Si chiama SNA, ossia
strategia nazionale all'adattamento, fase propedeutica alla nascita
dei piani operativi territoriali e normativi per prevenire disastri
climatici nel nostro Paese. Molte nazioni Europee hanno già iniziato
ad adottare questi piani di prevenzione contro i fenomeni meteo
estremi.
Questo perché sono ormai fallite in tutto il pianeta azioni
atte a ridurre la percentuale di gas serra nell'atmosfera, gas tra
cui la CO2, che sono alla base dei profondi cambiamenti climatici che
stanno interessando l'intero globo. Ricordiamo recentemente: venti a
360 Kmh nelle Filippine (record assoluto), 4 tempeste tropicali in
meno di 2 mesi sull'Inghilterra, temperature più basse del Polo Nord
negli USA e, infine, un "uragano atlantico" sulla Sardegna.
Eventi meteo questi che purtroppo in futuro non saranno più fatti
episodici, ma di routine. L'Italia in particolare è una terra
geologicamente fragile e in parte devastata da un'urbanizzazione
selvaggia ed invasiva (si pensi che le abitazioni realizzate fino ad
oggi potrebbero ospitare più di 100 milioni di persone, mentre oggi
in Italia siamo 60 milioni di abitanti ), da inutili infrastrutture,
da disboscamenti, da fiumi privati del loro alveo naturale di
espansione, ecc. ecc. In tutto questo oggi possiamo annoverare nel
nostro Paese circa 2.800 comuni a rischio frane ed esondazioni fiumi.
Immaginiamo cosa potrebbe accadere in futuro se le violente tempeste
che hanno sconvolto recentemente la Sardegna e parte dell'Italia
meridionale dovessero ripetersi regolarmente ogni stagione.
Il Ministero
dell'Ambiente recentemente ha convocato associazioni ambientaliste
riconosciute, organizzazioni professionali di categoria ed enti
territoriali per spiegare cos'è la SNA e per predisporre insieme un
piano di intervento per fronteggiare situazione meteo-climatiche
estreme.
Accademia Kronos si è
subito attivata e, disponendo già di una sua rete nazionale di
esperti scientifici, ha avviato un progetto sottoposto all'attenzione
del Ministero dell'Ambiente. L'associazione si sta organizzando per
diventare sia un "Focal Point" che un "Clearing
House", ossia un ente intermedio tra il Ministero dell'Ambiente,
altri organi competenti e organizzazioni operative sul territorio. Il
suo ruolo sarà quello di raccogliere informazioni su situazioni a
rischio meteo-climatiche in Italia, nonché offrire assistenza nelle
procedure normative e tecniche relative ai piani di SNA. Al fine di
regolamentare il flusso di chi chiede e di chi può operare sul
territorio, si sta allestendo a Ronciglione (VT) un centro
informazione per le amministrazioni pubbliche periferiche e per gli
enti territoriali. Tutto questo farà parte del Centro Nazionale per
le Metodologie di Adattamento ai cambiamenti climatici.
In questa operazione è
stata richiesta la collaborazione dell'Università della Tuscia, la
quale dovrebbe per i primi giorni di marzo ospitare un convegno
specifico dal titolo: "Disastri Climatici come prevenirli e come
difendersi". In questo convegno nazionale dovrebbe partecipare
il Ministro Orlando e il Direttore Generale del Ministero
dell'Ambiente Corrado Clini, nonché, come esperti mondiali sugli
effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terrestri, gli
scienziati premi Nobel: Vincenzo Ferrara e Riccardo Valentini.
A breve a Ronciglione,
presso la sede di Accademia Kronos, verrà organizzato uno stage per
potenziare la propria rete di esperti. Accademia Kronos informa che
accetta collaborazioni in questo progetto da parte di climatologi,
geologi, forestali e biologi, basterà mettersi in contatto con la
segreteria dell'associazione al n. 0761.093080
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