venerdì 2 giugno 2023

"Armiamoci e partite!" - Tutte le guerre che "ingrassano" il mercato delle armi...

"Armiamoci e partite è una frase proverbiale della lingua italiana, utilizzata per sottolineare e stigmatizzare, in maniera icastica e aforistica, l'atteggiamento di chi si sottrae ai rischi di un'azione da lui stesso promossa o perorata, pur esortando gli altri a intraprenderla..."


Ben 55 missioni diverse. Alcune prorogate, altre invece inaugurate proprio quest’anno. Dall’Ucraina al Burkina Faso. Missioni che comportano una spesa di 1.443.524.748 euro, per essere precisi. 

Soldi destinati agli impegni militari del nostro Paese, cui si aggiungono altri 276 milioni già messi in conto ma esigibili nel 2024, per un totale di 1,7 miliardi. Non solo: secondo la relazione che il governo ha consegnato in Parlamento e che Tpi ha visionato, la «consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi» sarà pari a 11.495 unità. Il problema – al di là dei numeri e della mole di fondi, uomini e mezzi che l’Italia metterà a disposizione – ruota proprio attorno ai tempi in cui è stata consegnata la relazione: «Ancora una volta siamo in ritardo con l’approvazione delle missioni militari: non è possibile che si arrivi a 5 mesi dall’inizio dell’anno. Ci sono missioni che sono iniziate a gennaio e termineranno a giugno e dunque parliamo di azioni che saranno già terminate quando verranno approvate», spiega Francesco Vignarca dell’Osservatorio sulle spese militari Milex. 

Un paradosso reso ancora più evidente dal raffronto con altri Paesi. Lo sottolinea Fabrizio Coticchia, docente di scienze politiche all’Università di Genova: «L’Italia è uno dei Paesi più attivi a livello militare. Le faccio un esempio: la Germania ha approvato circa 50 missioni militari dalla Guerra fredda ad oggi, noi ne approviamo 50 tutti gli anni. C’è un attivismo imparagonabile, eppure non c’è alcuna discussione parlamentare su questa o quella missione».

Stralcio di un  approfondimento di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni

Fonte: https://www.ideeinformazione.org/2023/05/28/finche-ce-guerra-ce-speranza/

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