è senz’altro il “GREEN PASS”, per il quale l’Italia ha ignorato anche i vincoli antidiscriminatori della normativa UE, facendo di esso un formidabile strumento di discriminazione economica e sociale sancito “a norma di legge”. In alcuni casi finanche di vera e propria segregazione.

E ciò che è sotto gli occhi di tutti è l'evidenza che, una tale regolamentazione, non ha alcun valore scientifico, anzi, crea pericolose situazioni di rischio per la salute pubblica.

Il Pass inoltre colpisce duramente soprattutto le persone più indifese e meno abbienti, coloro che sono ricattabili, perché destinate alla povertà se perdono il lavoro. Improvvisamente onesti cittadini hanno meno diritti di mafiosi, pedofili, criminali e politici corrotti.

Un insieme di gravi violazioni dei diritti umani fondamentali, che intacca molteplici articoli della Costituzione e dei trattati sui diritti dell’uomo.

Le fondamenta su cui poggia questo stato di involuzione democratica e di distruzione delle conquiste dei lavoratori è il PENSIERO UNICO, artificiosamente creato grazie al controllo dei mass media da parte dei poteri economico e politico.

Il Pensiero Unico impone un solo punto di vista, una sola “verità” alla quale tutti devono attenersi.

Chi ha il coraggio di dissentire viene denigrato, mobbizzato, annichilito. Perseguitato dagli ordini professionali con sospensioni ed espulsioni.

Non è più ammesso il pensiero critico, il dibattito, il confronto scientifico. La scienza è al servizio della politica e delle multinazionali farmaceutiche che poco hanno in comune con la scienza galileiana vera e propria.

Il pensiero unico sta separando le persone, dividendole in buoni e cattivi cittadini; chi ha manifestato – seppur pacificamente, inneggiando alla fratellanza e all’amore, pregando e piangendo – come hanno fatto i portuali a Trieste, è stato attaccato dalla polizia con getti d’acqua gelida, manganellate, gas lacrimogeni. Oppure, come accaduto al sindacalista Stefano Puzzer, reo di essersi portato in piazza a Roma una sedia e qualche cartello, è stato colpito da Daspo immediato che lo allontana per un anno dalla città non si sa in base a quale reato.

Davanti a piazze in rivolta nessun organo politico ha ascoltato e risolto i gravi conflitti ideologici di parte della popolazione. Diritti a scioperare, manifestare, dissentire sono stati soffocati in nome della sicurezza e salute della popolazione. Il popolo che chiede libertà va ascoltato in una democrazia.

Si è creata così una spaccatura abissale tra le persone, un muro di incomunicabilità che si estende trasversalmente anche tra chi aveva sempre vissuto in modo aperto e dialettico, tra chi aveva lottato insieme per i diritti civili e i principi democratici.

Ogni logica, ogni razionalità, ogni buon senso è stato spazzato via in pochissimo tempo senza alcuna seria opposizione.

Le centinaia di domande, che ogni essere senziente dovrebbe porsi su questo stato di cose, non possono nemmeno essere espresse e sono destinate a non avere alcuna risposta, mentre si procede verso il baratro.

Qual è il nostro ruolo in questa situazione, in quanto cittadin* di questo paese, in cui ogni persona è libera ed ha il diritto di studiare, lavorare e non va discriminata perchè parte di una minoranza?

Che senso ha parlare di solidarietà, in una situazione generale di esaltazione delle discriminazioni sociali, di trionfo dell’emarginazione?

Quale Ecologia ci possiamo aspettare da questo sistema di potere, che invece di dare delle risposte, contribuisce alla disinformazione, alla censura ed alla spaccatura sociale?

La politica deve tornare a rappresentare il popolo ed ascoltarlo?

Queste sono alcune delle domande basilari che noi ci poniamo. E alle quali intendiamo cercare di dare risposta, non essendo in coscienza disposti a chiudere gli occhi e ad accettare passivamente.

Il documento Per un cammino radicalmente ecologista e non violento”, prodotto il 13 ottobre scorso da un ampio gruppo di pacifisti e di ecologisti (e firmato da molti di noi) è stato sicuramente un passo importante e significativo. Noi riteniamo che sia fondamentale proseguire, scuoterci dal torpore, riattivare le coscienze e aprire finalmente un dibattito serio, pacato, profondo, costruttivo, inclusivo e democratico!

In quest’ottica proponiamo, a chi condivide le nostre stesse preoccupazioni, quanto segue:

Punto A

Organizzare il prima possibile, un incontro aperto a tutti coloro che si sono riconosciuti nelle cose fin qui espresse. Gli Obiettivi minimi dell’incontro sono:

  1. avviare un dibattito su queste tematiche, in piena libertà;

  2. dare la possibilità a ognuno di dire, in pochi minuti, se accetta l’attuale stato di cose oppure se condivide la nostra preoccupazione e il nostro desiderio/bisogno di re-agire;

  3. per coloro che opteranno per re-agire, iniziare a individuare le modalità più adeguate per organizzarci.

Proponiamo che l’incontro si tenga in presenza, nel rispetto delle precauzioni anti Covid-19, DOMENICA 19 DICEMBRE 2021, alle ore 10.00, presso la sala del centro culturale "CITTA' APERTA" in via Col Moschin a Mestre. Per chi non potrà partecipare in presenza, cercheremo di organizzare l'incontro anche per consentire la connessione on-line.

Rete Movimento Ecologista  - micheleboato14@gmail.com





Lettera firmata da:

Anna Ippolito

Antonella Pisano 

Fiorenzo Zerbetto 

Franca Franzin

Francesca Gambadoro

Michela Sartori

Michele Boato

Paola Malgaretto

4 commenti:

  1. Commento di Roberto Brambilla: "Concordo nel ritenere che stiamo vivendo un periodo molto "delicato" per usare un eufemismo e che occorra organizzarsi come minimo mettendoci in rete per essere un po' più pronti a reagire...

    Ritengo il periodo "delicato" oltre che per i motivi da te citati anche per i seguenti motivi.

    L'informazione è in mano nella maggior parte dei casi a gruppi che non mi paiono certamente orientati al bene comune e che sono abilissimi nel distogliere l'attenzione, nel non far crescere il senso critico, nel non disturbare i manovratori.

    I gruppi di volontariato, le associazioni continuano a lavorare senza mai porsi il problema di verificare le strategie che stanno adottando da oltre 40/50 anni. Ne so qualche cosa perchè ho lavorato per il WWF per 20 anni. La politica, da questi gruppi viene vista come un luogo al quale chiedere finanziamenti, al quale chiedere impegni prima delle elezioni, ma mai come un luogo da utilizzare meglio.

    La maggior parte delle persone vive separata dalle altre ed è connessa a più o meno oscure intelligenze artificiali che tentano di condizionarci, di omologarci e distrarci dalle cose importanti.

    Esiste una dilagante e crescente ignoranza dei diritti e dei doveri che nascono dal fatto che viviamo in uno stato che si è dato una Costituzione.

    Si cerca di far diventare la scuola da luogo con il compito primario di formare cittadini e cittadine a luogo in cui formare lavoratori e lavoratrici acritici.

    Sempre più persone fanno fatica a tirare la fine del mese e quindi sono sempre più facile preda di imbonitori senza scrupoli.

    Inoltre l'anno prossimo è il 2022 ovvero il centenario della marcia su Roma e magari qualcuno sta pensando di rispolverare strade già percorse...

    Non vi tedio oltre. Vi allego solamente due documenti che vi invito caldamente a leggere e che a mio avviso potrebbero servire:
    1) da traccia per la costruzione di una rete per operare insieme da subito in modo più efficace e per ragionare anche di aspetti più politici
    2) per capire la situazione patologica in cui versa la politica italiana.

    Il primo documento è intitolato "Bozza di Un'Arca per l'Italia" . Bozza perché è un work in progress. E' stato scritto da un gruppo di persone eterogenee nel primo semestre del 2020 e richiederebbe alcuni aggiornamenti: la sostanza però c'è. In esso si propone un cambio di strategia per diventare più efficaci che potrebbe interessare i gruppi e le associazioni

    Il secondo "Politicità sociale come nuova frontiera della politica" è stato scritto da Pino Polistena (Si occupa da anni di politica ed è il fondatore del gruppo "Forme e riforme") in questi mesi ed è una brillante analisi del perchè la politica in Italia non può funzionare se non si provvede a ricreare spazi ben definiti per la "Politicità sociale". Purtroppo in generale continuiamo a pensare che il male stia nei politici disonesti senza chiederci se invece i problemi non siano nelle forme con cui la politica si è organizzata.

    Faccio notare che per quanto sopra occorrerà anche ragionare circa la creazione di una forza di pressione politica radicalmente diversa da quelle che abbiamo visto sino ad ora: nei documenti citati si può capire dove vogliamo andare a parare...

    Il gruppo di lavoro di cui faccio parte sta organizzando varie iniziative tra cui una campagna nazionale per una crescita civica della cittadinanza da farsi nei primi mesi del 2022. Stiamo inoltre lavorando per evitare di andare a votare ancora una volta con il Rosatellum.

    Se dopo la lettura qualcuno ritiene di mettersi in contatto è benvenuto. I miei riferimenti sono r.brambilla@mclink.it e il mio cell è 338 88 03 715. Faremo la prossima riunione on line mercoledì 15 dicembre alle ore 21.15.

    Grazie per l'attenzione e buona domenica a tutti e tutte!"
    (Roberto Brambilla)

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  2. Commento di I.P.: "Sono rimasto molto contrariato, il titolo dell’incontro era : “ Rete…….VERA ECOLOGIA “ non credevo fosse una riunione di NO VAX .mescolanza inopportuna .Fate un incontro dedicato all’argomento con titolo chiaro, per non trovarsi a disagio .
    Il tutto mi ha ricordato la storiella della tigre e l’asino."

    Risposta di M.C.: "Leggo con sconcerto e tristezza questa frase (che riporto in corsivo) usata per bollare l'incontro a Mestre e online svoltosi il 19 dicembre: "Sono rimasto molto contrariato, il titolo dell’incontro era : “ Rete…….VERA ECOLOGIA “non credevo fosse una riunione di NO VAX .mescolanza inopportuna .Fate un incontro dedicato all’argomento con titolo chiaro, per non trovarsi a disagio" .

    Spero che questa "interpretazione" sia minoritaria fra chi ha seguito l'incontro del 19 dicembre. In ogni caso, questo sentire intollerante è purtroppo diffusissimo.

    Dunque, nel XXI secolo il dubbio è tornato a essere eresia da bruciare viva?
    Dunque, un incontro nel quale si è parlato di democrazia, di contraddizioni nelle politiche governative - compresa la transizione "ecologica", di misure discriminanti come è stato ben esposto in diversi interventi, deve essere gettato via come "inopportuna riunione no vax"?
    Dunque, non è legittimo farsi domande, su una gestione dell'emergenza che evidentemente non ha funzionato?

    E' davvero un passo indietro enorme, se si addita in modo sprezzante qualunque ragionamento, anche quelli fatti da persone che hanno conoscenze di settore.

    Una volta i nemici erano i guerrafondai, i bombardieri, gli inquinatori, gli assassini del clima, gli assassini degli esseri, i criminali.

    Adesso i nemici, chi sono?"

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  3. Commnento di Giorgio Vitali: "La falsità regna sovrana ed i vampiri, in veste di dirigenti del MKT farmaceutiko, volteggiano sulle anima... Nel momento in cui partono operazioni di risciacquatura di cervelli improntati alla "Cosiddetta "Ecologya"...argomento di cui non sono molti i conoscitori (rikordo un convegno presso una sala della Camera dedicato al riscaldamento globale in cui l'unico esperto contestò tutto quello che i tromboni della politika avevano dichiarato)....i cittadini che hanno per nostra fortuna mangiato la/le foglie NON credono più a nessuno..."

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  4. Vera ecologia? - Scrive Antonio Muscas: "L'Italia è uno dei paesi al mondo con la più alta percentuale di vaccinati, ciò nonostante è evidente l'incapacità del governo di gestire adeguatamente la pandemia così come è evidente tutto l'intento di utilizzare la "crisi" pandemica per scopi altri. D'altronde proprio in Italia siamo in crisi da decenni, perché la crisi è il miglior grimaldello per giustificare le peggiori nefandezze. Perché ritornare quindi ad uno stato, per così dire, di normalità?
    La verità, mi pare sia che siamo tutti ancora rintronati dalla novità pandemica e dalla rapidità con cui stanno cambiando gli scenari di fronte ai quali ci sentiamo inadeguati e impotenti.
    Io credo che se non avremo la capacità di condurre il dibattito su un altro terreno, ovvero laddove era parso cominciare (la crisi ecologica, di cui la pandemia non è che una sua conseguenza) potremmo solo fare il gioco di chi le crisi le produce e le alimenta..."

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