sabato 1 giugno 2024

Macro bio eco... ed il pomodoro nell'alimentazione bioregionale...



...da tempo seguo la macrobiotica sulla base della triade mediterranea legumi verdure cereali, naturalmente senza solanacee, per i cereali oltre al riso al mais e al grano anche il grano saraceno e il miglio. 

Pensando al cibo dei canarini, nel lontano '79 in un ristorante macrobiotico a Forlì, assaggiai appunto polpette di miglio… riso e verdure. Si diceva che quelli che praticavano la macrobiotica acquisivano un colorito giallo e avevano una energia vitale piu bassa, non so se è vero o leggenda metropolitana fatto sta che ai tempi era una pratica abbastanza triste a base di pochi cibi stracotti oggi invece molto divertente con tanta frutta e verdura cruda, salse colorate tipo la buonissima kurkumì a base di curcuma, aglio, prezzemolo, limone, olio, per condire riso bruschette e legumi, oppure il famoso gomasio con sale marino integrale e sesamo, considerato come il cibo preferito del budda. 

Dicevo che anche se in genere non consumo solanacee, per tradizione familiare e anche perché la pianta del pomodoro mi piace tantissimo, soprattutto seguirne lo sviluppo e la crescita durante la lunga stagione estiva, per i colori e la grande scenografia che crea nell’orto.  Con il suo portamento sulle canne raggiunge altezza anche di due metri. Poi mi diverto pure a trasformarne i frutti in succose passate, a proposito meglio togliere la parte liquida interna che protegge i semi che risulta essere la parte più acida ed è meglio eliminare anche le bucce. 

In questi giorni ho trapiantato una quindicina di piante di varietà a pera, san marzano e pachino e ho già legato le piantine alle canne che le reggeranno. chi sta fermo pianta radici, anche se le radici vanno piantate in più posti possibili, come forma di appartenenza alla cultura e al territorio. 

Allora conosciamo gente luoghi e idee girando per il nostro paese incontriamo i volti della quotidianità. Viaggiamo per scoprire piccole e grandi storie, il Cilento culla della civiltà, famosa per i suoi tesori secolari che hanno reso la dieta mediterranea codificata dallo studioso "ancel keys"… e non esiste dieta mediterranea senza il pomodoro, prodotto simbolo della tradizione meridionale. 

Seguendo il pomodoro scopriamo i perfetti meccanismi della natura e la stagionalità dei suoi frutti. Infatti la natura ci dona in inverno frutti ricchi di vitamina c per rafforzare il sistema immunitario e verdure ricche di beta carotene per proteggere la pelle dal sole, in estate. 

Il pomodoro fu inizialmente coltivato come pianta ornamentale e i suoi piccoli e colorati frutti ne determinarono il nome. Il pomodoro ha potuto godere della rinomata fertilità dei suoli offrendoci alcune varietà di straordinaria qualità frutto di una ibridazione naturale. 

Quando l’armonia naturale genera questi tesori testimonia la felicità di un matrimonio tra il seme e il suolo. Il suo figlio piu rinomato il san marzano, è unico per proprietà organolettiche e nutritive… e quindi arrangiamoci, le vongole sono fuggite ieri sera e mettiamo il prezzemolo per dare più sapore e con la pasta avanzata facciamo frittelle con la cipolla, dedicate a chi pensa che la vita dopotutto sia una grande meraviglia, anche una bella pizza che non ha angoli e forse neanche limiti. 

Siamo consapevoli di quanto sia importante l’alimentazione bioregionale nell’ecologia ambientale, prima di mangiare pensiamo a come ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2. Acquistiamo prodotti che non percorrono un numero esagerato di chilometri prima di arrivare al negozio sotto casa. 

Cerchiamo di azzerare gli sprechi acquistando il giusto, se pensiamo a tutto questo prima di sederci a tavola allora ci possiamo definire tranquillamente bioregionalisti climatariani. 

Dopo aver lavorato nell’orto con le piante del pomodoro quando mi lavo le mani, l’acqua diventa verde per la grande quantità di clorofilla contenuta dalle foglie e il caratteristico odore. La produzione di bottiglie di passate di pomodoro è una grande tradizione del meridione ancora in atto che unisce gruppi familiari nelle calde giornate di fine agosto. 

Si dice che i pomodori seccati al sole si trasformano da cibo yin in cibo yang, da alimento acido in alcalino, i pomodori secchi sono buonissimi con la cipolla fresca di tropea oppure con capperi e mandorle...

 Ferdinando Renzetti 



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